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Pensioni aprile 2025: aumenti, date e trattenute
Tutte le novità sul cedolino pensione: cosa cambia da aprile
Redazione29 Marzo 2025 - Economia



  • pensioni per anziani Economia

    Cedolino pensione aprile 2025: cosa cambia per i pensionati italiani

    Pensioni – Aprile 2025 porta notizie importanti per milioni di pensionati italiani. Il cedolino pensione aprile 2025 presenta una serie di novità tra cui aumenti, conguagli, trattenute fiscali e nuove integrazioni regionali. La data di pagamento è fissata per martedì 1° aprile, primo giorno bancabile del mese. Il pagamento riguarda sia gli accrediti bancari che i prelievi in contanti presso gli uffici postali, dove l’accesso sarà regolato come sempre in base all’iniziale del cognome.

    Quando arriva la pensione: date e modalità

    Il pagamento sarà disponibile il 1° aprile 2025:

    • Per chi ha conto corrente, libretto postale, BancoPosta o Postepay Evolution, il prelievo potrà avvenire dagli sportelli Postamat senza bisogno di recarsi allo sportello.

    • Gli uffici postali seguiranno la consueta turnazione alfabetica per evitare code e assembramenti.

    Aumenti e integrazioni: le novità del mese

    Tra gli aggiornamenti più rilevanti:

    • I pensionati della Provincia autonoma di Bolzano con assegni minimi riceveranno un’integrazione straordinaria che porterà la pensione a 1.000 euro al mese, per il triennio 2025-2027.

    • Per gli invalidi civili totali e gli over 70 con maggiorazioni sociali è previsto un aumento netto di 8 euro al mese, accompagnato da arretrati di 24 euro riferiti ai primi tre mesi dell’anno. In totale, il cedolino di aprile conterrà 32 euro aggiuntivi.

    Rivalutazione pensioni: piccoli ma importanti incrementi

    Prosegue la rivalutazione automatica delle pensioni secondo l’inflazione:

    • +0,8% per importi fino a 4 volte il minimo INPS (circa 2.400 €)
    • +0,72% tra 4 e 5 volte
    • +0,6% oltre 5 volte il minimo

    Questi adeguamenti, seppur contenuti, mirano a sostenere il potere d’acquisto in un periodo di incertezza economica.

    Trattenute fiscali e conguagli

    Il cedolino di aprile includerà:

    • Addizionali regionali e comunali a saldo per l’anno 2024
    • Acconto IRPEF comunale 2025, che proseguirà fino a novembre

    Chi ha già saldato i propri obblighi fiscali nel 2024 non troverà ulteriori conguagli a partire da questo mese.

    Come consultare il cedolino online

    I pensionati possono accedere al proprio cedolino tramite il portale INPS:

    • Con SPID, CIE o CNS
    • Nella sezione “Cedolino pensione e servizi collegati”

    A breve sarà anche disponibile la Certificazione Unica 2025, indispensabile per la dichiarazione dei redditi.

    Sostegno in tempi difficili

    Le novità del cedolino di aprile 2025 mostrano la volontà di garantire una tutela minima del potere d’acquisto dei pensionati, in un quadro economico in continuo mutamento. Aumenti, anche se limitati, e semplificazioni nei servizi digitali segnano un passo avanti.





  • Ravenna, anziano cronometrista per hobby ma l’INPS gli chiede indietro due anni di pensione: una stangata da 55.000 euro
    Il caso riaccende il dibattito sulle rigide regole della Quota 100 e sulle sanzioni applicate ai pensionati che svolgono lavori occasionali.
    Redazione18 Febbraio 2025 - Attualità



  • cronometrista rileva il tempo Attualità

    Ravenna – Un pensionato di 66 anni, si è trovato al centro di una vicenda che ha dell’incredibile: l’INPS gli ha chiesto la restituzione di oltre 55.000 euro di pensione per aver svolto un’attività di cronometrista per un’associazione sportiva dilettantistica. L’uomo, che era andato in pensione con Quota 100, si è visto sospendere le mensilità del 2023 e parte di quelle del 2024 a causa del suo impiego occasionale.

    Quota 100 e il divieto assoluto di lavorare: una norma rigida

    La norma della Quota 100 prevede che chi accede a questa forma di pensionamento anticipato non possa svolgere alcun tipo di attività lavorativa, neanche occasionale e con compensi minimi. Il 66enne ravennate, che aveva accumulato 34 anni di contributi, ha scoperto a proprie spese quanto possa essere severa questa regola.

    Il caso è stato riportato dal Corriere Romagna e non è isolato: diversi pensionati si sono trovati in situazioni analoghe. La rigida applicazione della normativa ha già colpito altri ex lavoratori che, per aver svolto lavoretti di poche ore, si sono visti recapitare richieste di restituzione di decine di migliaia di euro da parte dell’INPS.

    Un precedente che potrebbe cambiare tutto

    Un caso simile ha scosso l’opinione pubblica e potrebbe fare giurisprudenza. Un 67enne di Ravenna si è visto chiedere indietro 24.000 euro per aver vendemmiato per sole 8 ore. L’uomo ha fatto ricorso e il Tribunale di Ravenna ha accolto la sua istanza, sollevando una questione di legittimità costituzionale. Ora la Corte Costituzionale dovrà esprimersi sulla legittimità della norma e sulle sanzioni applicate ai pensionati di Quota 100 che hanno svolto lavori occasionali.

    Quali potrebbero essere gli sviluppi?

    Attualmente, l’INPS applica una sanzione rigida: chiunque trasgredisca la regola del divieto di lavoro si vede chiedere indietro l’intera pensione percepita per l’anno in cui ha lavorato, indipendentemente dalla durata e dall’entità del compenso. Tuttavia, gli avvocati dei pensionati coinvolti sostengono che la sanzione dovrebbe limitarsi alla restituzione della sola mensilità relativa al periodo in cui si è svolta l’attività lavorativa.

    Anche il 66enne cronometrista attende con ansia la decisione della Corte Costituzionale, sperando che possa portare a una revisione delle sanzioni imposte dall’INPS. Nel frattempo, la sua situazione rimane critica, con un futuro pensionistico incerto e un debito pesante sulle spalle.

    Il caso solleva un interrogativo fondamentale: è giusto che un pensionato debba restituire un intero anno di pensione per aver svolto un’attività lavorativa occasionale? La sentenza della Corte Costituzionale potrebbe cambiare le sorti di molti pensionati e rimettere in discussione l’attuale rigidità della normativa di Quota 100.

    Nel frattempo, chiunque percepisca una pensione con questo sistema farebbe bene a informarsi con attenzione prima di accettare qualsiasi impiego, anche se di poche ore e con un compenso minimo.




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