Marsala
Marsala: aggravamento del regime cautelare per un parcheggiatore abusivo per maltrattamenti in famiglia
L'uomo ora si trova inchiuso in una comunità terapeutica
Redazione14 Gennaio 2025 - Cronaca
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    Marsala – La polizia di Marsala ha eseguito una ordinanza di applicazione di aggravamento della misura cautelare degli arresti domiciliari, con braccialetto elettronico, emessa dal gip presso il Tribunale, a carico di un cittadino marsalese conosciuto come parcheggiatore abusivo nei pressi del parcheggio comunale di Via Giulio Anca Omodei.

    L’uomo era già sottoposto alla misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa e dell’allontanamento della casa familiare per il reato di maltrattamenti contro i familiari – commesso ai danni dell’anziana madre.

    La richiesta di sostituzione ed aggravamento del regime cautelare disposto dal Tribunale è stata formulata dalla Procura di Marsala dopo un’articolata attività di indagine condotta dagli Agenti del Commissariato della città lilibetana, che lo scorso 5 gennaio erano intervenuti dopo che l’uomo aveva violato le misure a cui era sottoposto a tutela della persona offesa.

    Oltre a questo gli agenti erano anche intervenuti successivamente sempre nei confronti del marsalese per una estorsione che lo stesso parcheggiatore  aveva perpetrato  ai danni di un padre di famiglia che, recatosi quella domenica sera insieme alla propria figlia minore in quel parcheggio per posteggiare l’automobile era stato avvicinato dal parcheggiatore abusivo, che brandendo dei cocci di bottiglia, si era fatto consegnare del denaro.

    L’uomo avendo un daspo urbano inflittogli dal questore di Trapani neppure si sarebbe dovuto trovare in quel parcheggio, in quel momento aveva contravvenuto, al divieto di accesso all’area urbana espressamente previsto nel provvedimento di Daspo Urbano e dunque aveva commesso un ulteriore illecito penale.

    La questura di Trapani fa sapere che “il pericoloso parcheggiatore abusivo, affetto da acclarata sindrome psichiatrica, è stato associato al regime degli arresti domiciliari presso una Comunità terapeutica per la cura di pazienti psichiatrici sita nella provincia di Trapani, nell’ottica di favorire il suo percorso di riabilitazione terapeutica e di scongiurare la futura commissione di reati altrettanto allarmanti”.

    “Gli sforzi profusi dal personale del Commissariato di Marsala durante l’attività di pronto intervento della Volante e della correlata attività di indagine, sotto la direzione della Procura della Repubblica di Marsala, hanno permesso di assicurare in condizioni di sicurezza l’anziana madre vittima di plurime e gravi condotte vessatorie ed anche di prevenire che il medesimo potesse perseverare nelle sue condotte delittuose, circostanza che appariva assai probabile considerato che il soggetto in questione annovera svariati pregiudizi di polizia e condanne penali per i delitti di violenza sessuale, atti osceni in prossimità di minori, resistenza ed oltraggio a pubblico ufficiale, rapina e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti”.




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