La Trapani Shark porta in alto i colori della Sicilia! In occasione della prestigiosa Frecciarossa Final Eight, che si svolgerà alla Inalpi Arena di Torino dal 12 al 16 febbraio, il team granata scenderà in campo con un simbolo di grande valore sulle proprie maglie: lo Stemma Ufficiale della Regione Siciliana.
Un riconoscimento importante, reso possibile grazie al patrocinio gratuito concesso dal Dipartimento Regionale del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo, con l’approvazione dell’Assessora On. Elvira Amata. Questo gesto suggella non solo il forte legame tra la squadra e la Sicilia, ma anche il ruolo sempre più centrale della Trapani Shark nel panorama sportivo nazionale.
L’Assessora Amata ha espresso il suo entusiasmo per questa opportunità, sottolineando come il patrocinio alla Final Eight di Coppa Italia di pallacanestro maschile rappresenti un’occasione per confermare il valore del lavoro svolto dalla società granata. “La Trapani Shark si distingue per il suo costante impegno nel raggiungere successi di alto profilo in campo sportivo”, ha dichiarato l’Assessora, evidenziando anche l’importanza della competizione come strumento di promozione per l’isola.
Il Presidente della Trapani Shark, Valerio Antonini, ha espresso con fierezza il significato di questa concessione: “Per noi è motivo di grande orgoglio poter indossare sulle nostre maglie lo Stemma della Regione Siciliana. Questo ci sprona ulteriormente a crescere e a consolidare il nostro ruolo di riferimento per il movimento cestistico siciliano”.
Questa scelta non è solo un riconoscimento istituzionale, ma un chiaro segnale di come la Trapani Shark voglia rappresentare l’intera Sicilia nel basket che conta. Con il suo spirito combattivo, la squadra punta a essere identificata come “La Squadra di Basket della Sicilia”, portando con sé la passione, la grinta e l’identità dell’isola in ogni partita.
La presenza dello Stemma della Regione Siciliana sulle maglie della Trapani Shark alla Final Eight è un simbolo di appartenenza che va oltre lo sport. È un tributo alla storia, alla cultura e al talento siciliano che merita di essere valorizzato su palcoscenici di alto livello.
Trapani e la Sicilia saranno così protagoniste in un evento di rilievo nazionale, dimostrando ancora una volta come lo sport sia un veicolo di promozione territoriale e di orgoglio per tutti i siciliani.
Forza Trapani Shark, portate la Sicilia in vetta!
— Valerio Antonini (@ValerioAntoPres) February 13, 2025
Il Carnevale in Sicilia è una delle festività più attese dell’anno, con un’esplosione di colori, musica e divertimento che affonda le radici in antiche tradizioni popolari. Quest’anno, le celebrazioni saranno ancora più spettacolari e coinvolgenti, con sfilate di carri allegorici, maschere tipiche, balli e spettacoli unici in diverse città dell’isola.
Il Carnevale di Acireale, che si svolgerà dal 15 febbraio al 4 marzo, è considerato il “Carnevale più bello di Sicilia” e attira ogni anno migliaia di visitatori da tutta Italia e dall’estero. Le sue origini risalgono al 1594, quando i cittadini potevano esprimere la propria creatività e ironia attraverso scherzi e satira nei confronti dei potenti, dando vita a una tradizione che si è consolidata nei secoli.
Uno degli elementi distintivi del Carnevale di Acireale sono i magnifici carri allegorici in cartapesta, vere e proprie opere d’arte in movimento, realizzate con grande maestria artigianale. A partire dal 1930, si sono affiancati i carri infiorati, ricoperti interamente di fiori freschi, che aggiungono un tocco di colore e bellezza naturale all’evento. Queste creazioni, spesso accompagnate da coreografie e giochi di luce, rappresentano temi di attualità, politica e cultura, offrendo uno spettacolo coinvolgente e suggestivo.
Dal 2005, il Carnevale di Acireale ha stretto gemellaggi con altri celebri Carnevali italiani, come quello di Viareggio e di Putignano, con l’obiettivo di rafforzare la sua visibilità a livello nazionale e internazionale. Oltre alle sfilate, il programma della manifestazione include spettacoli musicali, artisti di strada, eventi enogastronomici e laboratori dedicati ai più piccoli, rendendo il Carnevale un’occasione di festa per tutte le età.
Grazie alla sua lunga storia, alle sue tradizioni uniche e alla qualità delle sue creazioni artistiche, il Carnevale di Acireale è un appuntamento imperdibile per chi vuole vivere un’esperienza di festa all’insegna della bellezza e della creatività.
tevano scherzare sui potenti. I carri allegorici in cartapesta sono una delle principali attrazioni, e dal 2005, Acireale ha creato gemellaggi con altri Carnevali d’Italia per aumentare il suo profilo internazionale.
A Sciacca, dal 22 febbraio al 2 marzo, si terrà uno dei Carnevali più antichi e famosi della Sicilia, con radici che risalgono al XVII secolo. Questa manifestazione è un evento imperdibile che coinvolge l’intera comunità e attira migliaia di visitatori da tutta Italia, desiderosi di immergersi in un’atmosfera di festa e tradizione.
Sciacca è celebre per i suoi maestosi carri allegorici, vere e proprie opere d’arte realizzate con maestria dagli artigiani locali, che lavorano per mesi alla loro creazione. Ogni carro, accompagnato da coreografie e giochi di luci, rappresenta tematiche attuali o fiabesche, mescolando satira, creatività e spettacolarità. Tra i protagonisti del Carnevale di Sciacca spicca la maschera simbolo della festa, “Peppe Nappa”, che tradizionalmente apre le sfilate e alla fine della manifestazione viene bruciata in un rituale che segna la chiusura del Carnevale e il passaggio alla Quaresima.
Le sfilate si svolgono lungo le principali vie della città, trasformando Sciacca in un palcoscenico a cielo aperto, dove gruppi mascherati, ballerini e musicisti contribuiscono a rendere l’evento ancora più coinvolgente. Oltre alle sfilate, il Carnevale di Sciacca propone una serie di eventi collaterali, tra cui spettacoli teatrali, concerti musicali, mostre e degustazioni enogastronomiche che permettono ai visitatori di assaporare le specialità locali, come il pesce fresco e i dolci tipici siciliani.
L’atmosfera festosa, la qualità artistica dei carri e il forte legame con la tradizione rendono il Carnevale di Sciacca uno degli appuntamenti più attesi della Sicilia, un evento che celebra l’identità culturale della città e il talento dei suoi artisti.
Palazzolo Acreide ospiterà il suo Carnevale dal 23 febbraio al 4 marzo, regalando ai visitatori un’esperienza unica tra tradizione, arte e divertimento. Questo evento è noto per le sue maschere colorate e le sfilate elaborate, che animano il suggestivo centro storico, trasformandolo in un vero e proprio palcoscenico a cielo aperto.
Le sfilate vedranno protagonisti i carri allegorici, realizzati con grande maestria dagli artigiani locali, che con creatività e ingegno danno vita a spettacolari costruzioni ispirate a temi di attualità, satira e fantasia. A rendere ancora più vivace la manifestazione sono i gruppi mascherati, che con i loro costumi sgargianti e coreografie coinvolgenti portano energia e allegria lungo le strade del paese.
Uno degli elementi distintivi del Carnevale di Palazzolo Acreide è l’atmosfera autentica che si respira durante la festa, grazie al forte coinvolgimento della comunità locale. Gli abitanti partecipano attivamente ai preparativi e alle celebrazioni, contribuendo a mantenere viva una tradizione che affonda le sue radici nel passato.
Oltre alle sfilate, il programma della manifestazione prevede spettacoli musicali, esibizioni di artisti di strada e una serie di eventi enogastronomici che permettono di assaporare le specialità tipiche della zona. Tra queste spiccano le pietanze a base di carne di maiale, da sempre legate ai festeggiamenti del Carnevale, oltre ai dolci tradizionali siciliani come le chiacchiere e i cannoli.
Grazie alla sua combinazione di folklore, arte e buon cibo, il Carnevale di Palazzolo Acreide rappresenta un appuntamento imperdibile per chi vuole vivere un’esperienza autentica, tra divertimento e tradizione, nel cuore della Sicilia.
Dal 27 febbraio al 4 marzo, Gioiosa Marea celebrerà il suo Carnevale con un’esplosione di colori, musica e allegria, offrendo un’esperienza unica all’insegna della tradizione e del divertimento. Questo evento rappresenta uno dei momenti più attesi dell’anno per la comunità locale e per i numerosi visitatori che giungono da tutta la Sicilia e oltre per partecipare ai festeggiamenti.
Le maschere e i costumi tradizionali sono il cuore pulsante della manifestazione, con sfilate che attraversano le vie del centro storico e coinvolgono gruppi di ballerini, figuranti e carri allegorici realizzati con maestria dagli artigiani del posto. Ogni carro è un’opera d’arte in movimento, decorato con dettagli spettacolari e accompagnato da coreografie coinvolgenti che incantano il pubblico.
Il Carnevale di Gioiosa Marea non è solo una celebrazione visiva, ma anche un tripudio di suoni e ritmi travolgenti: i balli e i canti popolari accompagnano ogni momento della festa, creando un’atmosfera di gioiosa condivisione. Le piazze si trasformano in veri e propri palcoscenici a cielo aperto, dove si esibiscono gruppi folkloristici, bande musicali e artisti di strada.
Un altro elemento distintivo di questa manifestazione è la forte componente enogastronomica. Durante il Carnevale, le strade della cittadina si riempiono di stand che offrono specialità locali, come dolci tipici siciliani, arancini, salsicce alla brace e altre prelibatezze della tradizione. Ogni angolo di Gioiosa Marea diventa così un punto d’incontro tra sapori, profumi e cultura.
Il Carnevale culmina con la grande sfilata finale e la premiazione dei carri e delle maschere più spettacolari, seguita da spettacoli di fuochi d’artificio che illuminano il cielo, salutando i festeggiamenti con un suggestivo arrivederci all’anno successivo. Grazie alla sua atmosfera vivace e al forte legame con la cultura locale, il Carnevale di Gioiosa Marea è un evento imperdibile, capace di regalare emozioni e divertimento a persone di tutte le età.
Infine, Misterbianco è conosciuta per le sue spettacolari maschere e i maestosi carri allegorici, che rendono il suo Carnevale uno degli eventi più affascinanti della Sicilia. Il Carnevale si svolgerà dal 23 febbraio al 4 marzo, trasformando le strade della città in un tripudio di colori, musica e allegria. Questa manifestazione, profondamente radicata nella tradizione locale, è un appuntamento irrinunciabile sia per i cittadini che per i numerosi visitatori che accorrono ogni anno per ammirare le sfilate e partecipare ai festeggiamenti.
Uno degli elementi più caratteristici del Carnevale di Misterbianco sono le “Maschere d’Autore”, elaborate creazioni sartoriali che si distinguono per la loro straordinaria eleganza e per i dettagli curati con grande maestria. Questi costumi, realizzati artigianalmente, rappresentano vere e proprie opere d’arte e fanno di Misterbianco un punto di riferimento nel panorama carnevalesco siciliano.
Le sfilate dei carri allegorici, accompagnate da gruppi mascherati e spettacoli di danza, attraversano il centro cittadino, regalando agli spettatori un’esperienza coinvolgente e suggestiva. I carri, realizzati con incredibile attenzione ai dettagli, presentano scenografie elaborate e giochi di luci che lasciano il pubblico a bocca aperta. Il tema delle sfilate varia di anno in anno, affrontando spesso tematiche culturali, satiriche o fiabesche.
Oltre alle sfilate, il programma del Carnevale di Misterbianco prevede concerti, esibizioni di danza, spettacoli teatrali e animazioni per grandi e piccoli, creando un’atmosfera di festa che coinvolge tutta la comunità locale. Le piazze e le strade diventano il fulcro di una celebrazione che fonde arte, musica e spettacolo in un mix perfetto di tradizione e innovazione.
L’evento è anche un’occasione per scoprire le delizie gastronomiche della zona, con stand enogastronomici che offrono specialità locali come i dolci tipici siciliani, la pasta alla norma e altre prelibatezze della cucina tradizionale.
Grazie alla sua ricchezza artistica e alla partecipazione appassionata della comunità, il Carnevale di Misterbianco è una festa imperdibile, capace di unire storia, cultura e spettacolo in un’esperienza unica nel cuore della Sicilia.
Numerosi centri della provincia di Trapani organizzano splendide manifestazioni carnevalesche. Forniremo maggiori dettagli su questi eventi in un prossimo articolo.
Ndr: le date sono suscettibili di variazioni, accertatevi sempre dell’effettivo svolgimento nelle date previste
Questi sono solo alcuni degli eventi principali che si terranno in Sicilia durante il Carnevale 2025. Ogni città ha le sue tradizioni e festeggiamenti unici, rendendo il Carnevale siciliano un’esperienza indimenticabile e ricca di emozioni.
Trapani – Il mondo bancario sta attraversando una trasformazione epocale, e con esso anche il modo in cui i cittadini accedono ai propri contanti. A Trapani e in tutta la Sicilia, il tradizionale sportello ATM potrebbe presto diventare un ricordo del passato. Le nuove tecnologie stanno rivoluzionando il settore, introducendo metodi più sicuri e veloci per effettuare prelievi di denaro.
Le banche stanno sperimentando soluzioni innovative per garantire maggiore sicurezza ai cittadini, riducendo il rischio di truffe e rapine nei pressi degli sportelli ATM. Una delle principali innovazioni è l’introduzione degli sportelli ATM contactless, basati sulla tecnologia NFC (Near Field Communication), la stessa utilizzata per i pagamenti digitali con smartphone e carte di credito.
Con questi nuovi dispositivi, sarà sufficiente avvicinare la carta al lettore senza doverla inserire fisicamente nello sportello. Ancora più interessante è la possibilità di prelevare direttamente tramite smartphone, grazie a sistemi avanzati di identificazione come il riconoscimento facciale o l’impronta digitale.
L’adozione di queste nuove tecnologie nei circuiti bancari siciliani consentirà di eliminare i tastierini fisici, sostituendoli con interfacce touchscreen più sicure e intuitive. Questa evoluzione ridurrà il fenomeno dello skimming, ovvero la clonazione delle carte, e limiterà i rischi di manomissione degli sportelli ATM.
A Trapani, così come nelle principali città siciliane, l’introduzione di questi nuovi metodi rappresenta un passo avanti nella modernizzazione del sistema bancario. I tempi di prelievo saranno ridotti, mentre la durata delle carte sarà prolungata grazie alla minore usura del chip e della banda magnetica.
L’evoluzione digitale sta modificando profondamente le abitudini di cittadini e turisti che visitano la Sicilia. In un contesto dove i pagamenti elettronici stanno diventando sempre più diffusi, anche il modo di prelevare contanti deve adeguarsi alle nuove esigenze di sicurezza e praticità.
A breve, camminando per le strade di Trapani, Palermo o Catania, potremmo assistere alla progressiva sostituzione dei tradizionali bancomat con dispositivi più moderni ed efficienti. Una rivoluzione tecnologica che cambierà il rapporto con il denaro contante, rendendo più sicura e agevole la vita di residenti e visitatori della nostra isola.
A Trapani, così come in molte zone della Sicilia, si tramanda da generazioni un’antica pratica che affonda le radici nella superstizione popolare: la piggliata d’occhio. Ma cos’è veramente? Un semplice rimedio per il mal di testa o una vera e propria preghiera in grado di scacciare il malocchio?
Secondo la tradizione, la pigghiata d’occhio è un gesto misterioso compiuto da anziane esperte, come za Marietta”, che custodisce il segreto di un’antica formula di guarigione. Si dice che chi è stato “pigghiato d’occhio” provi sintomi inusuali, come un mal di testa improvviso, insonnia, o un senso di frustrazione e stanchezza. Ma come capire se davvero si è stati colpiti dal malocchio?
La ritualità è semplice, ma carica di significato. Il paziente si siede e, sotto l’abilità di “za Marietta”, viene sottoposto a un “esame” che inizia con l’applicazione di un pezzo di stoffa sulla testa, sopra cui viene posizionata una bacinella d’acqua. L’anziana recita preghiere, come il Padre Nostro, mentre fa cadere gocce d’olio nell’acqua. Se le gocce restano compatte, il malessere è solo temporaneo, ma se si separano e si dissolvono, è segno che il malocchio ha preso piede.
Nel caso di un esito negativo, il rimedio prosegue con un rituale di purificazione, fatto di sale e acqua, e culmina con l’azione di gettare fuori dall’uscio l’acqua utilizzata, sempre accompagnata dalle parole magiche: “Acqua e sale pi li mari, acqua e sale picue ni vole male.”
Questo rito affonda le sue radici in leggende antiche, che raccontano di come l’energia malefica si diffonda attraverso lo sguardo, ma anche nella forza di una comunità che si ritrova a condividere credenze, preghiere e tradizioni. A Trapani, così come in molte località siciliane, sono in molti a giurare che la pigghiata d’occhio funzioni, unisce religiosità, superstizione e una lunga tradizione popolare che ancora oggi continua a vivere nei vicoli e nelle case del centro storico
Non si può visitare il borgo medievale di Erice senza una sosta in pasticceria per assaporare uno dei dolci più rappresentativi della tradizione siciliana: le Genovesi ericine. Questi deliziosi dolcetti di frolla ripieni di crema pasticciera hanno una storia antica, legata alla tradizione conventuale e ai commerci marittimi che univano la Sicilia alla città di Genova.
La storia delle Genovesi affonda le radici nel Convento di San Carlo ad Erice, dove le suore di clausura tramandavano l’arte della pasticceria conventuale. Il nome del dolce si dice sia ispirato alla forma del copricapo dei marinai genovesi che approdavano nel vicino porto di Trapani. Infatti, i traffici commerciali tra la Liguria e la Sicilia occidentale erano intensi e frequenti, e le influenze culturali e gastronomiche non tardarono a lasciare il segno.
Se oggi le Genovesi ericine sono celebri e amate, lo si deve in gran parte a Maria Grammatico, storica pasticcera di Erice. Nata a Trapani, da giovane rimase orfana di padre e venne mandata in convento, dove trascorse 15 anni apprendendo i segreti della pasticceria monastica. Con determinazione e passione, decise di portare questa antica arte fuori dalle mura del convento, aprendo la sua pasticceria ad Erice. Con soli 3 chili di mandorle e tanta dedizione, Maria Grammatico riuscì a far conoscere e apprezzare le Genovesi ben oltre i confini del borgo medievale.
Le Genovesi si distinguono per la loro semplicità e il gusto avvolgente della loro crema. La loro frolla ha una particolarità: si prepara con una miscela di semola di grano duro rimacinata e farina 00, che conferisce una consistenza friabile e leggera.
Dopo aver fatto riposare l’impasto, si stende sottile e si farcisce con un cuore di crema pasticciera. Successivamente, si chiude l’impasto su se stesso e si ritaglia la tipica forma rotonda con un coppapasta. Le Genovesi vengono poi infornate fino a leggera doratura e servite con una generosa spolverata di zucchero a velo.
La versione classica rimane la più amata, ma oggi si trovano Genovesi ripiene di crema di latte, gocce di cioccolato, crema di nocciole o pistacchi, per accontentare ogni palato.
Grazie a Maria Grammatico e alla sua passione, le Genovesi ericine sono diventate un simbolo della tradizione dolciaria siciliana, attirando ogni anno migliaia di visitatori a Erice, desiderosi di assaporare un pezzo di storia e di autentica bontà.
L’inizio del 2025 ha riportato l’attenzione sull’approvvigionamento energetico, con il mancato rinnovo dell’accordo per il transito del gas russo attraverso l’Ucraina che ha riacceso il dibattito su prezzi, sicurezza energetica e impatto sulle bollette. Questo tema non riguarda solo le grandi metropoli, ma incide direttamente anche sulla vita quotidiana in Sicilia e a Trapani, dove i costi dell’energia pesano su famiglie e imprese locali.
La Sicilia, nonostante l’abbondanza di sole e vento, si trova spesso a pagare tariffe energetiche più alte rispetto al resto d’Italia. La dipendenza dalla rete nazionale e la scarsa infrastruttura per lo stoccaggio energetico contribuiscono alla volatilità dei prezzi. Il 3 febbraio 2025, il prezzo dell’energia in Italia ha toccato i 240 €/MWh, con una media mensile vicina ai 150 €/MWh. Per chi vive a Trapani e dintorni, questo significa bollette più alte e un’incertezza costante sulla stabilità dei costi.
Secondo gli esperti, una delle soluzioni più efficaci è optare per tariffe a prezzo fisso, che permettono di proteggersi dalle oscillazioni di mercato. Tuttavia, esistono anche alternative più innovative come le tariffe dinamiche, che potrebbero ridurre i costi spostando i consumi nelle fasce orarie più convenienti. In Sicilia, dove l’energia solare è abbondante, sarebbe ideale adottare modelli di autoconsumo e comunità energetiche per ridurre la dipendenza dalla rete nazionale.
La Sicilia ha un enorme potenziale per le energie rinnovabili. Nel 2024, il 41,2% del fabbisogno energetico italiano è stato coperto da fonti rinnovabili, e la regione ha contribuito in modo significativo grazie all’energia solare ed eolica. Purtroppo, ostacoli burocratici e resistenze locali rallentano la crescita di questi impianti. A Trapani, ad esempio, il vento potrebbe essere sfruttato meglio con nuovi parchi eolici, mentre il solare potrebbe alimentare abitazioni e imprese locali con impianti fotovoltaici diffusi.
Investire in energia a “km zero” in Sicilia significa garantire maggiore sicurezza energetica, ridurre le spese e contribuire alla sostenibilità ambientale. Serve un piano strategico per potenziare la rete di produzione locale, facilitare la realizzazione di impianti rinnovabili e incentivare la transizione energetica attraverso agevolazioni fiscali e finanziamenti per famiglie e aziende.
Trapani e la Sicilia hanno tutte le carte in regola per diventare leader nella produzione di energia pulita. È il momento di accelerare il cambiamento e rendere la regione un esempio di sostenibilità e indipendenza energetica.
Trapani, città di mare e di storia, custodisce tesori gastronomici che incantano il palato e raccontano secoli di tradizioni culinarie. Tra le prelibatezze locali, un posto d’onore spetta al pane e panelle, un binomio perfetto di sapori semplici e genuini, espressione della cultura popolare trapanese. E per assaporare questa specialità nella sua forma più autentica, una tappa obbligata è Za Paolina, un’istituzione in via 30 Gennaio.
Il pane e panelle è un piatto povero, nato dalla necessità di utilizzare ingredienti semplici. Ma la sua semplicità è solo apparente, perché il gusto è intenso e indimenticabile. Le panelle, frittelle di farina di ceci, croccanti all’esterno e morbide all’interno, sono un concentrato di sapore e profumo. Il pane, rigorosamente locale e fragrante, le avvolge in un abbraccio di gusto, creando un контраст perfetto tra la consistenza croccante delle panelle e la morbidezza del pane.
Za Paolina è molto più di un semplice locale dove mangiare pane e panelle. È un vero e proprio punto di riferimento per i trapanesi e per i turisti che vogliono assaporare la vera cucina tradizionale della città. Situata in via 30 Gennaio, una delle vie più caratteristiche del centro storico, Za Paolina è un locale accogliente e informale, dove ci si sente subito a casa.
Le panelle di Za Paolina sono preparate secondo la ricetta tradizionale, tramandata di generazione in generazione. La farina di ceci viene mescolata con acqua e sale, e l’impasto viene cotto a fuoco lento fino a ottenere una consistenza cremosa. Una volta raffreddato, l’impasto viene tagliato a listarelle sottili e fritto in olio bollente fino a doratura.
Mangiare pane e panelle da Za Paolina è un’esperienza sensoriale che coinvolge tutti i sensi. Il profumo delle panelle fritte, il sapore intenso dei ceci, la croccantezza della panella sotto i denti, la morbidezza del pane: ogni dettaglio contribuisce a creare un’emozione unica. E poi c’è l’atmosfera del locale, шумная e festosa, che ti fa sentire parte della comunità trapanese.
Da Za Paolina non si mangia solo pane e panelle. Il locale offre anche altre specialità della cucina trapanese, come le arancine, i calzoni fritti e le sfincione. Ma il pane e panelle rimane il piatto forte, il simbolo di un locale che ha saputo preservare le tradizioni culinarie della città.
Se vi trovate a Trapani, non potete non fare una tappa da Za Paolina. Assaggerete il vero pane e panelle trapanese, un piatto che vi conquisterà con la sua semplicità e il suo sapore autentico. E se volete scoprire altri tesori della gastronomia locale, lasciatevi consigliare dai gestori del locale, всегда pronti a condividere la loro passione per la cucina trapanese.
Buseto Palizzolo – A soli sei anni, Alessandro Gervasi, talento straordinario originario di Buseto Palizzolo, porta il nome della Sicilia e della provincia di Trapani sul palcoscenico più prestigioso d’Italia. Oltre a essere ospite al Festival di Sanremo 2025, il giovanissimo pianista debutterà in prima serata su Rai 1 il 18 febbraio, interpretando Peppino Di Capri da bambino nel film “Champagne“.
Alessandro non è un bambino qualunque: a soli sei anni possiede un orecchio assoluto, una dote rarissima che gli permette di riconoscere e riprodurre ogni nota con una precisione impeccabile. Ha già collezionato importanti riconoscimenti, tra cui la vittoria nella sua categoria al Tour Music Fest, sotto lo sguardo attento del celebre Maestro Beppe Vessicchio.
L’amministrazione comunale di Buseto Palizzolo, attraverso i propri canali ufficiali, ha espresso il grande orgoglio di tutto il territorio: “Esibirsi a Sanremo è un traguardo che consacra i grandi della musica e vedere rappresentata la nostra comunità da un giovane talento come Alessandro è un’emozione indescrivibile. Il suo talento è un dono prezioso e siamo certi che questo sia solo l’inizio di un percorso straordinario”.
La provincia di Trapani può vantare un nuovo astro nascente nel panorama musicale e cinematografico. Alessandro, con la sua passione e dedizione, rappresenta l’anima artistica della Sicilia e porta avanti una tradizione musicale che ha reso grande la nostra terra. Il suo debutto su Rai 1 e la sua presenza al Festival di Sanremo segnano solo l’inizio di una carriera che promette di brillare sempre di più.
Trapani e tutta la Sicilia faranno il tifo per lui!
Pasquale Marino, allenatore ed ex calciatore di fama nazionale, è una delle figure più rispettate nel panorama calcistico italiano. Originario di Marsala, in provincia di Trapani, Marino è un esempio di come la passione per il calcio e le radici siciliane possano spingere a raggiungere traguardi importanti sia come calciatore che come tecnico. Scopriamo la sua carriera e il legame con la sua terra natale, Marsala, che ha contribuito alla sua crescita professionale.
Pasquale Marino nasce a Marsala, una città ricca di storia e tradizione situata nella splendida provincia di Trapani. È qui che ha mosso i primi passi nel mondo del calcio, coltivando una passione che lo ha portato a diventare uno dei protagonisti del calcio italiano. Sin da giovane, Marino ha mostrato talento, giocando nelle squadre giovanili locali prima di fare il suo debutto professionale in Serie A.
La carriera calcistica di Pasquale Marino ha avuto inizio nella Sampdoria, dove ha fatto il suo ingresso nel calcio professionistico. La sua abilità come centrocampista e la sua visione di gioco lo hanno reso un giocatore importante in squadre di alto livello come Juventus, Napoli, Fiorentina, Sampdoria e Reggiana. Marino ha avuto anche l’onore di vestire la maglia della Nazionale Under-21 Italiana, dove ha mostrato il suo valore anche a livello internazionale.
Il suo percorso da calciatore lo ha visto protagonista in Serie A, dove ha contribuito con prestazioni significative in campionati prestigiosi, diventando un punto di riferimento per le squadre con cui ha giocato.
Dopo il ritiro dal calcio giocato, Pasquale Marino ha intrapreso una brillante carriera da allenatore. Ha guidato diverse squadre di Serie A e Serie B, lasciando un segno indelebile nei club che ha allenato. Le sue esperienze più significative includono le panchine di Catania, Udinese, Parma, Cesena e Siena, dove ha portato avanti il suo stile di gioco offensivo e dinamico.
Uno dei momenti più alti della sua carriera da allenatore è stato alla guida dell’Udinese, dove ha ottenuto ottimi risultati, portando la squadra a competere per le posizioni europee. La sua filosofia di gioco basata sull’attacco e sulla costruzione di una squadra compatta lo ha reso un allenatore apprezzato e riconosciuto a livello nazionale.
Oggi, Pasquale Marino continua a essere un riferimento nel mondo del calcio, ma la sua Sicilia rimane il cuore pulsante della sua carriera. La sua città natale, Marsala, ha contribuito alla formazione di un allenatore che ha saputo trasmettere la passione per il calcio a tutte le squadre che ha guidato. Marino è un esempio di come la determinazione, la cultura e la passione siciliana possano portare a risultati straordinari nel calcio.
Pasquale Marino, da Marsala a Serie A, è la dimostrazione che con impegno e passione si possono raggiungere traguardi importanti. Il suo legame con la sua terra, la Sicilia, è un elemento fondamentale nella sua carriera, che continua ad ispirare giovani talenti in tutta l’isola e non solo. Pasquale Marino è un simbolo del successo siciliano nel calcio italiano, e la sua storia è un esempio per tutti coloro che sognano in grande.
Marsala, città di storia, cultura e tradizioni, ha dato i natali a numerosi talenti che hanno lasciato il segno nel panorama artistico e musicale. Tra questi spicca Ignazio Boschetto, voce straordinaria de Il Volo, il celebre trio che ha portato la musica italiana oltre i confini nazionali.
Nato il 4 ottobre 1994, Ignazio ha trascorso parte della sua infanzia a Marsala, dove ha sviluppato la sua passione per la musica. Fin da piccolo, il suo talento vocale è stato evidente, portandolo a partecipare a vari concorsi canori locali e a esibirsi in eventi che hanno segnato i suoi primi passi nel mondo della musica.
La Sicilia, con il suo immenso patrimonio culturale e musicale, ha rappresentato un’importante fonte di ispirazione per Boschetto. Crescendo tra il calore della sua gente e le sonorità della tradizione, ha sviluppato un timbro unico che lo ha reso riconoscibile a livello internazionale.
Il trio il Volo composto da: Gianluca Ginoble, Ignazio Boschetto (al centro) e Piero Barone
Il trampolino di lancio per la sua carriera arriva nel 2009 con la partecipazione a “Ti Lascio una Canzone”, talent show che gli ha permesso di incontrare i suoi futuri compagni di avventura, Gianluca Ginoble e Piero Barone. Da quel momento nasce Il Volo, un trio destinato a scalare le classifiche mondiali e a diventare ambasciatore della musica italiana nel mondo.
Con Il Volo, Ignazio ha calcato i palcoscenici più prestigiosi, dal Radio City Music Hall di New York all’Arena di Verona, conquistando milioni di fan con la sua voce potente e la sua innata capacità di emozionare.
Nonostante il successo planetario, Ignazio non ha mai dimenticato le sue radici. Ogni volta che può, torna nella sua amata Marsala, dimostrando un forte legame con la terra natia. La sua carriera è la testimonianza vivente di come il talento siciliano possa raggiungere vette straordinarie senza perdere l’autenticità e l’affetto per la propria terra.
Oggi, Ignazio Boschetto continua a regalare emozioni al pubblico con la sua voce inconfondibile e la sua presenza scenica magnetica. Marsala può dirsi fiera di aver visto nascere un artista di tale calibro, che con la sua musica porta nel mondo un pezzo della sua Sicilia.