Castelvetrano
E’ al Civico con riserva sulla vita il 17enne accoltellato a Castelvetrano
I carabinieri indagano alla ricerca dell'accoltellatore e degli altri partecipanti alla rissa
Laura Spanò10 Febbraio 2025 - Cronaca
  • Cronaca

    Castelvetrano – È ricoverato in gravi condizioni al Civico di Palermo il 17enne tunisino accoltellato al culmine di una rissa che ha coinvolto suoi connazionali a Castelvetrano. L’aggressione ieri pomeriggio, nei pressi del parcheggio di un supermercato di via Caduti di Nassirya. Da una prima ricostruzione il minore minore è stato raggiunto da alcuni fendenti uno dei quali gli ha perforato un polmone. Scattato l’allarme, il ragazzo è stato trasportato, in ambulanza, al pronto soccorso dell’ospedale Vittorio Emanuele. Visto la gravità delle ferite i medici hanno disposto il trasferimento al Civico di Palermo dove è stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico. Adesso è ricoverato con riserva sulla vita.

    Da una prima ricostruzione, due gruppi di tunisini si sarebbero affrontati per motivi ancora da accertare. Dalle parole si è passati agli insulti poi ai calci e ai pugni. Infine uno dei protagonisti avrebbe estratto un coltello, colpendo più volte il 17enne.

    Sulla vicenda ci sono indagini in corso da parte dei carabinieri  che attraverso anche le immagini della videosorveglianza e a testimoni stanno cercando di risalire all’accoltellatore e agli altri tunisini coinvolti nella rissa.




  • Marsala
    Non si fermano le risse a Marsala anche tra ragazzine
    L'ultima ha coinvolto un gruppo di ragazzine
    Redazione28 Gennaio 2025 - Cronaca
  • Cronaca

    Marsala – Non c’è pace nella città di Marsala, dove nonostante le attività di controllo dispiegate dalle  forze dell’ordine ogni giorno ed ogni sera su tutto il territorio, ancora persiste la violenza urbana.

    L’ultima rissa ha visto come protagoniste in negativo alcune  ragazzine. E’ accaduta sabato sera, nei pressi di Villa del Rosario. Due giovanissime, sono state prese a calci e pugni da altre coetanee. Attorno a guardare altri giovanissimi, mentre altri tentavano di separare le ragazze.
    Come ormai accade sempre più spesso la scena è stata videoripresa con gli smartphone da chi ha assistito alla rissa. Ci sono le ragazzine, che se le danno di santa ragione e due di loro vengono scaraventate a terra e prese a calci e pugni. Qualcuno però ha intanto diramato l’allarme e quando da lontano si accorgono dei lampeggianti il gruppo si dilegua.




  • Santa Ninfa
    Rissa a Santa Ninfa, denunciate tre persone
    L'attività arriva al termine di indagini effettuate dai carabinieri di Partanna
    Redazione23 Gennaio 2025 - Cronaca
  • Rissa a Santa Ninfa, denunciate tre persone Cronaca

    Santa Ninfa – Tre persone sono state denunciate dai Carabinieri della Stazione di Partanna, si tratta di due mazaresi di 40 e 20 anni e un 26enne di nazionalità straniera, per i reati di rissa, lesioni personali aggravate e porto abusivo di armi o oggetti atti ad offendere.

    I fatti, risalgono allo scorso mese di novembre, e sarebbero avvenuti a Santa Ninfa nei pressi di un panificio. Il 40enne mazarese aveva denunciato di essere stato vittima di una aggressione con arma da taglio da parte di due giovani che gli avevano procurato una ferita al capo (giudicata guaribile con prognosi di giorni 15 giorni dal personale sanitario).

    L’indagine dei Carabinieri, grazie anche alla visione di immagini di videosorveglianza della zona e alle testimonianze raccolte, ha consentito di ricostruire la vicenda e individuare i partecipanti alla rissa nella quale è risultato coinvolto la persona che aveva denunciato di essere stato aggredito e gli altri due giovani. La rissa era scaturita, per futili motivi, all’esterno dell’attività commerciale.

    È obbligo rilevare – si legge nella nota degli investigatori – che gli odierni indagati sono, allo stato, solamente indiziati di reato, pur gravemente, e che la loro posizione sarà definitivamente vagliata giudizialmente solo dopo la emissione di una sentenza passata in giudicato, in ossequio ai principi costituzionali di presunzione di non colpevolezza.




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