Roma – Papa Francesco è stato ricoverato al Policlinico Gemelli di Roma per trattare la bronchite che lo affligge da giorni. Secondo la Sala Stampa Vaticana, il ricovero è stato deciso per garantire al Papa un monitoraggio più attento e proseguire le cure necessarie. Le fonti vicine al Santo Padre indicano che potrebbe rimanere in ospedale per un massimo di cinque giorni. Nonostante la malattia, il Papa ha continuato a svolgere alcune udienze, ma il suo stato di salute ha reso necessario un ricovero.
Roma – Il presidente di OMCEO Trapani Filippo Mangiapane è il nuovo presidente nazionale del sindacato di area radiologica Snr che vede tra i propri iscritti i medici radiologi, medici nucleari, radioterapisti e fisici sanitari. Giulio Argalia, alla guida del Sindacato dal 19 gennaio 2024, è confermato come Segretario Nazionale, così come Giovanni Mandoliti, Segretario Amministrativo. Vicesegretario Nazionale è Gabriele Gasparini. Le elezioni si sono svolte ieri a Roma presso l’Hotel “The Hive” a Roma.
“Sono onorato di poter rappresentare, in qualità di Presidente, i dirigenti sanitari dell’area radiologica. Voglio ringraziare il Consiglio Nazionale per la fiducia accordatami – ha dichiarato Mangiapane – e sono consapevole delle sfide che ci attendono. I temi su cui ritengo sia necessario concentrare l’attenzione riguardano la carenza di personale nelle strutture sanitarie pubbliche, la depenalizzazione dell’atto medico e l’impiego delle nuove tecnologie”.
Emergenza personale e burnout nei reparti di radiologia
“La carenza di personale – ha proseguito Mangiapane – rappresenta la nuova emergenza sanitaria dopo il Covid-19. Il Servizio Sanitario Nazionale non è più attrattivo come un tempo: da un lato, i giovani professionisti preferiscono la libera professione, che offre migliori condizioni economiche e un miglior equilibrio tra vita privata e lavorativa; dall’altro, i medici con più esperienza si dimettono dal pubblico dopo anni di sacrifici e turni massacranti. Gli organici ridotti all’osso generano un sovraccarico di lavoro, un aumento del rischio di burnout tra i professionisti e una maggiore esposizione ad aggressioni da parte di pazienti esasperati. Tutto questo porta anche a un incremento esponenziale del contenzioso medico-legale”.
Depenalizzazione dell’atto medico e medicina difensiva
“In questo clima di pressione e aggressività – ha sottolineato il Presidente del Sindacato – molti medici adottano comportamenti sempre più prudenti, alimentando il fenomeno della medicina difensiva. Questo approccio ha un costo elevatissimo per il sistema sanitario: le commissioni parlamentari stimano un impatto economico di circa 13 miliardi di euro all’anno, risorse che potrebbero essere utilizzate per migliorare le condizioni lavorative e allineare le retribuzioni della dirigenza sanitaria a quelle dei colleghi europei. Depenalizzare l’atto medico significherebbe garantire da un lato il giusto risarcimento al paziente in caso di errore, dall’altro permettere ai medici di lavorare con maggiore serenità e senza il timore costante di conseguenze legali sproporzionate”.
L’innovazione tecnologica e il ruolo dell’intelligenza artificiale
Infine, Mangiapane ha evidenziato il ruolo chiave dell’innovazione tecnologica nel settore radiologico: “Il nostro lavoro è sempre più complesso e in continua evoluzione. L’avanzamento tecnologico e, in particolare, l’intelligenza artificiale ci pongono di fronte a nuove sfide culturali e professionali. Noi radiologi ci siamo già adattati a cambiamenti epocali, come l’introduzione della TAC e della risonanza magnetica, e oggi dobbiamo affrontare l’integrazione dell’IA nella pratica clinica. È fondamentale definire un perimetro normativo chiaro per il corretto utilizzo dell’intelligenza artificiale, che metta al centro il rapporto medico-paziente e salvaguardi la qualità della cura”.
Un impegno per il futuro della professione e dei pazienti
“Siamo pronti a lavorare per costruire un futuro migliore per la nostra professione e per la salute dei pazienti – ha concluso il Mangiapane -. Affrontare queste sfide con determinazione e visione strategica sarà fondamentale per garantire un sistema sanitario più equo, sicuro e innovativo”.
Roma – Si è appena conclusa al ministero delle Infrastrutture, a Roma, una riunione sulla diga Trinità di Castelvetrano. All’incontro, al quale era presente il presidente della Regione Renato Schifani, accompagnato dal capo della Protezione civile siciliana Salvo Cocina, hanno partecipato la coordinatrice della Struttura tecnica di missione del Mit Elisabetta Pellegrini e il direttore generale per le Dighe Angelica Catalano.
In piena sintonia di collaborazione istituzionale, si è delineato il percorso amministrativo che la Regione seguirà di concerto con il Ministero per superare le criticità attuali a tutela delle produzioni del territorio e per programmare successivi interventi per la normale funzionalità dell’invaso.
In particolare, con immediatezza, la Regione procederà a dare incarico a un consulente specializzato per un approfondimento sulle condizioni strutturali del corpo diga e dell’invaso nel suo complesso, nonché per una rivalutazione delle verifiche statiche e sismiche atte a garantire la sicurezza dell’infrastruttura con il minimo quantitativo di acqua senza rischio per la popolazione e, infine, per individuare gli interventi più urgenti da attuare. Questa fase dovrebbe essere completata entro un mese.
Un secondo step, con tempi e risorse finanziarie maggiori, riguarderà il progetto complessivo di messa in sicurezza totale della diga.
Roma – “La notizia di oggi è questa il procuratore della Repubblica Francesco Lo Voi, lo stesso del fallimentare processo a Matteo Salvini per sequestro di persona mi ha appena inviato un avviso di garanzia per i reati di favoreggiamento e peculato in relazione alla vicenda del rimpatrio del cittadino Almasri, avviso di garanzia inviato anche al ministro Carlo Nordio, Matteo Piantedosi e Alfredo Mantovano presumo al seguito di una denuncia che è stata presentata dall’avvocato Luigi Ligotti ex politico di sinistra molto vicino a Romano Prodi conosciuto per avere difeso pentiti del calibro di Buscetta, Brusca e altri mafiosi”.
“Ora i fatti sono abbastanza noti la Corte penale internazionale dopo mesi di riflessione emette un mandato di arresto internazionale nei confronti del capo della polizia giudiziaria di Tripoli, curiosamente la Corte lo fa proprio quando questa persona stava per entrare sul territorio italiano dopo che per 12 giorni aveva serenamente soggiornato in altri tre Stati europei”.
Il procedimento che ha portato la Procura di Roma all’iscrizione nel registro degli indagati della premier Giorgia Meloni, i ministri Carlo Nordio e Matteo Piantedosi e il sottosegretario Alfredo Mantovano, nasce da un esposto presentato dall’avvocato Luigi Li Gotti in cui si ipotizzano i reati di favoreggiamento e peculato in relazione alla vicenda del rimpatrio del generale libico Almasri. Nella denuncia si chiede ai pm di piazzale Clodio che vengano “svolte indagini sulle decisioni adottate e favoreggiatrici di Almasri, nonché sulla decisione di utilizzare un aereo di Stato per prelevare il catturato (e liberato) a Torino e condurlo in Libia”.
Nella denuncia, trasmessa il 23 gennaio scorso, Li Gotti, citando i reati, ricorda che secondo il reato di favoreggiamento personale (art. 378 co.1 cod.pen.) “chiunque, dopo che fu commesso un delitto per il quale la legge stabilisce l’ergastolo o la reclusione, e fuori dei casi di concorso nel medesimo, aiuta taluno a eludere le investigazioni dell’Autorità, comprese quelle svolte da organi della Corte penale internazionale, o a sottrarsi alle ricerche effettuate dai medesimi soggetti, è punito con la reclusione fino a quattro anni”.
Il penalista denuncia la premier e i ministri in relazione “alla liberazione di Osama Almasri, catturato su mandato della Corte Penale Internazionale, con l’accusa di tortura, assassinio, violenza sessuale, minaccia, lavori forzati, lesioni in danno di un numero imprecisato di vittime detenute in centri di detenzione libiche”.
“In relazione all’indicato procedimento gli atti sono stati inoltrati al Collegio per i reati ministeriali del Tribunale dei Ministri“. E’ quanto si legge nella comunicazione di “iscrizione nel registro delle notizie di reato”, firmato dal procuratore Francesco Lo Voi, nei confronti della premier Giorgia Meloni, dei ministri Carlo Nordio e Matteo Piantedosi e del sottosegretario Alfredo Mantovano.
“Io ho fatto una denuncia ipotizzando dei reati e ora come atto dovuto, non è certo un fatto anomalo, la Procura di Roma ha iscritto nel registro la premier e i ministri. Ora la Procura dovrà fare le sue valutazioni e decidere come proseguire, se individuare altre fattispecie o inviare tutto al tribunale dei Ministri. Io mi sono limitato a presentare una denuncia”. Lo afferma all’ANSA l’avvocato Luigi Li Gotti che il 23 gennaio scorso ha inviato una denuncia alla Procura di Roma sul caso della liberazione del generale libico Almasri.
“Sono dalla parte di Giorgia Meloni, Matteo Piantedosi, di Nordio e di Mantovano. Difendo la separazione dei poteri e condanno scelte che suonano come una ripicca per la riforma della giustizia”. Lo scrive sui social il leader di FI e vicepremier Antonio Tajani. (Fonte Ansa)
Trapani – Arriva in granata Flavio Ciuferri. Centrocampista, classe 2004, è cresciuto calcisticamente nel settore giovanile della Roma. Da Gennaio 2023 il trasferimento al Giugliano in serie C. Nella stagione in corso con il club campano ha collezionato 20 presenze e 2 reti.
Il giocatore si è già aggregato al gruppo e ha scelto il 30 come numero di maglia.
«Sono molto motivato e felice di essere qui», ha dichiarato il neo calciatore granata. «Sono pronto a dare il massimo per raggiungere gli obiettivi della squadra. Per quanto riguarda il mio ruolo, sono un centrocampista offensivo, dinamico e a disposizione del mister».
Intanto in serata arriva Anatriello. Domani Mulè, Verna e Liotti. Ai saluti Crimi e Kanoute