Palermo
Covid: mascherine fuorilegge, sequestro da 10 milioni di euro della Finanza
Tre le persone indagate due le società coinvolte
Redazione3 Febbraio 2025 - Cronaca
  • Cronaca

    PALERMO – Quattro anni fa la pandemia. Oggi la guardia di Finanza del comando provinciale di Palermo, dopo una serie di indagini ha sequestrato beni e disponibilità finanziarie per oltre 10 milioni di euro nei confronti di due società, con sede a Palermo e in provincia di Enna, e dei rispettivi amministratori.

    I finanzieri hanno accertato che le mascherine anti Covid non sarebbero state conformi agli standard di sicurezza, mentre i documenti che ne certificavano la qualità sarebbero stati contraffatti.

    I nomi degli indagati

    Gli indagati per frode nelle pubbliche forniture sono Carmelo Grassia della “Keiwell Solution Italia srl” di Troina e due cittadini di origine indiana Gupta e Dipyn Fankay della “Italia Paramount Strategies” di Palermo.

    I finanzieri del Nucleo di polizia economico-finanziaria avrebbero riscontrato “significative irregolarità in relazione a numerose forniture di mascherine chirurgiche e dispositivi di protezione individuale” vendute al Dipartimento della Protezione civile della Regione siciliana durante l’emergenza Covid.

    Secondo l’accusa, pur di massimizzare i propri guadagni i tre indagati avrebbero fornito “prodotti non conformi ai previsti standard di sicurezza, producendo a corredo documentazione viziata da gravi lacune e contraffatta”. Nel periodo dell’emergenza Coronavirus la guardia di finanza aveva sequestrato 35 milioni di pezzi insicuri, di cui due milioni forniti dalle due società colpite dal sequestro.

    “L’operazione di oggi testimonia la costante attenzione e l’impegno profuso dalla guardia di finanza, nell’ambito delle indagini delegate dalla Procura della Repubblica di Palermo – si legge in una nota del comando provinciale – nel contrasto agli illeciti ai danni della pubblica amministrazione che incidono sulla qualità dei servizi forniti ai cittadini, mettendo a rischio, in taluni casi, la sicurezza e la salute degli stessi”.

     





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    A quasi cinque anni dopo l’inizio della pandemia di COVID-19, il mondo continua a fare i conti con le sue conseguenze sanitarie, economiche e sociali. Ripercorrere le tappe fondamentali di questa emergenza ci aiuta a non dimenticare gli errori del passato e a prepararci meglio per il futuro. Ecco dieci date chiave che hanno segnato la storia del COVID-19.

    31 DICEMBRE 2019: I PRIMI SEGNALI DI ALLARME:La Cina segnala all’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) un cluster di casi di polmonite atipica di origine ignota nella città di Wuhan. Questo evento segna l’inizio di una crisi sanitaria globale.

    10 GENNAIO 2020: IDENTIFICAZIONE DEL VIRU: Ricercatori cinesi depositano la sequenza genetica del nuovo coronavirus nei database internazionali. Questo passo è cruciale per lo sviluppo di test diagnostici e vaccini.

    20 GENNAIO 2020: CONFERMATA LA TRASMISSIONE UMANA: La National Health Commission cinese conferma che il virus si trasmette da persona a persona. Questo cambia radicalmente la percezione del rischio associato alla nuova malattia.

    23 GENNAIO 2020: PRIMO LOCKDOWN A WUHAN: La città di Wuhan e l’intera provincia di Hubei entrano in lockdown. Si tratta della prima chiusura di massa della storia moderna per contenere un’epidemia.

    21 FEBBRAIO 2020: I PRIMI CASI IN ITALIA: Un 38enne di Codogno risulta positivo al virus, dando il via a una serie di focolai nel Nord Italia. In pochi giorni, il numero di contagi cresce esponenzialmente.

    11 MARZO 2020: L’OMS DICHIARA LO STATO DI PANDEMIA: L’OMS: annuncia ufficialmente che il COVID-19 ha raggiunto lo status di pandemia globale, spingendo i governi di tutto il mondo a prendere misure drastiche.

    16 MARZO 2020: INIZIANO LE SPERIMENTAZIONI DEI PRIMI VACCINI: Avviate le prime sperimentazioni cliniche di vaccini contro il SARS-CoV-2, dando il via a una corsa contro il tempo per fermare la pandemia.

    16 GIUGNO 2020: UNA SCOPERTA FONDAMENTALE PER LE CURE: L’Università di Oxford annuncia che il desametasone riduce significativamente la mortalità nei pazienti COVID-19 più gravi.

    FINE OTTOBRE 2020: INIZIA LA SECONDA ONDATA IN EUROPA: Dopo un’estate di relativa tregua, i contagi tornano a salire rapidamente in molti Paesi europei, costringendo i governi a nuove restrizioni.

    14 DICEMBRE 2020: APPROVATO IL PRIMO VACCINO CONTRO IL COVID-19: L’FDA approva il vaccino Pfizer-BioNTech, seguito pochi giorni dopo dall’approvazione dell’EMA. Il 27 dicembre 2020 segna il “Vaccine Day” in Europa, con l’inizio delle campagne vaccinali di massa.

    Cinque anni dopo, queste date ci ricordano quanto sia importante una risposta rapida, coordinata e basata sulla scienza di fronte a una crisi sanitaria globale. La lezione più grande? Investire in prevenzione e salute pubblica per evitare che la storia si ripeta.




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