Trapani – Scandalo cimitero. Nonostante la revoca da parte del gip della misura cautelare per i titolari delle tre agenzie funebri coinvolte nello scandalo sul cimitero comunale, rimane la decisione presa dalla Prefettura della cancellazione delle stesse dalla “White List”. La disposizione della Prefettura rientra nell’ambito delle iniziative messe in atto a tutela dell’economia legale e volte al contrasto delle infiltrazioni mafiose nell’economia legale nel territorio Provinciale. In tal senso la prefettura, ha disposto la cancellazione di tre ditte che operano nel settore dei “Servizi funerari e cimiteriali” dagli elenchi di fornitori di beni e prestatori di servizi ed esecutori di lavori non soggetti a tentativo di infiltrazione mafiosa (White List). La disposizione è legata all’inchiesta giudiziaria sul cimitero comunale di Trapani.
L’iscrizione nei predetti elenchi costituisce la modalità obbligatoria attraverso la quale le Stazioni appaltanti, indipendentemente, dall’importo del contratto o sub contratto acquisiscono la documentazione antimafia prevista dall’art. 84 del Decreto Legislativo n. 159/2011 e successive modifiche ed integrazioni (“Codice Antimafia”) nei confronti delle imprese operanti nei “settori a rischio” tra i quali rientrano anche le attività svolte dalle predette ditte. I provvedimenti in parola sono correlati alla recente attività dell’Autorità Giudiziaria.
Adottati, anche 4 provvedimenti antimafia di contenuto interdittivo sul conto di altrettante ditte dedite alle attività di costruzioni di edifici, allevamento di bovini e ovini ed infine di consulenza amministrativa, aventi sede a Marsala Mazara del Vallo e ad Alcamo.
Trapani – Il gip del Tribunale del capoluogo, giudice Giancarlo Caruso ha, alla fine dell’interrogatorio di di garanzia ha revocato le posizioni di tre degli indagati per lo scandalo nel cimitero di Trapani, si tratta di Vito Dolce, Giampiero e Giuseppe Colletta.
Per Vito Polisano assistito dall’avvocato Giuseppe De Luca è stata “esclusa ogni responsabilità penale”. Allo stesso il gip ha attribuito la posizione di “persona offesa di reato di concussione”. “Vito Polisano – sottolinea l’avvocato De Luca – e’ stato vittima di un sistema monopolizzante che si era venuto a creare al cimitero di Trapani. E con l’interrogatorio del Gip egli ha spiegato e dimostrato la sua estraneità ai fatti di corruzione che gli venivano contestati. Con l’ordinanza di stamattina infatti il Giudice ha stabilito che Polisano non può ritenersi responsabile ma e’ invece persona offesa dei molteplici fatti di concussione posti a suo danno” – conclude De Luca.
Sono tutti titolari di agenzie funebri i cui nomi erano finiti nelle carte dell’inchiesta sul cimitero di Trapani culminata nell’arresto dell’ex necroforo e di un suo fidato collaboratore.
Per Dolce e i fratelli Colletta, assistiti dagli avvocati Salvatore Alagna e Umberto Coppola, è stata revocata la misura interdittiva a cui era stati sottoposti: divieto temporaneo d’esercizio dell’attività.
Il Gip di Trapani, Giancarlo Caruso, ha accolto le istanze di revoca avanzate dai due legali. La decisione è stata adottata durante l’interrogatorio di garanzia.
Frattanto, era stata stralciata la posizione di Giampiero Colletta dell’omonima agenzia funebre.
Trapani – E’ lo stesso sindaco del capoluogo, Giacomo Tranchida, a intervenire dopo lo scandalo che stamane ha visto coinvolto l’ex necroforo e un operaio in forza al cimitero finiti ai domiciliari, tre titolari di onoranze funebri raggiunti da interdittive all’esercizio di impresa per 12 mesi, e un medico legale dell’Asp indagato, raggiunto da avviso di garanzia.
“L’Amministrazione, nelle sue articolazioni politiche e gestionali di vertice, abbia reiteratamente e nel tempo denunciato e segnalato alle competenti Autorità Giudiziarie anomalie e disfunzioni, affinché fossero accertati eventuali comportamenti illeciti. Nel frattempo – aggiunge Tranchida – sono state adottate scelte gestionali e organizzative mirate a contenere gli effetti di azioni dannose riconducibili a fenomeni criminosi ipotizzati”.
“Finalmente – prosegue il primo cittadino – il cimitero comunale di Trapani, pur in presenza di criticità storiche e infrastrutturali su cui si sta intervenendo, garantisce oggi una gestione più efficiente e trasparente. Lo facciamo nel rispetto della memoria dei defunti e della dignità dei loro familiari, ma anche per rendere merito agli operatori onesti – dipendenti comunali, lavoratori di aziende private e società partecipate – che svolgono il loro servizio con correttezza”.
Poi il ringraziamento ai cittadini e ad alcuni operatori del settore “per aver, nel tempo, segnalato situazioni sospette e contribuito a far emergere criticità significative. Esortiamo tutti i cittadini e gli operatori economici del comparto a continuare a collaborare con le istituzioni. Solo così sarà possibile fare piena luce su un sistema malato, le cui radici affondano probabilmente in pratiche datate e incancrenite nel tempo”.