Palermo – Rilanciare il settore agricolo siciliano. E’ questa l’obiettivo della Regione Siciliana. Pubblicato il bando a valere della sottomisura 3.2 del Psr Sicilia 2014/2022 rivolto ad associazioni di consumatori e consorzi. Due milioni di euro per sostenere la promozione per il rafforzamento della competitività del settore agricolo siciliano.
La Regione vuole incentivare le attività di informazione e promozione rivolte ai consumatori e migliorare ulteriormente le prestazioni economiche delle aziende agricole siciliane, promuovendo le produzioni regionali di qualità.
Quando ci rechiamo in farmacia con una prescrizione medica, spesso il farmacista ci pone la domanda: “Di marca o equivalente?” Ma sappiamo davvero cosa significa questa distinzione? E soprattutto, possiamo fidarci dei farmaci equivalenti, risparmiando una parte del costo che ci viene addebitata come “ticket”?
I farmaci equivalenti, noti anche come farmaci generici, sono medicinali che contengono lo stesso principio attivo, nella stessa quantità e forma farmaceutica, del medicinale di riferimento (quello di marca). La loro efficacia, sicurezza e qualità sono garantite da rigorosi controlli imposti dalle autorità sanitarie nazionali e internazionali.
Come abbiamo già detto, il medicinale equivalente offre le stesse garanzie di qualità del medicinale originatore. Questo perché i procedimenti adottati per la sua produzione e il controllo di qualità devono rispettare le Norme di Buona Fabbricazione (NBF o GMP, Good Manufacturing Practice). Queste norme assicurano che i farmaci siano prodotti in ambienti controllati e con processi standardizzati per garantire la loro efficacia e sicurezza.
La principale differenza tra un farmaco di marca e uno equivalente risiede nel prezzo e nei cosiddetti eccipienti, ossia le sostanze inerti che accompagnano il principio attivo. Questi eccipienti possono variare, ma non devono compromettere l’efficacia del farmaco. Tuttavia, in alcuni casi, persone particolarmente sensibili a determinati eccipienti potrebbero riscontrare piccole differenze negli effetti collaterali o nell’assorbimento.
Uno dei principali vantaggi dei farmaci equivalenti è il loro costo inferiore rispetto a quelli di marca. Questo avviene perché, una volta scaduto il brevetto del medicinale originatore, altre aziende farmaceutiche possono produrre lo stesso principio attivo senza dover sostenere i costi di ricerca e sviluppo iniziali. Questo abbattimento dei costi si traduce in un prezzo più accessibile per il paziente.
La risposta è sì. Le autorità regolatorie, come l’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) e l’Agenzia Europea per i Medicinali (EMA), approvano i farmaci equivalenti solo dopo aver verificato che siano efficaci e sicuri tanto quanto i farmaci di marca. Il loro uso è ampiamente diffuso e consigliato in numerosi Paesi.
La scelta tra farmaco di marca ed equivalente è personale e dipende da vari fattori, tra cui le preferenze del paziente, eventuali allergie agli eccipienti e il costo del medicinale. Il consiglio del medico o del farmacista può aiutare a prendere la decisione migliore.
In conclusione, il farmaco equivalente rappresenta una valida alternativa a quello di marca, garantendo la stessa efficacia e sicurezza a un prezzo più vantaggioso. La decisione finale spetta sempre al paziente, che può scegliere in base alle proprie esigenze e preferenze.