HandballErice – Missione compiuta per la AC Life Style Handball Erice, che conquista anche il ritorno in Lussemburgo e accede agli ottavi di finale della EHF European Cup.
Dopo il netto 36-13 dell’andata, le Arpie si impongono anche nella seconda sfida contro l’Handball Kaerjeng, vincendo 32-17 (7-18 all’intervallo) e confermando la propria superiorità tecnica e tattica.
La squadra di Coach Bruno Tronelli ha dominato fin dai primi minuti, imponendo ritmo e intensità. Le reti di Severin e Assana hanno aperto la strada, seguite dalle giocate di Losio, protagonista assoluta dell’incontro con 9 reti, e di Manojlovic, implacabile nei momenti chiave. Il primo tempo si è chiuso sul 7-18, preludio a una ripresa di pieno controllo da parte delle siciliane.
Nella seconda frazione Erice ha gestito con maturità, alternando soluzioni in contropiede e difesa compatta. Gandulfo, Sablic, Dalle Crode e Tarbuch hanno completato il tabellino, suggellando un successo mai in discussione.
A fine gara, l’ala Giulia Losio ha commentato:
«Quella di oggi è stata una partita di conferma dopo la vittoria di venerdì. Abbiamo lavorato bene e giocato unite. La difesa resta il nostro punto di forza: si vince lì, e vogliamo continuare su questa strada anche in campionato».
Con questa doppia vittoria, Erice accede al sorteggio degli ottavi di finale in programma il 18 novembre: le avversarie sono avvisate, le Arpie vogliono continuare a volare in Europa.
Handball Kaerjeng – AC Life Style Handball Erice 17-32 (7-18)
Handball Kaerjeng: Weibel, Galic 3, Simon 1, Zuk 4, Huberty, Jurcevic, Reiter 2, Parisot 1, Medeiros 1, Monteiro Costa, Dascalu 2, Radoncic A. 1, Radoncic S., Kirtz 2, Jentgen, Gustowska. All. Dan Mauruschatt.
Handball Erice: De Marinis, Fanton, Bernabei, Severin 2, Tarbuch 3, Losio 9, Cozzi, Manojlovic 5, Gandulfo 3, Iacovello, Dalle Crode 3, Sablic 3, Pessoa 2, Assana 2, Cabral Barbosa, Kapitanovic. All. Bruno Tronelli.
Arbitri: Karolis Lukosevicius e Jonas Virkutis – Commissario: Christophoros Theophanous.ggi 2025.
HandballERICE – Buona la prima per la Handball Erice, che supera con autorità le lussemburghesi della Kaerjeng nella gara d’andata del terzo turno di EFH European Cup, imponendosi 36-13 al termine di una prova solida e brillante.
Le Arpie, oggi in maglia rosa, hanno imposto fin dall’inizio un ritmo alto e una difesa aggressiva, trovando continuità nel contropiede e nella costruzione offensiva. Dopo il vantaggio iniziale firmato da Gandulfo e Pessoa, la formazione allenata da Bruno Tronelli ha progressivamente allungato fino al +9 con cui si è chiuso il primo tempo (19-10).
Nella ripresa Erice ha dilagato grazie alle reti di Sablic, Tarbuch e Manojlovic, mentre la Kaerjeng non è riuscita a trovare contromisure efficaci. Il risultato finale, 36-13, fotografa un dominio netto e una crescita evidente del gruppo siciliano, che domenica (ore 18.00, PalaCardella) affronterà la gara di ritorno con fiducia e concentrazione.
Nel dopopartita, Gabriela Pessoa ha sottolineato l’importanza del lavoro difensivo e della solidità del gruppo:
“Stiamo lavorando molto bene, soprattutto in difesa, dove siamo diventate più solide e reattive. Anche il contropiede sta funzionando meglio, ed è una delle nostre armi principali. […] La partita di domenica sarà decisiva e dobbiamo entrare in campo con la giusta concentrazione”.
Per le neroverdi, un successo che vale entusiasmo e convinzione nel percorso europeo.
HandballErice, le Arpie volano ancora: travolto Leno 37-20
Erice – È un sabato di festa per l’AC Life Style Handball Erice, che davanti al proprio pubblico gioca una partita perfetta e travolge l’Handball Leno con un eloquente 37-20. Le ragazze di Cristina Cabeza Gutiérrez mostrano tutta la loro forza e maturità: concentrazione altissima, ritmo costante e una coralità che incanta.
Le Arpie partono fortissimo. Dopo pochi minuti, Alexandra Severin prende in mano la gara: tiri potenti, movimenti rapidi, carisma da leader. Dietro di lei, Cabral Barbosa e Zizzo si inseriscono con precisione, firmando un primo break che costringe il tecnico ospite Britos a chiedere time-out. Ma Erice è già in fuga.
Ogni pallone recuperato diventa un contropiede, ogni azione un’occasione per colpire. Le padrone di casa giocano con intelligenza e pazienza, costruendo con ordine fino al 19-10 che chiude il primo tempo tra gli applausi del PalaCardella.
Nella ripresa, la squadra non si limita a gestire: accelera ancora. Il parziale di 3-0 apre la seconda metà e mette subito la partita in cassaforte. Manojlovic, Losio, Dalle Crode e ancora Severin alimentano un gioco corale che entusiasma. Anche quando Ateba prova a scuotere Leno, Erice risponde colpo su colpo, fino al sigillo finale di Alessia Zizzo, che con una tripletta chiude i conti sul 37-20.
«Abbiamo iniziato con la giusta energia e si è visto – racconta Alessia Zizzo, raggiante a fine gara –. Questa intensità ci ha permesso di fare la differenza. Oggi abbiamo espresso una coesione profonda, ognuna di noi ha dato tutto per la squadra. Sono orgogliosa di far parte di questo gruppo».
Poi un pensiero speciale per la compagna Chiara Priolo, ferma per infortunio: «Le mando un grande in bocca al lupo. Sappiamo che tornerà presto e più forte di prima».
L’Erice di oggi è molto più di una squadra vincente: è un gruppo che sa divertirsi, sostenersi e crescere insieme. La mano di coach Cabeza Gutiérrez si nota in ogni dettaglio — dai movimenti difensivi alla costruzione del gioco, fino alla gestione dei ritmi. Una squadra solida e lucida, che ha imparato a non abbassare mai la guardia.
Le Arpie si godono il momento ma guardano già avanti: sabato 25 ottobre le aspetta la trasferta più difficile, quella contro Salerno, valida per la sesta giornata di campionato. Una sfida che dirà molto sulle ambizioni stagionali di un gruppo che, ormai, non sorprende più: convince.
HandballDalla Georgia a Erice: la storia di Alessia e Chiara, giovanissime protagoniste della pallamano italiana
ERICE – Hanno appena 18 anni, ma la grinta e il cuore sono da veterane. Alessia Zizzo e Chiara Priolo non sono semplicemente “promesse” della pallamano: sono già realtà. Entrambe classe 2006, entrambe in azzurro agli Europei Under 19 in corso in Georgia, entrambe con la maglia dell’AC Life Style Handball Erice cucita addosso per la prossima stagione.
Alessia Zizzo arriva dal SSV Brixen Sudtirol, ma la sua storia comincia molto più a sud, tra Fondi e Cassano Magnago. Terzino moderno, con visione di gioco e personalità da vendere, è una di quelle atlete che in campo “vede” prima degli altri. L’Erice l’ha voluta per costruire, con coraggio, un futuro in cui i giovani talenti siano protagonisti.
Chiara Priolo, invece, è una figlia di questa terra. Ala destra instancabile, ha già assaggiato il campo in Serie A1 e ha fatto la spola tra la formazione dell’Handball Trapani e le Arpie. Da quest’anno, però, niente più A2: Chiara sarà a pieno titolo parte della prima squadra.
In questi giorni, le due compagne stanno vivendo un’esperienza che ogni giovane atleta sogna: rappresentare l’Italia. Agli Europei Under 19 a Telavi, stanno contribuendo alla splendida cavalcata delle azzurrine, già qualificate alle semifinali dopo tre vittorie su quattro.
«È un’emozione grandissima – racconta Alessia –. Vestire la maglia azzurra è sempre speciale, ma farlo raggiungendo le semifinali lo rende indimenticabile. Con Chiara ci stiamo caricando a vicenda, e ora vogliamo portare questa energia anche a Erice».
Chiara sorride, e aggiunge: «Sentirsi parte stabile delle Arpie è una gioia. Erice è una società che crede nei giovani, e io non vedo l’ora di ripagare la fiducia. Intanto vivo ogni istante qui in Nazionale come un regalo: rappresentare l’Italia, anche solo per pochi minuti, è un onore che ti resta dentro».
A vederle in campo, Chiara e Alessia sembrano nate per giocare insieme. Si cercano con lo sguardo, si parlano senza bisogno di parole. Non è solo tecnica: è intesa, complicità, voglia di mettersi al servizio di una squadra.
E proprio su questo punta l’Handball Erice: creare un gruppo che abbia basi solide, ma soprattutto cuore. Cuore giovane, come quello di due ragazze che a 18 anni non hanno paura di sognare – e lavorare – in grande.
HandballErice – Handball Erice, sarà sfida contro le serbe del Železničar Inđija in European Cup
Svelato il primo turno della coppa europea: doppia sfida tra le vicecampionesse di Italia e Serbia. Intanto arriva il primo colpo di mercato: il portiere Maira De Marinis. Si alza ufficialmente il sipario sulla stagione 2025/2026 dell’AC Life Style Handball Erice. A Vienna, nel sorteggio del primo turno della EHF European Cup, le “Arpie” hanno conosciuto il nome della prima avversaria europea: saranno le serbe del ŽRK Železničar Inđija a contendere l’accesso al turno successivo.
Una sfida che promette scintille: da una parte la formazione siciliana, reduce da un’altra annata ai vertici della Serie A1 italiana; dall’altra, le vicecampionesse serbe, battute nella finale scudetto dalla blasonata Stella Rossa di Belgrado.
Il calendario prevede la gara d’andata in programma tra sabato 27 e domenica 28 settembre, con Erice che dovrebbe ospitare il primo atto al PalaCardella. Il ritorno, invece, si giocherà in Serbia, nel weekend del 4 e 5 ottobre.
Il Železničar Inđija, che ha sede nell’omonima città della Serbia centro-settentrionale, ha una discreta esperienza europea: è alla quarta partecipazione in Coppa dal 2022 a oggi. L’ultima avventura, nel 2024, si è conclusa al Round 3, con l’eliminazione per mano delle spagnole del Valladolid.

L’allenatrice dell’AC Life Style Handball Erice osserva attentamente il campo durante una partita, con in mano la strategia di gioco.
La coach spagnola di Erice, Cristina Cabeza Gutiérrez, ha commentato con lucidità il sorteggio:
“Affronteremo una squadra esperta nelle competizioni internazionali, che ha fatto bene nel suo campionato. So che le squadre serbe puntano molto sul tiro dalla distanza e sulla fisicità. Per questo motivo dovremo studiarle a fondo e prepararci con attenzione: vogliamo passare il turno”.
Intanto, dal mercato arriva la prima ufficialità in casa Handball Erice. Il portiere Maira De Marinis è la prima “nuova Arpia” della stagione. Classe 2006, originaria di Monopoli (BA), è cresciuta a Conversano, città con grande tradizione nella pallamano. Nelle ultime due stagioni ha difeso i pali dell’Handball Trapani in Serie A2, con prestazioni convincenti che hanno spinto lo staff tecnico a promuoverla nella rosa della prima squadra.
Maira è nel giro delle nazionali giovanili dal 2022. Ha già partecipato ai Giochi del Mediterraneo a Nauplia (Grecia) e a due edizioni della Youth League “Primule Azzurre”. Una crescita costante, che adesso le apre le porte del palcoscenico europeo.
HandballSalerno – Niente da fare. La AC Life Style Handball Erice deve arrendersi e perde per la terza volta di fila la finale scudetto. Una conclusione amara, in una stagione che si conclude con due trofei conquistati (Supercoppa e Coppa Italia), ma con la forzata rinuncia al traguardo più ambito. Salerno, nel computo dei 120 minuti complessivi, ha meritato il titolo (decimo della sua storia, che vale la Stella), anche se per le Arpie rimane il rammarico del pareggio casalingo in gara uno.
Il coach Cristina Cabeza Gutiérrez sceglie di utilizzare tutto il fuoco di fila delle attaccanti, facendo iscrivere a referto l’ala brasiliana Alexandrina Do Nascimento e rinunciando giocoforza alle parate di Daniela Pinto Pereira (sono tre le straniere che possono giocare: la presenza di Alexandra Cabral Barbosa e Laeticia Ateba riempie gli spot a disposizione).
Jomi-Salerno-AC Life Style Handball Erice 32-28 (16-14)
Jomi Salerno: Mangone, Dalla Costa 8, Lepori, Rossomando 4, Squizziato 7, Fabbo 1, Woller 4, Danti, Lanfredi, Lauretti Matos, Linder, Bujnochova 5, Barreiro, Falser 1, Gislimberti 2. All. Thierry Vincent
AC Life Style Handball Erice: Masson, Bernabei, Eghianruwa, Coppola, Tarbuch 6, Losio, Benincasa, Dalle Crode, Di Prisco, Pessoa 2, Ateba 14, Do Nascimento 3, Cabral Barbosa 3, Cozzi, Ramazzotti. All. Cristina Cabeza Gutiérrez.
Arbitri: Gianna Stella Merisi – Andrea Alejandra Pepe
Commissari: Francesco Pasciuto – Roberto Rogato
Sin dall’inizio, si ripropone il rebus di gara uno. Il “sette contro sei” utilizzato da Salerno in attacco è una variabile tattica che le Arpie soffrono. La scelta di schierare Alexandrina Do Nascimento premia in fase offensiva, con il braccio educato e talentuoso dall’ala destra della brasiliana, e spedisce Chana Masson (poi sostituita da Martina Iacovello e Romina Ramazzotti) titolare in porta, dopo tanti mesi. Salerno
mostra di essere maggiormente a proprio agio. Costruisce una serie di azioni vincenti, che le consentono di issarsi sul 13-9 (26’). Il timeout voluto dal coach Cristina Cabeza Gutiérrez produce qualche frutto e si va all’intervallo con il vantaggio delle campane che è dimezzato (16-14).
I due gol di Laeticia Ateba illudono che il secondo tempo possa prendere un abbrivio diverso da quello dei primi trenta minuti. È, però, solo un miraggio, perché Salerno continua a giocare meglio, a creare situazioni offensive efficaci e muri difensivi invalicabili. Sul 25-20, l’inevitabile timeout della panchina delle Arpie non sortisce gli effetti sperati e finisce con il trionfo delle padrone di casa. Peccato. Delusione per il club, per la squadra e per i tifosi, che, numerosi, avevano seguito le Arpie in Campania. Il finale in rimomta non fa altro che acuire i rimpianti. L’appuntamento con il tricolore è rimandato all’anno prossimo.
HandballChieti, – La “Casa della Pallamano” si tinge subito di granata. Esordio col botto per la Handball Trapani che, nella gara inaugurale della Final Six di Serie A2 femminile, piega la resistenza della Publiesse Chiaravalle con un netto 33-30. Un risultato che vale oro, non solo per il peso specifico dei due punti, ma per la carica emotiva che regala a un gruppo deciso a inseguire il sogno Serie A1.
La partita? Intensa, vibrante, di quelle che tengono col fiato sospeso fino all’ultimo. Primo tempo equilibratissimo (17-17), poi nella ripresa Trapani fa valere il carattere. Quando la palla iniziava a scottare, le granata non hanno tremato: Borodat ne mette 8, Stellato firma 7 sigilli da cecchina e Mydlova fa valere il suo peso in area (5 gol). Ma non è solo questione di numeri: sono dieci le giocatrici andate a segno, con un apporto importante anche dalla panchina. Un segnale forte: questa squadra ha un’anima collettiva.
Le Final Six mettono in palio due promozioni e coinvolgono sei squadre divise in due gironi. Trapani con Schenna e Chiaravalle nel Gruppo A; nel Gruppo B se la vedono Mestrino, Taufers e Germancar Nuoro. Solo le prime due di ciascun girone accederanno a semifinali e finali, in un format secco dove ogni dettaglio può fare la differenza.
«Una vittoria che vale doppio – ha commentato a caldo l’allenatrice trapanese – perché è arrivata contro un’avversaria solida e in un contesto ricco di tensione. Le ragazze hanno dimostrato maturità, reagendo alla pressione con ordine e spirito di gruppo. Ma è solo l’inizio: ci attende un’altra battaglia sabato, e dobbiamo farci trovare pronte».
Il calendario non lascia spazio ai calcoli: sabato 24 maggio alle 17:00 andrà in scena la sfida contro lo Schenna. Una gara che potrebbe già spalancare le porte della semifinale. Una vittoria significherebbe staccare in anticipo il pass per la fase finale. Ma guai a rilassarsi: in questi tornei, basta un attimo per rimettere tutto in discussione. Le granata lo sanno. E sono pronte a giocarsela fino in fondo.
Handball🏆 Finale Scudetto A1 – Gara 1 in corso!
📍 Erice – PalaCardella
🔴 LIVE: AC Life Style Handball Erice vs Jomi Salerno
📺 Diretta su RaiSport +HD
📲 Streaming su RaiPlay.it
Le Arpie inseguono il sogno tricolore davanti a un palazzetto gremito. Tifo alle stelle e partita combattutissima. Segui l’emozione in diretta!
HandballErice – Ci siamo: è di nuovo tempo di finale. Al PalaCardella di Erice va in scena il primo atto di una sfida che profuma di rivincita, passione e sogni tricolore. Da una parte le “Arpie” della AC Life Style Handball Erice, prime della classe e affamate del primo storico titolo; dall’altra la Jomi Salerno, che vuole riprendersi lo scettro perso proprio contro le siciliane nella finale di Coppa Italia dello scorso marzo.
Sabato 17 maggio, ore 17
Palazzetto dello Sport “Pino Cardella”, Erice
Ingresso gratuito e diretta su YouTube (canale Pallamano TV) a partire dalle 16.50
È gara uno della finale scudetto 2024/2025 – si gioca al meglio delle tre
Erice e Salerno non sono due qualunque. In questa stagione si sono già incrociate tre volte, e la bilancia pende decisamente verso la squadra allenata da Fernando Gonzalez Gutierrez:
Numeri che parlano chiaro: tre vittorie su tre per le siciliane, anche se ogni sfida ha raccontato un copione diverso. Dall’uragano tecnico del 30-18 all’equilibrio tiratissimo della Coppa.
Erice arriva alla finale dopo aver liquidato Cassano Magnago con un secco 2-0. Salerno, invece, ha dovuto sudare di più per superare Pontinia, trascinando la serie fino a gara tre.
E se in difesa le due squadre si somigliano – 399 gol subiti per Erice, 489 per Salerno – in attacco sono fuochi d’artificio: 708 le reti campane (secondo miglior attacco della stagione), 698 quelle delle padrone di casa.
Top scorer Erice:
Top scorer Salerno:
Il termometro emotivo della squadra di casa si chiama Alexandrina Cabral Barbosa. Esperienza da vendere, leadership naturale, visione da regista. È lei a suonare la carica:
“Sarà una gara molto difficile: Salerno è solida, gioca insieme da tanto. Noi dobbiamo fare attenzione ai dettagli e non concedere errori. Sono partite dove si vince con la testa prima che con le mani.”
Per la prima volta in stagione, la finale sarà arbitrata anche con l’ausilio del Video Replay, per rivedere le azioni più delicate e garantire massima correttezza. Si gioca al meglio delle tre gare:
Il palazzetto sarà pieno, l’ingresso è gratuito. In campo, due squadre che si conoscono bene, e fuori, un’intera città pronta a sostenere le sue Arpie con il fiato sospeso.
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HandballCHIÈTI – Una prova di forza. È quella offerta oggi dalla Handball Trapani, che nella semifinale della Final Four del girone C di Serie A2 femminile ha travolto il Conversano con un perentorio 34-16. Un successo che spalanca le porte alla finale di domani, sabato 11 maggio (ore 14), e che garantisce alle granata l’accesso alle Final Six nazionali, ultimo step verso la promozione in A1.
Al Palazzetto di Chieti, le giovani atlete allenate da Laura Avram partono a razzo: un parziale di 7-2 in avvio indirizza da subito il match. Il primo tempo è un dominio trapanese, culminato con un eloquente +11 all’intervallo (18-7). Nella ripresa, il Conversano prova a reagire ma non riesce mai a impensierire seriamente una Trapani solida e determinata, che amplia il vantaggio minuto dopo minuto (28-14 al 45’, 31-15 al 56’), chiudendo i conti sul 34-16.
Mattatrici del match sono Lista (9 reti), Mydlova e Podariu (6 ciascuna), ma è l’intero collettivo a brillare, dimostrando solidità e maturità. Un successo tanto più significativo se si pensa che, in stagione regolare, le sfide contro le pugliesi erano state durissime: una vittoria di misura a Trapani (21-20) e una sconfitta in trasferta (20-23). Il netto divario odierno è la testimonianza concreta della crescita tecnica e mentale della squadra.
«Siamo cresciute tanto e oggi lo abbiamo dimostrato – ha dichiarato a fine gara coach Laura Avram –. Le ragazze hanno interpretato alla perfezione il piano partita, con attenzione, ritmo e determinazione. Ora vogliamo chiudere la Final Four nel migliore dei modi».
In attesa di conoscere la sfidante di domani – che uscirà dal confronto tra Chiaravalle e Prato – Trapani può già festeggiare un traguardo importante: l’ingresso nelle Final Six, che decreteranno le due promosse in A1. Il cammino resta lungo, ma le granata hanno dimostrato di avere le carte in regola per arrivare fino in fondo.


