Trapani – Antonini ha annunciato la discesa in campo, in politica, e ha indicato il suo avversario, ossia il sindaco Tranchida. Visto l’andazzo di questi mesi la cosa non è una novità. Antonini ha detto che il suo movimento non ha una collocazione politica, lei ci crede?
“Per me gli imprenditori non sono avversari e imprenditori anche come il signor Antonini. Ma nel rispetto delle regole, senza pensare a scorciatoie e senza pensare a giochetti da quartierino. Questi imprenditori hanno il sostegno della mia amministrazione: così è stato in passato, così è oggi e nel futuro. Il signor Antonini sconta un problema, che è convinto che con il suo potere economico e mediatico, tu possa stare, entro virgolette, a libro paga politico. Io non sono in vendita, mi dispiace per lui, gli ho dato un pochino di confidenza, non è stata sufficiente per capire che io non sono in vendita. E non è in vendita la città di Trapani. Dunque, se vuol fare l’imprenditore lo faccia. Lui mi disse che voleva fare business con il calcio, io devo portare il Trapani in serie B e poi vendo perché faccio l’imprenditore, cosa legittima, non gli è riuscito ad oggi e dunque non ha recuperato, desumo, il suo investimento. Sul basket un po’ la colpa è mia in senso lato: gli ho chiesto di occuparsene, pensaci, riflettici, dopo di ciò però è verosimile che sia ancora sotto. Ha bisogno di fare altro per recuperare gli investimenti? Ci sta. L”imprenditore Antonini dice che ancora oggi ci ha perso, allora pensi a dei progetti per guadagnarci. L’aeroporto di Birgi, suo grande pallino, questi voli che dovevano arrivare dagli Emirati Arabi, Ombra lo voleva mettere in croce, mi ha detto tante cose, non solo di lui, poi ha ricevuto un ordine da parte del suo mentore politico di Forza Italia, il presidente Schifani, e si è ritirato con una sorta di obbedisco garibaldino. Poi l’impiantistica sportiva, altro investimento che voleva fare, sull’unica area possibile, quella dell’ex aeroporto di Milo: è andato a Roma dalle parti del suo amico ministro Crosetto, che gli ha dato carta bianca e me l’ha portata”.
Non ha raccontato bugie allora?
“Crosetto era d’accordo. Poi però lo Stato Maggiore ha cambiato idea, dalle nostre parti si sono fatti sentire i Generali, forse si è mosso come un elefante in una cristalleria, e avrà rotto anche i cristalli dalle parti dello Stato Maggiore , ma il risultato è quello che adesso quell’area è blindata, avremo un insediamento militare dentro un contesto urbano. Adesso ha rivisto i suoi piani e vuole fare un investimento più piccolo, forse senza business commerciale , solo cittadella dello sport. Ben venga e noi abbiamo sostenuto anche questo. Sarà suffciente questo a fargli recuperare gli investimenti?”.
E poi arriva la politica.
“L’ultima spiaggia, una bella candidatura al Senato in quota Forza Italia, fino a quando quelli di Fratelli d’Italia non lo sgamano, sul collegio Sicilia Occidentale, mentore Schifani, con una sponda a destra e a sinistra, però dovrà pur dare qualcosa a Fratelli d’Italia. Ed ecco che spunta il candidato a sindaco gradito al Governo Meloni – Crosetto: l’ex prefetto Valerio Valenti. Già nelle grazie del mentore politico a cui si riconosce come paternità l’Antonini, l’ex senatore Antonio D’Alì, condannato per mafia. Insomma è un bel pedigree, un bel biglietto da visita, è una discesa in campo dal sapore antico che fa tornare indietro la città di Trapani. Sono io il suo avversario? Lo dice bene, su questo ha ragione. Fino a quando avrò un attimo di respiro, io certe porcherie dal punto di vista politico, e di altro, inutile girarci attorno, a Trapani fino a quando amministro Trapani, non le consentirò, e lì capisce bene che con me non passa”.
Trapani – Antonini ha annunciato la creazione di un movimento politico e non ha nascosto la mano che tira il sasso contro il sindaco Tranchida. Immagino che la cosa può risultare felice per l’opposizione di Palazzo Cavarretta, ma al momento Antonini ha detto di non schierare la sua creatura politica con nessuno degli attuali schieramenti. Quindi penso che la cosa non vi faccia esultare. Durante la conferenza stampa ha definito pure irrealizzabile la tua proposta programmatica. Insomma boccia tutti, anche l’opposizione.
“Quando qualcuno decide di fondare un movimento politico e, contestualmente, denuncia pubblicamente le storture che affliggono l’amministrazione Tranchida – rispomnde Maurizio Miceli leader di Fratelli d’Italia e dell’opposizione in Consiglio comunale a Trapani – non possiamo che constatare quanto certi temi – che l’opposizione ha sollevato da tempo – stiano ormai diventando oggetto di un malcontento diffuso e trasversale. Le affermazioni rese da Valerio Antonini nella conferenza stampa del 4 luglio sono gravi e meritano di essere approfondite con serietà: dalla gestione anomala dei consumi energetici pubblici, alla mancata trasparenza sulla cittadella dello sport, dai rilievi sulla programmazione turistica e la cura del verde urbano, fino alle dinamiche opache nei rapporti tra politica e apparati. Ci aspettiamo che l’amministrazione chiarisca quanto prima, in maniera trasparente e puntuale. Quanto alla nostra proposta programmatica, prendiamo atto che Antonini, pur ritenendola di difficile attuazione, ne ha comunque riconosciuto lo spessore. Da parte nostra, ribadiamo che si trattava – e si tratta – di una proposta politica assolutamente realizzabile, costruita con serietà, competenza e visione. Siamo ancora convinti che, se messa in campo, avrebbe potuto dare risposte concrete e incisive ai bisogni della città. Il confronto resta sempre utile, purché improntato al rispetto e alla responsabilità.»
Trapani – Nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta questa mattina al Pala Shark, l’imprenditore romano Valerio Antonini, presidente del Trapani calcio e del Trapani basket, ha annunciato la fondazione del movimento politico «Futuro – il nuovo rinascimento».
«Ci sono delle gravissime carenze in questa città – ha detto Antonini – e l’unico modo per superarle è scendere in campo in politica con un programma preciso in 28 punti che presenteremo a settembre e con il coinvolgimento dei giovani. Creeremo un tavolo tecnico di esperti su tutti gli aspetti della vita quotidiana della città». Il movimento politico – ha affermato – in breve tempo dovrebbe prendere forza «nel territorio della Sicilia e poi in quello nazionale.” “Make Trapani great again“. Con una frase che richiama lo slogan trumpiano, Valerio Antonini, presidente di SportInvest, ha aperto questa mattina la conferenza stampa in cui ha ufficializzato la nascita del suo movimento politico: “Futuro”.
Un nome semplice che guarda avanti ma affonda le radici in due anni di lavoro sul territorio, attraverso lo sport, le infrastrutture e la gestione delle società Trapani Calcio e Trapani Shark.
“Qui ho trovato una mentalità diffusa del non fare e non far fare – ha sottolineato Antonini- io vengo da un’altra scuola: quella del fare, dell’agire. Non possiamo più aspettare. Serve una visione e serve adesso. Per questo nasce Futuro: per dare a Trapani un destino diverso, concreto”.
Il patron granata ha voluto precisare che Futuro non è un partito personale, ma un movimento civico.
“Abbiamo dimostrato – ha aggiunto – che con visione e metodo si può cambiare tutto. Lo sport è stato solo il punto di partenza“.
Antonini ha escluso ancora una volta ogni possibile candidatura personale a cariche pubbliche: “Non mi candido e non mi candiderò. Non cerco ruoli politici. Voglio solo costruire qualcosa che resti. Futuro nasce per Trapani, non per me“.
Antonini ha poi annunciato nuovi acquisti per le squadre di calcio e di basket.
«Anche con le penalizzazioni, 8 punti nel calcio e 4 nel basket, faremo due squadre molto competitive». Antonini ha detto di non rinunciare al progetto della Cittadella dello Sport e di «attendere risposte dal Comune per la convenzione del palazzo dello sport» per superare il contenzioso in atto.
«Fino ad oggi ho investito 18 milioni e se me ne andassi adesso sarei un perdente, invece rilancio con il mio movimento politico sperando che possa cambiare la città» ha concluso. fonte Ansa/Italpress