Trapani – L’arrivo di Giammarco Pozzecco alla Trapani Shark potrebbe essere più che una idea del presidente Valerio Antonini. Il suo nome comunque è quello che prevale al momento su altri se effettivamente le strade tra Jasmin Repesa e la Trapani Shark si dovessero dividere così come si vocifera da giorni ormai e in particolare dalla sconfitta rimediata negli ultimi 6 secondo a Torino in Coppa Italia di Basket contro Trieste.
Antonini in caso di addio, si è portato avanti vagliando una serie di nomi su tutti quello di Gianmarco Pozzecco. Si parla di “frizioni all’interno dello spogliatoio e con la società”.
Per Pozzecco si tratterebbe di un ritorno in Sicilia, dopo aver terminato la carriera da giocatore e iniziato quella da allenatore con l’Orlandina. Altro nome Sasha Djordjevic e Sergio Scariolo.
Ad oggi tali articoli sono destituiti di fondamento e non vi è nessun appiglio sulla veridicità dei fatti narrati su una fantomatica “frizione con lo spogliatoio e la società”.
A tal proposito, pur non negando l’enorme delusione per la prematura uscita dalla Coppa Italia, soprattutto per le modalità con cui è avvenuta, è quantomai opportuno affermare che la squadra è coesa, compatta e che, da ora in avanti, si stringerà ancora di più per raggiungere l’obbiettivo prefissato.
Coach Repesa, ad oggi, è l’allenatore della Trapani Shark, a meno che non sia lui stesso a ribadire le perplessità più volte espresse ultimamente ma che sono state con forza respinte.
La società continua a ritenere che la sua esperienza dovrebbe essere cruciale per aiutare la squadra ad esprimersi al meglio per riconquistare il vertice della classifica.
Se c’è una cosa che a Trapani mette tutti d’accordo è che il pesto alla trapanese è un’istituzione. Pomodori freschi, basilico profumato, mandorle croccanti, aglio e olio extravergine d’oliva: pochi ingredienti per un’esplosione di sapore. Ma c’è un dettaglio che divide le famiglie, gli amici e persino le nonne: meglio il pecorino o il parmigiano?
Se chiedete a un trapanese doc, vi dirà senza esitazione: il vero pesto alla trapanese si fa con il pecorino! Questo formaggio dal sapore deciso e leggermente piccante esalta la dolcezza del pomodoro e la freschezza del basilico, dando al piatto un carattere forte e autentico. Dopotutto, siamo in Sicilia, terra di pecorino, e la tradizione non si discute!
Dall’altra parte, c’è chi preferisce il parmigiano: più delicato, meno invadente, ma comunque capace di dare cremosità al pesto. I puristi gridano allo scandalo, ma la verità è che molti chef e appassionati di cucina scelgono questa variante per un gusto più equilibrato e meno aggressivo.
Se siete indecisi, ecco qualche consiglio:
Pecorino o parmigiano, l’importante è che il pesto alla trapanese sia fatto con amore e con ingredienti di qualità. Perché alla fine, quello che conta è godersi un bel piatto di pasta, magari con un bicchiere di buon vino siciliano e una vista sul mare di Trapani.
Palermo – Ryanair ha annunciato il suo piano operativo per la stagione estiva 2025 in Sicilia, mantenendo attive 100 rotte dagli aeroporti di Catania, Palermo e Trapani. Tuttavia, non sono previste nuove rotte o aumenti di capacità rispetto all’anno precedente.
L’operativo di Ryanair in Sicilia sarà sostenuto da 10 aeromobili basati nell’isola, con un investimento di 1 miliardo di dollari e l’obiettivo di trasportare 7,5 milioni di passeggeri. Questo contribuirà a mantenere oltre 6.000 posti di lavoro locali.
Nonostante ciò, la compagnia aerea non ha introdotto nuove destinazioni per il 2025, citando come principale ostacolo l’addizionale municipale imposta dalla Regione Siciliana. Secondo il CEO di Ryanair, Eddie Wilson, questa tassa penalizza il traffico aereo, la crescita turistica e l’occupazione locale.
A differenza della Sicilia, la Calabria ha registrato un aumento del traffico aereo del +50% e una crescita significativa del turismo dopo l’eliminazione dell’addizionale municipale. Questo ha permesso a Ryanair di espandere le proprie operazioni nella regione.
Wilson ha esortato il governo siciliano a seguire l’esempio calabrese per sbloccare nuove opportunità turistiche e migliorare la connettività con il resto d’Europa.
L’assessore regionale alle Infrastrutture, Alessandro Aricò, ha dichiarato che l’abolizione dell’addizionale municipale non è attualmente praticabile. La Sicilia, essendo il terzo polo aereo d’Italia con oltre 23 milioni di passeggeri annui, dovrebbe coprire un costo di circa 80 milioni di euro per eliminare questa tassa.
Per mitigare l’impatto del caro-voli, la Regione ha introdotto un bonus caro-voli per offrire sconti ai residenti e alle categorie prioritarie.
L’operativo Ryanair per la Sicilia nell’estate 2025 conferma la presenza della compagnia aerea, ma senza espansioni. Le politiche fiscali regionali giocano un ruolo cruciale nel determinare future opportunità di crescita per il traffico aereo dell’isola.
Se la Regione decidesse di rivedere l’addizionale municipale, potrebbero aprirsi nuove possibilità per voli a prezzi più competitivi e una maggiore connettività internazionale.
Trapani – Alle 14,24 una scossa di terremoto è stata registrata nel Tirreno Meridionale, con epicentro localizzato in mare. Il terremoto con magnitudo 3.7 e profondità 29,3 è stata avvertita da buona parte dei cittadini.
A distanza di dieci minuti, alle 14:35, una seconda scossa è stata registrata a una profondità di 28.5 con un magnitudo – 3 gradi.
Nessun danno a persone o cose.
Palermo – Un momento storico per la Sicilia e per il Corpo Forestale della Regione: per la prima volta una donna, Dorotea Di Trapani, assume la guida dell’ente, segnando un importante passo avanti nella parità di genere e nel rinnovamento della pubblica amministrazione siciliana. La nomina è stata accolta con grande entusiasmo dall’assessore regionale al Territorio e Ambiente, Giusi Savarino, che ha evidenziato il valore simbolico e operativo di questa scelta.
La dottoressa Di Trapani per un lungo periodo è stata alla guida dell’Ispettorato Forestale a Trapani. Acume, efficienza, responsabilità, disponibilità, professionalità, umanità, rispetto. Doti che l’hanno sempre contraddistinta nel periodo in cui era dirigente dell’Ufficio trapanese.
“L’assegnazione di questo prestigioso incarico a Dorotea Di Trapani non è un passo avanti per la parità di genere, ma anche un’opportunità concreta per dare un nuovo slancio alla tutela ambientale in Sicilia,” ha dichiarato l’assessore Savarino. “La sua nomina rappresenta infatti un’importante innovazione nella gestione delle risorse naturali, nella prevenzione degli incendi e nella salvaguardia del territorio siciliano.”
Oltre alla nomina di Di Trapani, la Giunta Regionale ha designato anche Rino Beringheli e Beppe Battaglia come dirigenti generali dell’Assessorato al Territorio e Ambiente, in conformità alle linee guida ANAC per la prevenzione della corruzione, sottolineando l’impegno della Regione per una governance trasparente ed efficiente.
L’ingresso di Di Trapani alla guida del Corpo Forestale Siciliano si inserisce in un progetto più ampio di riforma dell’ente, che mira a rafforzarne il ruolo strategico nella protezione dell’ecosistema e nella gestione delle emergenze ambientali. “Stiamo lavorando per modernizzare e potenziare il Corpo Forestale con nuove risorse e strumenti innovativi,” ha aggiunto Savarino.
Grazie alla sua esperienza e competenza, Di Trapani porterà un contributo significativo alla crescita dell’ente, introducendo metodologie di lavoro più efficaci e strategie di prevenzione avanzate. “Con Dorotea Di Trapani alla guida, puntiamo a rendere il Corpo Forestale ancora più efficiente e vicino ai cittadini, garantendo un presidio costante per la tutela dell’ambiente e del territorio siciliano,” ha concluso l’assessore.
Questa nomina rappresenta una vera e propria svolta per la Sicilia, confermando l’impegno della Regione a promuovere una pubblica amministrazione più inclusiva e orientata al futuro. Con Dorotea Di Trapani al comando, il Corpo Forestale Siciliano si prepara ad affrontare le sfide ambientali del domani con una leadership rinnovata e una visione strategica all’avanguardia.
Il 16 febbraio torna “M’illumino di Meno”, l’iniziativa promossa da Rai Radio 2 e riconosciuta come Giornata nazionale del risparmio energetico e degli stili di vita sostenibili dalla legge n. 34/2022. Giunta alla XXI edizione, la campagna punta a sensibilizzare sull’uso consapevole delle risorse, con particolare attenzione al tema della moda sostenibile.
L’industria della fast fashion ha un impatto ambientale enorme, contribuendo all’inquinamento e allo spreco di risorse. M’illumino di Meno 2025 invita a riscoprire il valore del riuso attraverso pratiche come swap parties, upcycling e second hand, promuovendo un approccio più sostenibile al consumo di abbigliamento. L’iniziativa invita tutti a indossare, il 16 febbraio, un capo d’abbigliamento con una storia affettiva, per sottolineare l’importanza della moda circolare e ridurre gli sprechi.
Anche la Sicilia aderisce a M’illumino di Meno con diverse iniziative locali:
Le Agenzie ambientali italiane supportano la campagna attraverso attività mirate. Alcuni esempi nazionali includono:
Il tema del riciclo è sempre più sentito dai giovani, come dimostrano progetti creativi e concorsi, tra cui #arpaVideo, che nelle ultime edizioni ha premiato contenuti dedicati al riciclo e alla moda sostenibile.
M’illumino di Meno 2025 è un’occasione per riflettere su come le nostre scelte quotidiane possano ridurre l’impatto ambientale. Anche in Sicilia, la promozione della moda sostenibile può contribuire al risparmio energetico e a uno stile di vita più consapevole. Un piccolo gesto, come indossare un capo con una storia, può fare la differenza!
Trapani – Secondo le stime della FIPE (Federazione Italiana Pubblici Esercizi), oltre 6 milioni di italiani festeggeranno la giornata dell’amore cenando in uno dei ristoranti del Paese, generando un giro d’affari stimato in 330 milioni di euro. In Sicilia, dove il cibo è cultura e tradizione, il fenomeno assume una dimensione ancora più significativa, con ristoranti e trattorie che si preparano ad accogliere gli ospiti con menu speciali e ambientazioni suggestive.
Trapani, e la sua cucina d’eccellenza, è una delle mete più ambite per una cena romantica. I ristoratori locali propongono menu “all inclusive” pensati per esaltare i sapori del territorio, con un occhio di riguardo agli ingredienti afrodisiaci e ai colori simbolici dell’amore.
Tra le pietanze più richieste spiccano:
Quest’anno, con la festa che cade a ridosso del fine settimana, molte coppie scelgono di prolungare il piacere della celebrazione con un soggiorno in una località suggestiva. Le mete più gettonate in Sicilia includono:
San Vito Lo Capo incantevole spiaggia per romantiche passeggiate
Erice, borgo, perfetto per una passeggiata romantica;
Le isole Egadi, per un’esperienza intima e lontana dal caos;
Marsala, per un weekend tra cantine e degustazioni di vino pregiato.
Tra cene raffinate e fughe d’amore, San Valentino in Sicilia si conferma un’occasione speciale per celebrare i sentimenti con esperienze uniche e indimenticabili, all’insegna della bellezza e del gusto.
Catania – La Sicilia è anche protagonista di una rivoluzione scientifica che sta facendo parlare il mondo intero. Al largo di Capo Passero, infatti, si sta realizzando KM3NeT, un ambizioso progetto internazionale che prevede la costruzione di un telescopio sottomarino, un vero e proprio osservatorio dei neutrini. A 3.500 metri di profondità nel Mar Mediterraneo, questo telescopio sarà in grado di raccogliere segnali da lontanissimi angoli dell’universo, alla ricerca di neutrini cosmici, particelle elusive e misteriose che ci raccontano la storia nascosta dell’universo.
KM3NeT non è solo un telescopio, è una finestra sullo spazio profondo. Composto da due rilevatori principali, ARCA e ORCA, il progetto mira a raccogliere informazioni su neutrini ad alta energia provenienti dalle profondità dell’universo. ARCA, posizionato al largo della Sicilia, è progettato per studiare neutrini di origine cosmica, mentre ORCA, in Francia, si concentra sullo studio delle oscillazioni di queste particelle.
Nel febbraio 2023, ARCA ha registrato una scoperta che ha fatto il giro del mondo scientifico: il rilevamento di un neutrino cosmico ad alta energia. Con circa 120 quadrilioni di elettronvolt, questa particella ha un livello energetico mai osservato prima, e gli scienziati sono convinti che possa essere originaria di un buco nero supermassiccio, o da altre sorgenti cosmiche ancora misteriose. Un passo fondamentale per la fisica delle particelle e per la nostra comprensione dell’universo.
La partecipazione del Dipartimento di Fisica e Astronomia dell’Università di Catania, che è attivamente coinvolto nel progetto, è un altro segno della centralità della Sicilia in questa ricerca pionieristica. Le università siciliane, da sempre luoghi di eccellenza, contribuiscono con competenze di punta, facendo della nostra terra un centro nevralgico per la ricerca astroparticellare a livello globale. La Sicilia, quindi, non è solo un luogo di bellezza naturale, ma è anche un polo scientifico di prim’ordine, che attrae ricercatori e scienziati da tutto il mondo.
Una volta completato, KM3NeT offrirà nuove e uniche opportunità per esplorare il cosmo e comprendere meglio fenomeni misteriosi come la materia oscura e le particelle elementari. Il progetto, che si sviluppa nel cuore del Mediterraneo, rafforza ancora di più l’immagine della Sicilia come terra di innovazione, dove la tradizione e la scienza si fondono per guardare al futuro. Il telescopio sottomarino non solo arricchirà il nostro patrimonio scientifico, ma metterà la Sicilia al centro di una nuova era di esplorazioni scientifiche.
KM3NeT è un segno che la Sicilia è pronta a giocare un ruolo di prim’ordine nella ricerca scientifica globale, portando avanti la sua tradizione di accoglienza e innovazione. Questo progetto rappresenta un’occasione straordinaria per l’isola, capace di attrarre investimenti, attenzione internazionale e, soprattutto, nuovi talenti pronti a esplorare le meraviglie dell’universo dal cuore del Mediterraneo.
Sanremo non è solo musica, ma anche eleganza e tendenze. Tra i protagonisti del beauty look della kermesse, spicca Nino Grammatico, hair stylist e make-up artist di Trapani, che con la sua arte ha conquistato il palcoscenico più prestigioso d’Italia.
Con radici ben piantate nella splendida terra di Trapani, Nino Grammatico ha saputo distinguersi nel mondo dell’hairstyling e del make-up grazie alla sua maestria e creatività. Dopo anni di esperienza e una carriera ricca di successi, il suo talento ha trovato spazio anche tra le stelle della musica italiana.
Il Festival di Sanremo è da sempre un palcoscenico che detta mode e tendenze, e quest’anno l’impronta di Grammatico si è fatta notare. Attraverso tagli eleganti, acconciature raffinate e make-up impeccabili, il professionista trapanese ha esaltato la bellezza e la personalità degli artisti in gara e degli ospiti dell’evento.
Ciò che distingue Nino Grammatico è la capacità di valorizzare ogni volto con un mix perfetto tra tradizione e innovazione. La sua firma stilistica unisce l’essenza mediterranea della Sicilia con le ultime tendenze internazionali, creando look sofisticati ma sempre autentici.
Sanremo 2025 ha rappresentato un punto di svolta importante nella sua carriera, consacrandolo tra i professionisti più apprezzati nel panorama del beauty italiano. Dai backstage frenetici del Teatro Ariston, il suo nome risuona fino alla sua amata Trapani, dove tutto ha avuto inizio.
L’ascesa di Nino Grammatico non è solo un traguardo personale, ma anche motivo di orgoglio per la Sicilia e per Trapani, che si confermano terre di talento e creatività. Il suo successo dimostra come la passione e la dedizione possano portare un professionista locale a calcare i palcoscenici più prestigiosi d’Italia.
Con uno sguardo rivolto al futuro, il nome di Nino Grammatico è destinato a brillare sempre di più, portando l’eleganza siciliana nel cuore del mondo beauty nazionale e internazionale.
Trapani – Buone nuove per la vicenda dei dissalatori siciliani. Dal governo nazionale arriveranno 20 milioni di euro per la fase di avvio dei dissalatori di Trapani, Gela e Porto Empedocle. È stata infatti accolta la richiesta del governo siciliano che permetterà di far partire i nuovi impianti con la massima efficienza e nei tempi previsti.
Ad annunciarlo è stato il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, dopo la presentazione di un emendamento da parte dei relatori al ddl di conversione del decreto-legge 31 dicembre 2024 n.208, attualmente in fase di esame congiunto da parte delle commissioni Bilancio e Ambiente della Camera dei deputati. Il provvedimento adottato alla fine dell’anno scorso prevede all’articolo 2 misure urgenti per l’adeguamento delle infrastrutture idriche in Sicilia.
«Queste somme aggiuntive – spiega Schifani – permetteranno di coprire i costi di avviamento e di gestione temporanea dei tre dissalatori nel primo anno di riattivazione. Si tratta di un risultato raggiunto ancora una volta attraverso una forte sinergia istituzionale. Ringrazio il governo nazionale e il Commissario per l’emergenza idrica, Nicola Dell’Acqua, per la vicinanza e la collaborazione che, ancora una volta, stanno dimostrando verso la Sicilia».
Per quanto riguarda le altre risorse necessarie per i tre impianti di dissalazione, il governo Schifani ha già individuato 90 milioni all’interno dell’Accordo di coesione e 10 milioni a valere sul bilancio regionale. L’iter di realizzazione degli interventi in via d’urgenza è stato affidato, come chiesto dal presidente Schifani, al commissario Dell’Acqua per via dei poteri di deroga dei tempi conferiti dalla legge. La Cabina di regia regionale per l’emergenza idrica continuerà a monitorare l’andamento delle procedure per la realizzazione dei tre impianti.