Trapani, città di mare e di storia, custodisce tesori gastronomici che incantano il palato e raccontano secoli di tradizioni culinarie. Tra le prelibatezze locali, un posto d’onore spetta al pane e panelle, un binomio perfetto di sapori semplici e genuini, espressione della cultura popolare trapanese. E per assaporare questa specialità nella sua forma più autentica, una tappa obbligata è Za Paolina, un’istituzione in via 30 Gennaio.
Il pane e panelle è un piatto povero, nato dalla necessità di utilizzare ingredienti semplici. Ma la sua semplicità è solo apparente, perché il gusto è intenso e indimenticabile. Le panelle, frittelle di farina di ceci, croccanti all’esterno e morbide all’interno, sono un concentrato di sapore e profumo. Il pane, rigorosamente locale e fragrante, le avvolge in un abbraccio di gusto, creando un контраст perfetto tra la consistenza croccante delle panelle e la morbidezza del pane.
Za Paolina è molto più di un semplice locale dove mangiare pane e panelle. È un vero e proprio punto di riferimento per i trapanesi e per i turisti che vogliono assaporare la vera cucina tradizionale della città. Situata in via 30 Gennaio, una delle vie più caratteristiche del centro storico, Za Paolina è un locale accogliente e informale, dove ci si sente subito a casa.
Le panelle di Za Paolina sono preparate secondo la ricetta tradizionale, tramandata di generazione in generazione. La farina di ceci viene mescolata con acqua e sale, e l’impasto viene cotto a fuoco lento fino a ottenere una consistenza cremosa. Una volta raffreddato, l’impasto viene tagliato a listarelle sottili e fritto in olio bollente fino a doratura.
Mangiare pane e panelle da Za Paolina è un’esperienza sensoriale che coinvolge tutti i sensi. Il profumo delle panelle fritte, il sapore intenso dei ceci, la croccantezza della panella sotto i denti, la morbidezza del pane: ogni dettaglio contribuisce a creare un’emozione unica. E poi c’è l’atmosfera del locale, шумная e festosa, che ti fa sentire parte della comunità trapanese.
Da Za Paolina non si mangia solo pane e panelle. Il locale offre anche altre specialità della cucina trapanese, come le arancine, i calzoni fritti e le sfincione. Ma il pane e panelle rimane il piatto forte, il simbolo di un locale che ha saputo preservare le tradizioni culinarie della città.
Se vi trovate a Trapani, non potete non fare una tappa da Za Paolina. Assaggerete il vero pane e panelle trapanese, un piatto che vi conquisterà con la sua semplicità e il suo sapore autentico. E se volete scoprire altri tesori della gastronomia locale, lasciatevi consigliare dai gestori del locale, всегда pronti a condividere la loro passione per la cucina trapanese.
Buseto Palizzolo – A soli sei anni, Alessandro Gervasi, talento straordinario originario di Buseto Palizzolo, porta il nome della Sicilia e della provincia di Trapani sul palcoscenico più prestigioso d’Italia. Oltre a essere ospite al Festival di Sanremo 2025, il giovanissimo pianista debutterà in prima serata su Rai 1 il 18 febbraio, interpretando Peppino Di Capri da bambino nel film “Champagne“.
Alessandro non è un bambino qualunque: a soli sei anni possiede un orecchio assoluto, una dote rarissima che gli permette di riconoscere e riprodurre ogni nota con una precisione impeccabile. Ha già collezionato importanti riconoscimenti, tra cui la vittoria nella sua categoria al Tour Music Fest, sotto lo sguardo attento del celebre Maestro Beppe Vessicchio.
L’amministrazione comunale di Buseto Palizzolo, attraverso i propri canali ufficiali, ha espresso il grande orgoglio di tutto il territorio: “Esibirsi a Sanremo è un traguardo che consacra i grandi della musica e vedere rappresentata la nostra comunità da un giovane talento come Alessandro è un’emozione indescrivibile. Il suo talento è un dono prezioso e siamo certi che questo sia solo l’inizio di un percorso straordinario”.
La provincia di Trapani può vantare un nuovo astro nascente nel panorama musicale e cinematografico. Alessandro, con la sua passione e dedizione, rappresenta l’anima artistica della Sicilia e porta avanti una tradizione musicale che ha reso grande la nostra terra. Il suo debutto su Rai 1 e la sua presenza al Festival di Sanremo segnano solo l’inizio di una carriera che promette di brillare sempre di più.
Trapani e tutta la Sicilia faranno il tifo per lui!
Pasquale Marino, allenatore ed ex calciatore di fama nazionale, è una delle figure più rispettate nel panorama calcistico italiano. Originario di Marsala, in provincia di Trapani, Marino è un esempio di come la passione per il calcio e le radici siciliane possano spingere a raggiungere traguardi importanti sia come calciatore che come tecnico. Scopriamo la sua carriera e il legame con la sua terra natale, Marsala, che ha contribuito alla sua crescita professionale.
Pasquale Marino nasce a Marsala, una città ricca di storia e tradizione situata nella splendida provincia di Trapani. È qui che ha mosso i primi passi nel mondo del calcio, coltivando una passione che lo ha portato a diventare uno dei protagonisti del calcio italiano. Sin da giovane, Marino ha mostrato talento, giocando nelle squadre giovanili locali prima di fare il suo debutto professionale in Serie A.
La carriera calcistica di Pasquale Marino ha avuto inizio nella Sampdoria, dove ha fatto il suo ingresso nel calcio professionistico. La sua abilità come centrocampista e la sua visione di gioco lo hanno reso un giocatore importante in squadre di alto livello come Juventus, Napoli, Fiorentina, Sampdoria e Reggiana. Marino ha avuto anche l’onore di vestire la maglia della Nazionale Under-21 Italiana, dove ha mostrato il suo valore anche a livello internazionale.
Il suo percorso da calciatore lo ha visto protagonista in Serie A, dove ha contribuito con prestazioni significative in campionati prestigiosi, diventando un punto di riferimento per le squadre con cui ha giocato.
Dopo il ritiro dal calcio giocato, Pasquale Marino ha intrapreso una brillante carriera da allenatore. Ha guidato diverse squadre di Serie A e Serie B, lasciando un segno indelebile nei club che ha allenato. Le sue esperienze più significative includono le panchine di Catania, Udinese, Parma, Cesena e Siena, dove ha portato avanti il suo stile di gioco offensivo e dinamico.
Uno dei momenti più alti della sua carriera da allenatore è stato alla guida dell’Udinese, dove ha ottenuto ottimi risultati, portando la squadra a competere per le posizioni europee. La sua filosofia di gioco basata sull’attacco e sulla costruzione di una squadra compatta lo ha reso un allenatore apprezzato e riconosciuto a livello nazionale.
Oggi, Pasquale Marino continua a essere un riferimento nel mondo del calcio, ma la sua Sicilia rimane il cuore pulsante della sua carriera. La sua città natale, Marsala, ha contribuito alla formazione di un allenatore che ha saputo trasmettere la passione per il calcio a tutte le squadre che ha guidato. Marino è un esempio di come la determinazione, la cultura e la passione siciliana possano portare a risultati straordinari nel calcio.
Pasquale Marino, da Marsala a Serie A, è la dimostrazione che con impegno e passione si possono raggiungere traguardi importanti. Il suo legame con la sua terra, la Sicilia, è un elemento fondamentale nella sua carriera, che continua ad ispirare giovani talenti in tutta l’isola e non solo. Pasquale Marino è un simbolo del successo siciliano nel calcio italiano, e la sua storia è un esempio per tutti coloro che sognano in grande.
Marsala, città di storia, cultura e tradizioni, ha dato i natali a numerosi talenti che hanno lasciato il segno nel panorama artistico e musicale. Tra questi spicca Ignazio Boschetto, voce straordinaria de Il Volo, il celebre trio che ha portato la musica italiana oltre i confini nazionali.
Nato il 4 ottobre 1994, Ignazio ha trascorso parte della sua infanzia a Marsala, dove ha sviluppato la sua passione per la musica. Fin da piccolo, il suo talento vocale è stato evidente, portandolo a partecipare a vari concorsi canori locali e a esibirsi in eventi che hanno segnato i suoi primi passi nel mondo della musica.
La Sicilia, con il suo immenso patrimonio culturale e musicale, ha rappresentato un’importante fonte di ispirazione per Boschetto. Crescendo tra il calore della sua gente e le sonorità della tradizione, ha sviluppato un timbro unico che lo ha reso riconoscibile a livello internazionale.
Il trio il Volo composto da: Gianluca Ginoble, Ignazio Boschetto (al centro) e Piero Barone
Il trampolino di lancio per la sua carriera arriva nel 2009 con la partecipazione a “Ti Lascio una Canzone”, talent show che gli ha permesso di incontrare i suoi futuri compagni di avventura, Gianluca Ginoble e Piero Barone. Da quel momento nasce Il Volo, un trio destinato a scalare le classifiche mondiali e a diventare ambasciatore della musica italiana nel mondo.
Con Il Volo, Ignazio ha calcato i palcoscenici più prestigiosi, dal Radio City Music Hall di New York all’Arena di Verona, conquistando milioni di fan con la sua voce potente e la sua innata capacità di emozionare.
Nonostante il successo planetario, Ignazio non ha mai dimenticato le sue radici. Ogni volta che può, torna nella sua amata Marsala, dimostrando un forte legame con la terra natia. La sua carriera è la testimonianza vivente di come il talento siciliano possa raggiungere vette straordinarie senza perdere l’autenticità e l’affetto per la propria terra.
Oggi, Ignazio Boschetto continua a regalare emozioni al pubblico con la sua voce inconfondibile e la sua presenza scenica magnetica. Marsala può dirsi fiera di aver visto nascere un artista di tale calibro, che con la sua musica porta nel mondo un pezzo della sua Sicilia.
Meteo a Trapani
Trapani, mercoledì 5 febbraio – Giornata all’insegna del bel tempo, con temperature comprese tra i 10°C del primo mattino e i 15°C nelle ore centrali. Nel dettaglio: cielo sereno al mattino, qualche velatura nel pomeriggio, poi di nuovo sereno in serata. La temperatura massima si raggiungerà intorno alle 14, mentre la minima sarà registrata alle 7.
Qualità dell’aria: Buona
Curiosità dalla Sicilia
La Sicilia è una terra ricca di miti e leggende che affondano le radici nella notte dei tempi. Una delle storie più affascinanti è quella delle “Teste di Moro”. Questi caratteristici vasi in ceramica, raffiguranti volti umani, sono diventati simboli dell’artigianato siciliano. La leggenda narra di una giovane palermitana che, innamoratasi di un moro, scoprì che egli l’avrebbe presto lasciata per tornare in Oriente dalla sua famiglia. Accecata dalla gelosia, lo uccise e ne utilizzò la testa come vaso per il basilico. Da allora, le “Teste di Moro” adornano molti balconi siciliani.
Personaggi Siciliani
La Sicilia ha dato i natali a numerose personalità illustri. Tra queste, Antonino Pepi, nato a Castronuovo di Sicilia nel 1746, è stato un rinomato scrittore. Le sue opere hanno contribuito a arricchire il panorama letterario dell’epoca.
Fatti Accaduti nel Mondo e in Sicilia
Il 5 febbraio è una data significativa per la Sicilia, poiché si celebra la festa di Sant’Agata, patrona di Catania. Le celebrazioni in onore della santa attirano ogni anno migliaia di fedeli e turisti, rendendola una delle festività religiose più partecipate dell’isola.
Pensiero del Giorno
“La Sicilia è il paese delle arance, del suolo fiorito la cui aria, in primavera, è tutto un profumo… Ma quel che la rende così bella è la sua storia.” – Guy de Maupassant
Oroscopo del Giorno
Accadde Oggi in Sicilia
Il 5 febbraio 251 d.C., Sant’Agata, giovane catanese, subì il martirio durante le persecuzioni dell’imperatore Decio. La sua devozione è ancora oggi profondamente radicata nella cultura siciliana, con celebrazioni che testimoniano la fede e la tradizione dell’isola.
Proverbio Siciliano del Giorno
“Cu nesci, arrinesci.”
Traduzione: “Chi esce, riesce.” Significa che chi si avventura e affronta nuove esperienze ha maggiori possibilità di successo.
Pensiero Notturno
La notte in Sicilia porta con sé un’atmosfera magica, dove le stelle sembrano raccontare storie antiche e il suono del mare culla i pensieri. È il momento ideale per riflettere sulle bellezze dell’isola e lasciarsi ispirare dalla sua eterna poesia.
Cosa Si Celebra in Sicilia
Oggi, 5 febbraio, si celebra la festa di Sant’Agata a Catania. Le strade si riempiono di processioni, canti e devozione, rendendo omaggio alla santa patrona con eventi che uniscono fede e tradizione.
Cosa Mangiamo Oggi di Siciliano a Colazione, Pranzo e Cena
Un’importante infrastruttura tecnologica sta prendendo forma: il cavo sottomarino Mazara del Vallo – Genova, progettato dalla joint venture Unitirreno, sarà operativo entro luglio 2025. Questo investimento da 80 milioni di euro rappresenta un’opportunità strategica per la connettività digitale dell’Italia, potenziando le comunicazioni tra Nord e Sud.
Mazara del Vallo, già snodo fondamentale per le telecomunicazioni grazie alla presenza di cavi internazionali che la collegano al Mediterraneo e oltre, sarà il punto di partenza di questa nuova infrastruttura che raggiungerà Genova passando per Fiumicino. Con una capacità di trasmissione che sfiora i 500 terabit al secondo, il cavo potrà teoricamente sostenere il traffico di due continenti, rendendo la Sicilia occidentale un hub sempre più cruciale per il settore delle telecomunicazioni.
Il cavo è frutto di una collaborazione tra Unidata (che detiene il 33% della società) e il fondo di investimenti Azimut, con la possibilità di ulteriori ingressi finanziari. Renato Brunetti, presidente e CEO di Unidata, ha spiegato che la sua azienda contribuirà con circa 12 milioni di euro all’iniziativa, confermando la centralità del progetto nel consolidamento delle telecomunicazioni italiane.
La posa del cavo è già iniziata da Fiumicino, con l’obiettivo di completare i lavori per luglio 2025. Questa infrastruttura non solo rafforzerà il collegamento tra la Sicilia e il resto d’Italia, ma renderà Mazara del Vallo ancora più competitiva come porta di accesso ai flussi digitali globali.
Un passo avanti per il territorio, che potrà beneficiare di una connettività più veloce e affidabile, con potenziali ricadute positive su economia, imprese e sviluppo tecnologico locale.
Palermo – Si allunga la scia di incidenti mortali in Sicilia. L’ultimo di ieri sera attorno alla mezzanotte. La strada è sempre la stessa la statale Palermo-Agrigento. La vittima è un 19enne, Francesco Costa.
Uno scontro violento allo svincolo di Villabate tra una Fiat Panda e una Ford Fiesta e per il giovane non c’è stato nulla da fare. Francesco Costa era di Misilmeri. Quando è stato lanciato l’allarme, sul posto sono intervenuti intervenuti i vigili del fuoco che hanno estratto gli automobilisti dalle lamiere delle auto.
I carabinieri del Nucleo radiomobile e della Compagnia di Misilmeri hanno effettuato i rilievi. Ora le indagini serviranno a chiarire la dinamica e accertare le responsabilità.
L’altro automobilista, è stato accompagnato al pronto soccorso, mentre il corpo senza vita di Costa è stato trasferito nella camera mortuaria del Policlinico in attesa di disposizioni da parte della Procura.
Il 4 febbraio 2025 è un giorno ricco di storia, tradizioni e curiosità, specialmente per la Sicilia.
Martedì 4 Febbraio: una giornata dal clima stabile e sereno
La giornata di martedì 4 febbraio sarà caratterizzata da condizioni meteorologiche prevalentemente stabili, con un cielo che si manterrà velato o poco nuvoloso per gran parte del giorno.
Nel complesso, sarà una giornata piacevole, caratterizzata da un clima stabile e asciutto, perfetto per godersi il paesaggio siciliano senza il timore di precipitazioni.
l 4 febbraio 1169, un devastante terremoto colpì la costa ionica della Sicilia, causando decine di migliaia di vittime, soprattutto a Catania.
Oltre al terremoto del 1169, il 4 febbraio è ricordato per vari eventi storici.d esempio, nel 1945 ebbe inizio la Conferenza di Yalta, un incontro cruciale durante la Seconda Guerra Mondiale.
Sant’Agata, conduce la festa a casa.
Non provo compassione per i presuntuosi, perché penso che portino con sé i mezzi per consolarsi.”– George Eliot
I 5 febbraio si celebra la festa di Sant’Agata, patrona di Catania, con eventi religiosi e folkloristici che attirano numerosi fedeli e turisti.
Trapani – Da oggi, lunedì 3 febbraio, fino al 14 febbraio, presso il 37° Stormo di Trapani-Birgi, si terrà l’esercitazione aerea “Typhoon Flag 25”, il principale evento addestrativo che ogni anno riunisce su una delle basi aeree deputate alla difesa aerea nazionale i Reparti dell’Aeronautica Militare che hanno in dotazione il velivolo caccia Eurofighter.
L’esercitazione, nello specifico, coinvolgerà otto velivoli Eurofighter F-2000 e personale proveniente dai quattro Stormi che concorrono alla Difesa Aerea Nazionale – il 4° Stormo di Grosseto, il 36° Stormo di Gioia del Colle (Bari), il 37° Stormo di Trapani e il 51° Stormo di Istrana (Treviso) – e sarà supportata anche da velivoli di 5^ generazione ed equipaggi del 6° e 32° Stormo e da assetti del 14° Stormo per la realizzazione di missioni aeree complesse.
La Typhoon Flag è la principale esercitazione della linea F-2000 dell’Aeronautica Militare, che nasce con lo scopo di mettere a sistema mezzi, risorse e personale favorendo nel contempo la standardizzazione delle procedure operative e manutentive e l’integrazione tra i Reparti Operativi coinvolti, aumentandone lo spirito di cooperazione e condivisione, e rappresenta un’importante opportunità per il raggiungimento di molteplici obiettivi addestrativi a vari livelli nell’ambito della Forza Armata, con particolare riferimento al consolidamento delle tattiche operative di tutta la “Comunità Eurofighter”.
L’attività di volo, che sarà svolta nel rispetto delle regole che disciplinano la Sicurezza del Volo ed adottando tutte le procedure necessarie per minimizzare il più possibile eventuali disagi alla cittadinanza, sarà effettuata principalmente nello spazio aereo della Sardegna e della Sicilia, dal lunedì al venerdì, con orario che potrà protrarsi fino al tardo pomeriggio.
Il 4° Stormo di Grosseto, il 36° Stormo di Gioia del Colle (Bari), il 37° Stormo di Trapani e il 51° Stormo di Istrana (Treviso) sono gli Stormi dell’Aeronautica Militare che, insieme al 6° e 32° Stormo di Ghedi ed Amendola, assicurano la difesa aerea nazionale e il servizio di Quick Reaction Alert della NATO. Dotati di velivoli Eurofighter, questi quattro Stormi hanno come missione assegnata quella di assicurare, sin dal tempo di pace, la sorveglianza dello spazio aereo nazionale 24 ore su 24, 365 giorni l’anno, senza soluzione di continuità, mediante un complesso sistema di difesa aerea integrato con quello degli altri paesi NATO. L’inserimento di questi velivoli nel servizio d’allarme nazionale permette di fornire una maggiore capacità a quel complesso dispositivo che, in pochi minuti, assicura il decollo (in gergo tecnico “scramble”) dei caccia per intercettare e identificare qualunque traccia aerea sospetta rilevata dai radar. L’ordine di decollo, in gergo detto scramble, viene impartito alle sale operative dell’11° Gruppo D.A.M.I. di Poggio Renatico (FE) e del 22° Gruppo D.A.M.I. di Licola (NA) dal CAOC (Combined Air Operation Centre) di Torrejon (Spagna), in quanto responsabile del servizio di sorveglianza dello spazio aereo del Sud Europa.
Tali Reparti sono alle dipendenze del Comando delle Forze da Combattimento (CFC) di Milano, la cui missione assegnata è quella di acquisire e mantenere la prontezza operativa di tutti gli organismi della difesa aerea e di attacco e di ricognizione, provvedendo all’efficienza operativa dei sistemi d’arma, dei mezzi e dei materiali, nonché all’addestramento del personale ed al costante aggiornamento ed ottimizzazione delle procedure operative. Il CFC è alle dipendenze del Comando Squadra Aerea – 1^ Regione Aerea che esercita le attribuzioni in materia di addestramento, predisposizione e approntamento operativo dei propri Reparti, affinché gli stessi acquisiscano e mantengano i previsti livelli di prontezza operativa.
Dite la verità, vi è mancato il buon Peppe Piccionello! Niente paura, sta per tornare con la sua risata contagiosa e il suo cuore grande nella nuova stagione di “Màkari” su Rai 1. E chi è il volto dietro questo personaggio indimenticabile? Domenico Centamore, l’attore siciliano che ha saputo conquistare il pubblico con la sua versatilità e il suo amore per la propria terra.
Claudio centamore è piccionello in Makari
Nato a Scordia, in provincia di Catania, Domenico Centamore è un vero figlio della Sicilia. Con il suo accento inconfondibile e la sua spontaneità, porta sullo schermo un pezzo autentico della sua isola natale. Domenico ha iniziato la sua carriera da giovane, frequentando la scuola di Arti Drammatiche e inseguendo con tenacia il suo sogno di diventare attore.
Il debutto di Centamore avviene nel 2000 con il film “I cento passi” di Marco Tullio Giordana. Da lì, ha interpretato una varietà di ruoli, dimostrando la sua abilità di passare da personaggi drammatici, come il mafioso Giovanni Brusca in “Il capo dei capi,” a personaggi più leggeri e spensierati come Don Lorenzo in “Incastrati.”
Ma è con Peppe Piccionello in “Màkari” che Centamore ha davvero lasciato il segno. Piccionello è l’amico fedele, un po’ ingenuo e pasticcione, ma sempre pronto a sostenere il protagonista Saverio Lamanna (Claudio Gioè). La sua risata contagiosa e il suo amore incondizionato per la Sicilia rendono questo personaggio irresistibile.
Il successo di “Màkari” è indiscutibile, e gran parte del merito va proprio a Domenico Centamore. Con la sua interpretazione di Piccionello, ha saputo rappresentare l’anima più genuina della Sicilia: calorosa, accogliente e un po’ folle. “Sono felice di aver contribuito a raccontare la mia terra, la sua bellezza e la sua umanità,” ha detto l’attore.
Inizi e formazione: Nato a Scordia, in provincia di Catania, Domenico Centamore ha sviluppato una passione per la recitazione fin da giovane. Dopo aver frequentato la scuola di Arti Drammatiche, ha iniziato a farsi strada nel mondo del cinema e della televisione.
Debutto cinematografico: Nel 2000, Centamore fa il suo debutto cinematografico con “I cento passi,” diretto da Marco Tullio Giordana, interpretando il ruolo di Vito. Questo film segna l’inizio di una carriera promettente e di successo.
Il legame tra la fiction “Màkari,” Trapani e la sua provincia è profondo e ricco di significato. Questa serie televisiva ha saputo valorizzare e celebrare uno dei territori più affascinanti della Sicilia, portando alla ribalta le sue bellezze naturali, culturali e storiche. Ecco alcuni aspetti chiave di questo legame:
“Màkari” non è solo una fiction, è un vero e proprio tributo alla provincia di Trapani. Ogni episodio offre scorci mozzafiato di questa terra, da Trapani stessa con le sue saline e il centro storico, fino a località incantevoli come San Vito Lo Capo, Scopello, Erice e le isole Egadi. Questi luoghi sono diventati scenari perfetti per le avventure del protagonista, Saverio Lamanna, interpretato da Claudio Gioè.
Grazie a “Màkari,” Trapani e la sua provincia hanno beneficiato di una significativa promozione turistica. La serie ha attirato l’attenzione su queste meravigliose destinazioni, incoraggiando i telespettatori a visitare e scoprire la bellezza autentica della Sicilia occidentale. Questo ha portato a un incremento del turismo, con un impatto positivo sull’economia locale.
La serie è riuscita a rappresentare la Sicilia in modo autentico, non solo attraverso i paesaggi, ma anche tramite la cultura, le tradizioni e i sapori locali. Gli episodi sono ricchi di riferimenti alla cucina siciliana, all’artigianato locale e alle antiche tradizioni, offrendo agli spettatori un’immersione totale nella vita siciliana.
Il cast di “Màkari” include attori che hanno un forte legame con la Sicilia, come Domenico Centamore, che interpreta il simpatico Peppe Piccionello. Questo legame personale con la terra rende le interpretazioni ancora più sentite e genuine, contribuendo al successo della serie.
In un periodo in cui la Sicilia spesso affronta difficoltà economiche, “Màkari” ha offerto una boccata d’aria fresca, mostrando il lato positivo e le potenzialità di questa terra. Ha dato visibilità a luoghi incantevoli, ispirando orgoglio tra gli abitanti e accendendo il desiderio di visitare la Sicilia tra gli spettatori.
“Màkari” è un viaggio nel cuore della provincia di Trapani, un viaggio fatto di emozioni, misteri e scoperte. Ha saputo intrecciare storie avvincenti con una rappresentazione autentica della Sicilia, rendendo omaggio a una delle regioni più belle e affascinanti d’Italia.