Lanzarote (Canarie Spagna) – Confermato il carcere preventivo all’aggressore di Salvatore Sinagra, 30 anni di Favignana. Il giovane 25enne di Lanzarote (Canaire) ha ammesso di avere colpito l’italiano sottolineando “l’ho colpito e sono fuggito” precisando di averlo fatto a “mani nude”. Il giovane arrestato sabato 1 febbraio dalla guardia civil di Lanzarote, con alcuni precedenti per droga, avrebbe dunque ammesso di avere colpito Salvatore Sinagra con un pugno e senza altri oggetti contundenti. Un colpo, che a suo dire però, non era letale. Versione questa che poco si concilia con i danni riportati dalla vittima, che immediatamente dopo l’aggressione fuori dal locale “Sin Nombre” è stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico per ridurre un ematoma al cervello.
Contro l’arrestato ci sono le immagini delle telecamere del locale e le testimonianze di tre persone sentite dagli investigatori della guardia civil e dai giudici. Prove che hanno portato prima la Guardia Civil ad arrestarlo e poi il tribunale di Arrecife a convalidare il fermo. Il 25enne resta quindi in carcere con l’accusa di lesioni gravi dopo la convalida del fermo. Gli inquirenti hanno perquisito anche l’abitazione del 25enne pregiudicato arrestato alla ricerca di un’eventuale oggetto di ferro, con la quale potrebbe essere stato aggredito Salvatore Sinagra. La vittima dopo aver riseduto per anni nell’isola dei Jameos del Agua e dei vulcani, dove aveva gestito un bar era in procinto di lasciare Lanzarote e ritornare a Favignana dove la famiglia Sinagra era in procinto di aprire un b&b. Salvatore Sinagra, continua a rimanre nel reparto di rianimazione in coma farmacologico e ancora lotta tra la vita e la morte all’ospedale universitario Doctor Negrin di Las Palmas di Gran Canaria.
L’aggressione avvenuta la sera del 25 gennaio scorso in un bar di Playa del Carmen, una delle principali località turistiche di Lanzarote ha avuto una eco mediatica internazionale. Una aggressione brutale quella che ha coinvolto Salvatore Sinagra, avvenuta per un banale diverbio pochi minuti prima, senza un motivo. Salvatore è stato picchiato mentre fumava tranquillamente una sigaretta dimentico probabilmente della lite precedente, raggiunto da un colpo violento che gli ha procurato gravissime lesioni al cranio.
Davanti alla stanza di Salvatore, rimane il papà Andrea, il fratello Vito ed una cugina, mentre a casa a Favignana è rimasta la mamma. La famiglia Sinagra viene assistita dal console responsabile del vice consolato d’Italia alle Canarie, Gianluca Cappelli Bigazzi, e confidano che la “solida attività investigativa della Guardia Civil” faccia giustizia. Ieri sera intanto è saltata la fiaccolata che era stata organizzata per solidarietà alla famiglia Sinagra a Favignana a causa del maltempo che si è abbattuto sull’isola. L’evento di solidarietà è stato così spostato a data da destinarsi.
Lanzarote (Canarie-Spagna) – Ha confessato il 25enn fermato sabato a Lanzarote dalla guardia civil. “Sì, sono stato io. L’ho colpito, ero sotto l’effetto di cocaina non riuscivo a controllarmi”. Davanti al giudice, nel corso dell’udienza di convalida, il giovane ha confermato l’aggressione al favignanese Salvatore Sinagra di 30 anni. Il giudice del tribunale di Arrecife stamane ha disposto stamane in regime di carcere preventivo senza cauzione. Il fascicolo sul caso passa ora al tribunale di prima istanza numero 3 di Arrecife che potrebbe anche modificare il capo di imputazione. Da lesioni gravi a tentato omicidio.
La svolta nelle indagini è arrivata grazie alle testimonianze di chi ha assistito all’aggressione e alle immagini delle telecamere della videosorveglianza. Sabato sera poi il 25enne che per una settimana era rimasto rintanato a casa, si è deciso ad usicre e recarsi in un bar ed è qua che la Guardia civile lo ha fermato. Salvatore Sinagra è in coma farmacologico, resta ricoverato in coma farmacologico nel reparto di rianimazione Doctor Negrin. Le sue condizioni vengono definite «stazionarie ma gravi».
Lanzarote (Canarie -Spagna) – E’ un giovane di 25 anni di Lanzarote isole Canarie, il presunto aggressore di Salvatore Sinagra 30anni di Favignana. Il giovane è stato arrestato sabato attorno alle 23:40 dalla polizia locale dopo che era riuscito a nascondersi dalla domenica precedente, quando si era verificato l’evento. Il 25enne ora detenuto, ha una lunga storia criminale. Immediatamente dopo l’aggressione il giovane, dopo essersi dato alla fuga, si era nascosto in casa.
Fino sabato sera primo febbraio, quando ha deciso di uscire per recarsi in un bar, dov’è stato arrestato in quel momento dalla Guardia Civil di Arrecife che, con ogni probabilità grazie alle seppur non nitide immagini delle telecamere di sorveglianza erano riusciti a individuarlo e quindi lo stavano monitorando. Gli inquirenti ora cercano di chiarire i motivi che potrebbero aver portato allo scontro.
Al momento non è stato nemmeno possibile chiarire se tra i due ci sia stato qualche legame precedente. Secondo la testimonianza di Andrea Sinagra, padre, la vittima, Salvatore stava giocando a biliardino con alcuni amici quando altri clienti lo hanno avvicinato al centro commerciale Matagorda.
Salvatore è stato inizialmente trasportato all’ospedale di Lanzarote, dove ha ricevuto le prime cure mediche, poi vista la gravità e le caratteristiche delle lesioni riportate, l’equipe medica ha deciso di trasferirlo a Gran Canaria, ed è stato ricoverato al Negrín dov’è stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico ed ora è in coma farmacologico. Andrea riconosce la sua preoccupazione riguardo all’ultimo referto ospedaliero: “I medici che lo hanno in cura mi hanno spiegato che c’è il rischio di conseguenze permanenti”.
Lanzarote (Canarie -Spagna) – Una discussione banale, in un bar, poi l’aggressione brutale, così senza un motivo. Ora Salvatore Sinagra 30 anni di Favignana è in fin di vita nel reparto di rianimazione dell’ospedale di Las Palmas (capitale delle Canarie – Spagna) “Mio figlio – dice il padre Andrea raggiunto telefonicamente in ospedale – è in coma con il cranio spaccato perché ha incrociato la persona sbagliata. Nessuno sa chi sia. La polizia spagnola mi dice che sta indagando ma finora non ci sono sviluppi”. “Tutto è accaduto la sera di sabato scorso” – dice ancora Sinagra che da quando ha avuto la notizia vive di fronte a una porta dell’ospedale di Las Palmas, pregando per suo figlio Salvatore, trent’anni. Sinagra è disperato e affranto. Si è affidato al consolato italiano e alla polizia locale, confidando nell’impegno delle investigatori, ma da questi ultimi ancora nessuna novità.
Gli chiediamo cosa sia accaduto davanti quel bar sabato scorso…
“Salvatore è stato picchiato all’esterno di un locale di Lanzarote, mentre si trovava assieme ad alcuni amici. Stava giocando al calciobalilla, quando si sono avvicinati alcuni clienti. C’è stata una discussione, ma niente di grave, con un giovane. Così mi hanno raccontato gli amici di mio foglio. Tutta la scena sarebbe stata ripresa dalle telecamere di sicurezza” racconta il papà con la voce procata dal dolore. Qualche minuto dopo Salvatore esce per fumare sigaretta. Lì avviene l’aggressione. “Il giovane con cui aveva parlato in precedenza – racconta al telefono – lo ha assalito all’esterno e lo ha picchiato selvaggiamente. Gli ha spaccato la testa, forse con un tirapugni”. Anche qui, parte della scena sarebbe stata ripresa dalle telecamere esterne. Salvatore sarebbe stato sollevato e scaraventato a terra. Andrea Sinagra non riesce quasi a parlare. “La guardia civil mi dice che le indagini sono in corso ma non riesco a capire se ci sono sviluppi. Mio figlio è in un letto d’ospedale e chi lo ha ridotto in questo stato è ancora libero. Ho parlato con il Consolato mi hanno aiutato a trovare una casa, ma io voglio, esigo giustizia per mio figlio, un ragazzo solare, allegro, pieno di vita. I medici che si stanno prendendo cura di lui mi hanno spiegato che c’è il rischio di conseguenze permanenti. Vi prego aiutatemi, chiedo anche al presidente della Regione, mi aiuti, intervenga per capire cosa sta facendo la guardia civil. E’ già passata una settimana”.
Salvatore, intanto che in un primo momento era stato ricoverato a Lanzarote è stato nel frattempo traferito a Las Palmas, dov’è stato sottoposto a un delicatissimo intervento alla testa, per ridurre l’ematoma al cervello.
Il trentenne dopo aver vissuto a lungo sull’isola spagnola e aver gestito un caffè, stava per trasferirsi di nuovo a Favignana.