Bonifici: scattano nuove regole e controlli più severi
Dal 2025 più verifiche su bonifici e criptovalute: obbligo di nome, indirizzo e data di nascita per mittente e destinatario.
Redazione24 Giugno 2025 - Economia



  • Uomo di spalle al computer mentre effettua un bonifico internazionale online. Economia

    Bonifici, scatta la stretta: più controlli e obbligo di dati completi per chi paga

    Nuove regole internazionali per tracciabilità e sicurezza. Attenzione anche a chi usa criptovalute

    Roma – Dimenticate il vecchio bonifico “alla buona”. Con l’aggiornamento delle regole internazionali, trasferire denaro – soprattutto all’estero – diventerà un’operazione più rigorosa, precisa, e sotto stretta sorveglianza. Il nuovo pacchetto di norme nasce dalla revisione della Raccomandazione 16 del GAFI, il Gruppo d’Azione Finanziaria Internazionale, ed è pensato per blindare il sistema contro frodi, riciclaggio e finanziamenti sospetti.

    Nome, indirizzo e data di nascita: cosa dovrà sapere la banca

    La novità principale? Chi effettua un bonifico – che sia bancario o in criptovaluta – dovrà fornire un set completo di informazioni. Parliamo di:

    • Nome e cognome del mittente
    • Indirizzo di residenza
    • Data di nascita
    • Dati completi del destinatario (nome e coordinate bancarie o del wallet digitale)

    Tutte queste informazioni dovranno viaggiare con il pagamento, dalla banca d’origine fino a quella di destinazione, passando anche per eventuali intermediari. Il principio è chiaro: trasparenza totale, “end to end”.

    E attenzione: lo standard si applica a ogni trasferimento superiore a 1.000 euro o dollari, che sia internazionale o tra privati su piattaforme digitali.

    Banche sotto pressione: obblighi tecnologici e blocchi automatici

    Ma non è tutto. Le banche dovranno verificare che i dati siano corretti, e in caso di incongruenze scatterà il blocco dell’operazione. Se il nome del beneficiario non combacia con l’Iban? La transazione potrebbe essere rifiutata o, nei casi più sospetti, segnalata alle autorità.

    Non si tratta solo di un cambio di moduli o di prassi: entro il 2030 queste disposizioni diventeranno obbligatorie, ma già da ora inizierà l’adeguamento dei sistemi informatici e delle normative nazionali. In pratica, banche e operatori fintech dovranno aggiornare i loro software e potenziare i controlli.

    Anche chi usa criptovalute dovrà identificarsi

    Il giro di vite non risparmia nemmeno gli utenti crypto. Anche chi invia denaro tramite valute digitali dovrà identificarsi in modo simile a quanto richiesto nei bonifici bancari. È il principio della “Travel Rule”, già attivo in parte negli USA e ora allargato a livello globale: ogni transazione dovrà lasciare una traccia chiara e riconducibile.

    Cosa cambia per i cittadini

    Per chi è abituato a inviare bonifici all’estero, magari per aiutare un familiare o per pagare servizi fuori dall’UE, cambierà la routine: niente più dati incompleti o approssimativi. Ogni errore potrebbe significare un ritardo, o peggio, un blocco del pagamento.

    Per i professionisti e le imprese che operano online, il controllo si farà più stretto, e anche le piattaforme digitali che gestiscono trasferimenti – comprese quelle crypto – dovranno attrezzarsi.

    Un cambio di passo epocale

    In definitiva, il nuovo pacchetto di regole segna un cambio di paradigma: l’era dei bonifici anonimi o approssimativi è destinata a finire. Al suo posto, un sistema più tracciabile, sicuro e – almeno sulla carta – più giusto.

    Non sarà una rivoluzione immediata, ma l’obiettivo è ambizioso: rendere i flussi finanziari globali impermeabili a truffe e criminalità, senza ostacolare gli utenti onesti.
    Per chi invia denaro, da oggi in poi, c’è una nuova parola d’ordine: responsabilità.





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