SalutePantelleria -Il vice sindaco con delega alla Sanità, Adele Pineda, ha incontrato i vertici dell’Azienda Sanitaria Provinciale: il Direttore Sanitario Aziendale, dott. Danilo Greco; il Direttore Amministrativo, dott. Danilo Faro Antonio Palazzolo; il Direttore del Distretto di Pantelleria e del Dipartimento Cure Primarie, dott. Luca Fazio.
L’incontro fa parte di un percorso di interlocuzione istituzionale avviato da tempo dal Comune di Pantelleria. L’ASP ha confermato la disponibilità ad affrontare le criticità indicate nel documento approvato dalla Giunta, assumendo impegni che saranno monitorati dall’Amministrazione.
Tra i punti trattati: la ripresa degli esami endoscopici; il potenziamento dei servizi di supporto psicologico e psichiatrico; la semplificazione dei piani terapeutici; la possibilità di eseguire periodicamente a Pantelleria gli interventi di cataratta; lo sviluppo della telemedicina a supporto dell’assistenza specialistica; il rafforzamento delle attività di prevenzione del SERD e del consultorio; la somministrazione di farmaci chemioterapici direttamente a Pantelleria.
Alcune azioni sono già in fase operativa, mentre per le altre l’ASP ha programmato ulteriori verifiche tecniche e organizzative. L’Amministrazione comunale continuerà a seguire ogni passaggio affinché gli impegni assunti si traducano in servizi effettivi per i cittadini, con la certezza che siano state gettate le basi di una collaborazione proficua.
Un primo risultato concreto riguarda la ripresa delle prenotazioni per gastroscopie e colonscopie: a partire da lunedì sarà di nuovo possibile prenotare questi esami, sospesi dallo scorso febbraio. Le prenotazioni si effettueranno tramite CUP, sia online che nella sede territoriale e, come già in passato, gli specialisti arriveranno sull’isola per svolgere le prestazioni.
«Sappiamo bene quanto la mancanza di servizi sanitari pesi sulla vita quotidiana dei cittadini. Questo primo risultato non risolve tutto, ma è un segnale concreto che la strada del confronto funziona. Continueremo a vigilare finché ogni diritto alla cura venga garantito in modo stabile: Pantelleria non chiede eccezioni, chiede ciò che le spetta.»
Il Vicesindaco Pineda ha espresso soddisfazione per quanto emerso da questo primo incontro, che ritiene possa rappresentare l’inizio di un percorso sinergico e condiviso. «Nell’ambito sanitario gli evidenti disagi di chi vive a Pantelleria devono essere eliminati o almeno ridotti; è necessario che nei confronti della nostra isola ci siano attenzione, sensibilità e impegni concreti e, in tal senso, l’azienda sanitaria ha manifestato grande disponibilità.»
AttualitàAlcamo – Il Consiglio Comunale, presieduto da Saverio Messana, ha approvato all’unanimità (presenti 22, tutti favorevoli) il Piano Comunale di Protezione Civile.
“Un traguardo storico ed un patrimonio per la nostra Città, la prima volta che il Consiglio approva il Piano, lo strumento operativo attraverso il quale possiamo pianificare le azioni da attuare nella gestione delle emergenze, sulla base delle conoscenze aggiornate dei rischi territoriali e delle vulnerabilità locali”.
Lo sottolinea il Sindaco Domenico Surdi che continua: “Il nostro Comune si dota, di un piano all’avanguardia che tiene conto di tutti i rischi: sismico, idraulico, idrogeologico, interfaccia (vicino le case), incendi, un eccellente lavoro in team con esperti che hanno studiato la conformazione geologica e naturale del nostro territorio. Anni di lavoro sul campo, abbiamo sperimentato già diversi punti critici in occasione di alcune emergenze gestite grazie alla nostra Protezione Civile, alle associazioni di volontariato, che ringraziamo per il lavoro svolto e per il supporto nella redazione della gestazione del Piano; gestazione durante la quale abbiamo coinvolto le scuole e i ragazzi per far conoscere lo strumento di pianificazione e comprenderne l’importanza. Infine – conclude il Sindaco – un ringraziamento al Consiglio Comunale per l’approvazione all’unanimità. Lavoreremo affinché il Piano sia conosciuto dai cittadini, la cui sicurezza per tutti noi è fondamentale”.
L’efficacia del Piano dipende dalla conoscenza del territorio e dalla qualità delle informazioni disponibili, una conoscenza che non può mai considerarsi definitiva, ma deve essere sempre verificata e aggiornata. Approfondimenti che richiedono un approccio coordinato con le strutture comunali, gli enti e le istituzioni operanti sul territorio la Comunità scientifica e universitaria, proprio come è stato fatto per il Piano Comunale, per avere una pianificazione integrata e basata su dati e competenze condivise.
In questa prospettiva, il Piano di Emergenza diviene lo strumento di riferimento per migliorare la conoscenza delle pericolosità e dei rischi, affinando gli scenari di rischio e i modelli di intervento; non è un documento statico, infatti, pericolosità, vulnerabilità e rischio non costituiscono elementi statici, ma variabili dinamiche in continua evoluzione. Un piano efficace è il risultato di un lavoro collettivo e condiviso, fondato sulla consapevolezza che dalla qualità della pianificazione dipende la sicurezza della comunità nelle diverse situazioni di emergenza.
Per la redazione delle specifiche tematiche di rischio, il Comune si è avvalso di diverse collaborazioni istituzionali.
AttualitàTrapani – Tre giorni di controlli gratuiti, oltre 180 persone visitate tra bambini e anziani, e 9 casi scoperti di problemi visivi mai diagnosticati prima. Sono i numeri, ma anche il cuore, della campagna di prevenzione promossa dall’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti (UICI) di Trapani insieme alla IAPB Italia Onlus e al Lions Club Trapani, in occasione della Giornata Mondiale della Vista 2025.
Dal’8 al 10 ottobre, l’Unità Mobile Oftalmica dell’UICI ha raggiunto i plessi dell’Istituto Comprensivo “Eugenio Pertini” di Trapani e il Centro Sociale di Valderice, portando la prevenzione direttamente nei luoghi della comunità. A sottoporsi agli screening gratuiti sono stati tantissimi bambini e anziani, e in nove casi i controlli hanno permesso di individuare difetti visivi di cui non si aveva alcuna consapevolezza.

“La vista non è solo una funzione biologica, ma il linguaggio della vita, della conoscenza e dell’amore” ha detto Pietro Catalano, presidente dell’UICI di Trapani, durante la conferenza conclusiva.
“Ogni atto di cura, ogni consiglio e ogni screening contribuiscono a costruire una comunità più consapevole e più umana. Chi guarda il mondo con la luce negli occhi illumina anche il cammino degli altri”.
L’iniziativa, realizzata in sinergia con Lions Club Trapani e IAPB Italia Onlus, ha voluto ribadire che la prevenzione è il primo atto di giustizia sociale, un modo per garantire a tutti, anche a chi vive in condizioni economiche difficili, la possibilità di prendersi cura della propria salute visiva.
AttualitàTrapani – In occasione della Settimana nazionale della Protezione Civile dal 5 al 13 ottobre, istituita nel 2019 in concomitanza con la Giornata internazionale per la riduzione del rischio dei disastri naturali, si terranno, con il coordinamento delle Prefetture, le attività promosse da amministrazioni locali, Vigili del fuoco, strutture operative del Sistema di protezione civile, scuole e volontariato per contribuire a diffondere la cultura della prevenzione come patrimonio comune.
In particolare a Trapani, il prossimo lunedì 13 ottobre, sono previsti due momenti che mirano a consolidare la collaborazione tra cittadini e istituzioni, fornire maggiore consapevolezza sui rischi connessi alle situazioni emergenziali.
Nel corso della mattinata, in Piazza Vittorio Emanuele ci sarà una mostra statica con gazebo informativi della Protezione civile, del Corpo dei Vigili del Fuoco di Trapani, della Croce Rossa Italiana e Associazioni di volontariato e, al contempo, verranno effettuate le prove di evacuazione
dell’Istituto Comprensivo Statale Bassi-Catalano di Trapani e dei locali della Prefettura.
Alle 16, presso il Salone di Rappresentanza della Prefettura di Trapani, si terrà un dibattito dal titolo “I Sindaci del territorio incontrano le componenti della Protezione Civile”, con la partecipazione dei Sindaci della Provincia e le componenti del Centro Coordinamento Soccorsi.
AttualitàTrapani – Domenica 12 ottobre a Trapani verrà celebrata la 75esima giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro alle 9.30 la Santa Messa presso la Chiesa Maria SS. Ausiliatrice (ex Salesiani di via G.B. Fardella a Trapani) e a seguire piccolo corteo cittadino fino raggiungere il Monumento. Deposizione e benedizione corona di alloro al “Monumento ai Caduti sul lavoro” di Trapani sito in piazza San Vincenzo dei Paoli.
Lunedì 13 ottobre ore 9.30 cerimonia civile nella Sala Sodano del Comune di Trapani sul tema degli infortuni e delle morti sul lavoro.
La ricorrenza, che quest’anno mette in rete iniziative in tutta Italia, ribadisce tre parole chiave: sicurezza, prevenzione e dignità del lavoro. Da Trapani parte un messaggio chiaro: contrastare gli infortuni e rafforzare la cultura della prevenzione è possibile solo con la collaborazione tra tutti i soggetti coinvolti. La Vittime del Lavoro non è una statistica, ma storie, famiglie e comunità: per questo la Giornata vuole dare voce anche a chi rischia di restare fuori dalle tutele, promuovendo un confronto aperto e costruttivo con le istituzioni.
L’emergenza infortuni sul lavoro non risparmia la Sicilia che, nei primi sette mesi del 2025, si conferma tra le regioni più colpite, con 36 vittime registrate da gennaio a fine luglio.
L’isola rientra, infatti, nella zona rossa dell’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro e Ambiente Vega di Mestre, con un’incidenza di mortalità superiore al 25% rispetto alla media nazionale.
Il report mette in evidenza anche i dati provinciali.
Trapani occupa la 90ª posizione in Italia per incidenza di infortuni mortali, con un indice pari a 8,2 morti sul lavoro ogni milione di occupati. Nella provincia si registra una vittima nei primi sette mesi del 2025, su un totale di 122.641 lavoratori occupati.
AttualitàPalermo – Presentato all’Assemblea Regionale Siciliana un disegno di legge per l’introduzione misure a sostegno delle persone affette da malattie oncologiche e per potenziare la prevenzione sul territorio.
La proposta, presentata da Alessandro De Leo di Forza Italia, prevede contributi economici per l’acquisto di dispositivi medici che migliorano la qualità della vita durante le terapie e il rimborso fino al 50% delle spese di viaggio e soggiorno per i pazienti costretti a recarsi fuori regione per cure. È inoltre prevista l’istituzione di un Comitato permanente per la prevenzione oncologica, con il compito di diffondere informazioni su diagnosi e trattamenti, coinvolgendo attivamente le associazioni di settore.
Per De Leo, “la priorità è fornire un aiuto reale a chi affronta ogni giorno la malattia”.
In Sicilia circa 200.000 persone convivono con una patologia oncologica, con quasi 30.000 nuove diagnosi all’anno.
Per il deputato di Forza Italia, “è indispensabile intervenire con strumenti concreti che sostengano i pazienti e le loro famiglie, garantendo equità e dignità anche nei momenti più difficili.
Allo stesso tempo è fondamentale sensibilizzare la popolazione sull’importanza della prevenzione, da affiancare all’assistenza economica e a un’azione sanitaria incisiva”.
AttualitàErice – Un centro studi internazionale sugli incendi che avrà sede a Erice e che punta a diventare un polo di ricerca e sperimentazione aperto alla collaborazione con enti pubblici, università, operatori del settore e sviluppatori di tecnologie innovative.
È quanto prevede il protocollo d’intesa tra Regione Siciliana, Comune di Erice e fondazione “Ettore Majorana” siglato a Palermo con l’obiettivo di avviare il “Progetto emergenza incendi”, un’iniziativa strategica per la prevenzione, il monitoraggio e la gestione dei roghi boschivi nel territorio siciliano.
A firmare l’accordo l’assessore al Territorio e all’ambiente, Giusi Savarino, il sindaco di Erice, Daniela Toscano Pecorella, e il vicepresidente della fondazione, Fabrizio Zichichi.
«Con il documento – dichiara Savarino – mettiamo in rete le migliori conoscenze per dotarci di strumenti sempre più moderni e innovativi nella prevenzione degli incendi. Per questo motivo, abbiamo accolto con grande interesse la proposta avanzata dalla fondazione Majorana per fare tesoro dei contributi scientifici e tecnologici elaborati, a livello internazionale, negli ultimi anni».
L’intesa stabilisce l’impegno congiunto dei tre enti nella realizzazione delle attività progettuali, nella condivisione dei dati e delle conoscenze scientifiche, nella promozione di soluzioni innovative e nella valorizzazione delle competenze territoriali.
L’iniziativa, nata a seguito degli approfondimenti emersi durante la 55esima e la 56esima edizione dei Seminari sulle emergenze planetarie che si sono svolti a Erice, ha come obiettivi principali la promozione della ricerca scientifica applicata alla prevenzione incendi, la creazione di un’area “test” sul territorio (nello specifico il bosco demaniale di San Matteo) e la formazione di operatori specializzati. Previsti, inoltre, interventi mirati alla tutela del patrimonio naturale e urbano insieme ad attività di sensibilizzazione e coinvolgimento delle comunità locali.
Il “Progetto Emergenza Incendi” si propone come modello pilota per affrontare in modo coordinato una delle principali emergenze ambientali del nostro tempo, con l’ambizione di diventare un riferimento a livello nazionale e internazionale.
SaluteAlcamo – Sono già undici i casi di tubercolosi ad Alcamo, ben sei negli ultimi dieci giorni. Risultati affetti pazienti appartenenti ad una stessa cerchia familiare. L’allarme va avanti dalla fine di luglio , un uomo di 28 anni, che ha trasmesso l’infezione alla moglie e ai tre figli minori.L’’unità operativa Epidemiologia e Sorveglianza sanitaria delle Malattie infettive dell’Asp di Trapani sta seguendo l’evolversi della crisi sanitaria, ad oggi oltre cento persone sono stati oggetto di accertamenti. Preoccupazione per il fatto che alcuni degli affetti risultano frequentare la stessa scuola, dove sono stati eseguiti terapie farmacologiche di prevenzione.
L’Asp di Trapani lo scorso 25 luglio aveva dichiarato già sotto controllo, da parte del Dipartimento di Prevenzione dell’Asp di Trapani, il focolaio di tubercolosi polmonare che si era verificato nel territorio del Comune di Alcamo. A seguito della notifica di un caso confermato, immediatamente dopo erano diventati cinque i casi tutto appartenenti allo stesso nucleo familiare, era scattata la procedura prevista, con l’intervento dell’unità operativa Epidemiologia e sorveglianza sanitaria dell’Asp e l’attivazione del reparto di Malattie infettive dell’ospedale di Marsala.
“Nessun allarmismo va fatto, anche se la prudenza è d’obbligo” – avevano fatto sapere dall’Asp. L’azienda sanitaria aveva lanciato un alert a una cinquantina di sanitari, tra medici di base e pediatri, del distretto di Alcamo, Castellammare del Golfo e Calatafimi.
Oggi i casi sono saliti a undici.

La tubercolosi (in sigla TBC) è una malattia infettiva causata da vari ceppi di micobatteri, soprattutto dal Mycobacterium tuberculosis, chiamato anche bacillo di Koch. Si trasmette per via aerea attraverso goccioline di saliva emesse con la tosse secca.La maggior parte delle infezioni che colpiscono gli esseri umani risulta essere asintomatica, cioè si ha un’infezione latente. Circa 1/10 delle infezioni latenti alla fine progredisce in malattia attiva che, se non trattata, uccide più del 50% delle persone infette. I sintomi classici sono una tosse cronica con espettorato striato di sangue, febbre di grado elevata, sudorazione notturna e perdita di peso. L’infezione di altri organi provoca una vasta gamma di sintomi.
AttualitàTrapani – Dopo il primo caso verificatosi in Sicilia, l’ASP Trapani ha rafforzato le misure preventive e di sorveglianza per il West Nile Virus, un’infezione virale che colpisce in particolare gli equidi, e trasmessa nell’uomo da zanzare del genere Culex (come la zanzara comune); non si trasmette invece da persona a persona.
“Non siamo in una situazione di allarme nella nostra provincia– spiega Roberto Messineo, direttore del Dipartimento di Prevenzione Veterinaria dell’ASP Trapani –ma la salute animale ha rilevanti refluenze sulla salute umana e la possibile diffusione sul territorio nazionale di arbovirus richiede, come sottolineato anche dal Ministero della Salute, un approccio preventivo multidisciplinare basato sull’integrazione di professionalità differenti della Sanità pubblica: medici, veterinari, biologi ed entomologi”.
I veterinari del Dipartimento stanno controllando gli allevamenti della provincia, effettuano visite cliniche sugli equidi, eseguono sorveglianza entomologica, con trappole per il monitoraggio e la cattura delle zanzare (nella foto) su tutto il territorio provinciale, per prelevarle ed essere quindi analizzate all’Istituto Zooprofilattico di Palermo per verificare se hanno il virus, e infine sorveglianza passiva ornitologica.
L’Unità operativa Epidemiologia e Sorveglianza Sanitaria del Dipartimento di Prevenzione è invece pronta al monitoraggio della eventuale febbre West Nile sulle persone.
Si definiscono Arbovirosi quelle malattie zoonotiche (cioè che vengono trasmesse dall’animale all’uomo) sostenute da virus appartenenti a diverse famiglie e trasmesse da artropodi. Tra queste sono soggette a sorveglianza speciale West Nile, Chikungunya, Dengue, Zika, Usutu, Encefalite da zecca (Tbe).
L’ASP Trapani invita comunque all’adozione di misure preventive, sia individuali come repellenti e zanzariere, sia ambientali (bonifiche). E’ stato inoltre predisposto dal Dipartimento un opuscolo (visionabile sul sito asptrapani.it) per informare gli utenti, e in particolare il personale del settore zootecnico, in merito alle infezioni nell’uomo trasmesse da insetti al fine di promuovere un’attività di prevenzione sul territorio secondo il “Piano integrato di prevenzione, sorveglianza e risposta alle Arbovirosi”.
Secondo la Società Italiana di Medicina Veterinaria Preventiva solo l’1-2 % delle infezioni da West Nile provocano il ricovero ospedaliero, la maggior parte dei contagi sono asintomatici.
SaluteAlcamo – È già sotto controllo, da parte del Dipartimento di Prevenzione dell’Asp di Trapani, il focolaio di tubercolosi polmonare che si è verificato nel territorio del Comune di Alcamo.
Dopo la notifica di un caso confermato di tubercolosi polmonare che tanta apprensione ha destato ad Alcamo, è scattata infatti la procedura prevista quando si verificano eventi del genere, con l’intervento dell’unità operativa di Epidemiologia e sorveglianza sanitaria dell’Asp e l’attivazione del reparto malattie infettive dell’ospedale di Marsala.
Il paziente in questione è stato trattato e tutti i suoi contatti più stretti sono stati sottoposti a profilassi. I sanitari fanno sapere, nessun rischio per la popolazione.
