Domenica 1° giugno al Pala San Carlo: serve una città intera per spingere le ragazze verso la storia
Marsala – Ci siamo. Il giorno cerchiato in rosso è arrivato. Oggi, al Pala San Carlo, le ragazze dell’EnoDoro Marsala Volley scendono in campo per il primo atto della finale playoff contro Fasano, con in palio qualcosa che va oltre una semplice promozione: un sogno chiamato Serie A2.
Hanno lasciato alle spalle Cesena e Riccione con la forza di chi crede davvero. Ma adesso non ci sono più margini di errore. Fasano è l’ultimo ostacolo. Un ostacolo tosto, solido, affamato. Ecco perché Marsala deve rispondere presente: spalti pieni, voci alte, cuori uniti. L’appello è chiaro: #TuttiAlPalazzetto.
Il match d’andata è fissato per le 18:00. Si gioca tra le mura amiche, dove ogni punto può valere doppio, ogni difesa può infiammare il pubblico, ogni attacco può diventare leggenda. È qui che si costruiscono le imprese.
Coach Lino Giangrossi, uno che di battaglie ne ha vissute, sa bene che oggi serve la versione migliore del suo gruppo:
“Rispettiamo Fasano, ma abbiamo già dimostrato di potercela giocare con tutti. Il gruppo è solido, le ragazze sono concentrate. Il pubblico sarà il nostro settimo giocatore”.
Anche Martina Bondavalli, schiacciatrice di grinta e carattere, non nasconde l’adrenalina:
“Abbiamo lavorato sodo per arrivare fin qui. Ora vogliamo completare l’opera. Marsala ci sta dando una carica incredibile”.
Le interviste pre-partita a Giangrossi e Bondavalli sono visibili qui sotto alla fine.
Il regolamento è chiaro: due partite per decidere chi salirà in A2. In caso di parità, sarà un Golden Set sul campo del Fasano a decretare il verdetto. Insomma, oggi conta tutto. Partire forte, imporsi subito, mettere pressione.
Chi non riuscirà a sedersi sugli spalti potrà comunque vivere ogni emozione da casa: la partita sarà trasmessa in diretta su LaTr3 (canale 83 DTT) e sulla pagina Facebook ufficiale Marsala Volley, con la voce di Dario Piccolo e Oreste Pino Ottoveggio a raccontare la sfida.
Il fischio d’inizio è affidato agli arbitri Lorenzo Foppoli e Alessandro Scapinello. Ma il vero via lo darà la città: quando le luci si accenderanno e il pallone volerà per la prima volta sopra la rete.
La storia chiama, Marsala risponde. Oggi non si gioca solo una partita. Si gioca un pezzo di futuro.
Chieti, – La “Casa della Pallamano” si tinge subito di granata. Esordio col botto per la Handball Trapani che, nella gara inaugurale della Final Six di Serie A2 femminile, piega la resistenza della Publiesse Chiaravalle con un netto 33-30. Un risultato che vale oro, non solo per il peso specifico dei due punti, ma per la carica emotiva che regala a un gruppo deciso a inseguire il sogno Serie A1.
La partita? Intensa, vibrante, di quelle che tengono col fiato sospeso fino all’ultimo. Primo tempo equilibratissimo (17-17), poi nella ripresa Trapani fa valere il carattere. Quando la palla iniziava a scottare, le granata non hanno tremato: Borodat ne mette 8, Stellato firma 7 sigilli da cecchina e Mydlova fa valere il suo peso in area (5 gol). Ma non è solo questione di numeri: sono dieci le giocatrici andate a segno, con un apporto importante anche dalla panchina. Un segnale forte: questa squadra ha un’anima collettiva.
Le Final Six mettono in palio due promozioni e coinvolgono sei squadre divise in due gironi. Trapani con Schenna e Chiaravalle nel Gruppo A; nel Gruppo B se la vedono Mestrino, Taufers e Germancar Nuoro. Solo le prime due di ciascun girone accederanno a semifinali e finali, in un format secco dove ogni dettaglio può fare la differenza.
«Una vittoria che vale doppio – ha commentato a caldo l’allenatrice trapanese – perché è arrivata contro un’avversaria solida e in un contesto ricco di tensione. Le ragazze hanno dimostrato maturità, reagendo alla pressione con ordine e spirito di gruppo. Ma è solo l’inizio: ci attende un’altra battaglia sabato, e dobbiamo farci trovare pronte».
Il calendario non lascia spazio ai calcoli: sabato 24 maggio alle 17:00 andrà in scena la sfida contro lo Schenna. Una gara che potrebbe già spalancare le porte della semifinale. Una vittoria significherebbe staccare in anticipo il pass per la fase finale. Ma guai a rilassarsi: in questi tornei, basta un attimo per rimettere tutto in discussione. Le granata lo sanno. E sono pronte a giocarsela fino in fondo.
CHIÈTI – Una prova di forza. È quella offerta oggi dalla Handball Trapani, che nella semifinale della Final Four del girone C di Serie A2 femminile ha travolto il Conversano con un perentorio 34-16. Un successo che spalanca le porte alla finale di domani, sabato 11 maggio (ore 14), e che garantisce alle granata l’accesso alle Final Six nazionali, ultimo step verso la promozione in A1.
Al Palazzetto di Chieti, le giovani atlete allenate da Laura Avram partono a razzo: un parziale di 7-2 in avvio indirizza da subito il match. Il primo tempo è un dominio trapanese, culminato con un eloquente +11 all’intervallo (18-7). Nella ripresa, il Conversano prova a reagire ma non riesce mai a impensierire seriamente una Trapani solida e determinata, che amplia il vantaggio minuto dopo minuto (28-14 al 45’, 31-15 al 56’), chiudendo i conti sul 34-16.
Mattatrici del match sono Lista (9 reti), Mydlova e Podariu (6 ciascuna), ma è l’intero collettivo a brillare, dimostrando solidità e maturità. Un successo tanto più significativo se si pensa che, in stagione regolare, le sfide contro le pugliesi erano state durissime: una vittoria di misura a Trapani (21-20) e una sconfitta in trasferta (20-23). Il netto divario odierno è la testimonianza concreta della crescita tecnica e mentale della squadra.
«Siamo cresciute tanto e oggi lo abbiamo dimostrato – ha dichiarato a fine gara coach Laura Avram –. Le ragazze hanno interpretato alla perfezione il piano partita, con attenzione, ritmo e determinazione. Ora vogliamo chiudere la Final Four nel migliore dei modi».
In attesa di conoscere la sfidante di domani – che uscirà dal confronto tra Chiaravalle e Prato – Trapani può già festeggiare un traguardo importante: l’ingresso nelle Final Six, che decreteranno le due promosse in A1. Il cammino resta lungo, ma le granata hanno dimostrato di avere le carte in regola per arrivare fino in fondo.