Trapani – La Segreteria Provinciale del Partito Democratico di Trapani, di concerto con i vertici regionali del PD Sicilia e con il deputato all’Assemblea Regionale Siciliana, Dario Safina, conferma con fermezza la posizione di opposizione all’Amministrazione Comunale di Campobello di Mazara.
Nei mesi scorsi, il Partito Democratico, con una nota ufficiale, aveva già chiarito la propria posizione: “siamo una forza di minoranza consiliare, impegnata a vigilare, proporre e contrastare, ove necessario, l’azione amministrativa. Qualsiasi interpretazione o notizia che faccia pensare a una partecipazione del Partito Democratico nella Giunta in carica è priva di fondamento. Così come ogni incarico eventualmente assunto da singoli cittadini, vicini o riconducibili all’area di centrosinistra, non è in alcun modo espressione o rappresentanza del PD, che non ha indicato né assessori né altre figure nell’attuale esecutivo”.
“Il Partito Democratico provinciale – come si legge nella nota firmata dal segreterio provinciale Valeria Battaglia – continuerà a monitorare con attenzione l’operato dell’Amministrazione Comunale, rimanendo al fianco della cittadinanza con spirito costruttivo, senso di responsabilità e trasparenza”.
Trapani – Sulla vicenda dei lavori del consiglio comunale di Trapani dedicato a Gaza e alla Palestina che ieri sera ha visto abbandonare l’aula da parte di centrodestra e opposizione arriva la nota dei consiglieri comunali di opposizione.
Quest’ultima lamenta che: “la maggioranza, che ha convocato una seduta straordinaria su un tema di cruciale importanza senza alcun confronto né coinvolgimento con le forze di opposizione”
“I consiglieri comunali di opposizione del Comune di Trapani esprimono profonda preoccupazione per l’ennesima gestione unilaterale della vita democratica del Consiglio da parte della maggioranza, che ha convocato una seduta straordinaria su un tema di cruciale importanza senza alcun confronto né coinvolgimento con le forze di opposizione.
Una questione così grave e drammatica come quella del conflitto israelo-palestinese merita rispetto, consapevolezza e responsabilità politica condivisa. La maggioranza, invece, ha scelto di organizzarsi con spirito autoreferenziale e senza costruire le condizioni minime per una discussione ampia, plurale e dignitosa. Se oggi non sarà in grado di garantire i numeri per l’apertura della seduta, se ne assuma la responsabilità di fronte alla città”.
“Noi, consiglieri di opposizione, abbiamo deciso di non piegarci a logiche di propaganda e strumentalizzazione, ma ribadiamo con fermezza la nostra posizione comune, chiara e netta, fondata sui principi del diritto internazionale, della solidarietà e della pace.
Riteniamo che la soluzione al conflitto debba necessariamente passare per il riconoscimento del diritto del popolo palestinese ad avere uno Stato, accanto a quello di Israele, in un contesto di sicurezza reciproca e confini riconosciuti. Guardiamo con favore a proposte diplomatiche che prevedano una transizione civile e indipendente nella Striscia di Gaza, guidata da tecnici non affiliati a fazioni politiche, per porre fine al ciclo di distruzione e ricostruzione e restituire speranza e dignità a una popolazione stremata.
Sosteniamo il percorso intrapreso da diversi Paesi europei che hanno riconosciuto la Palestina come Stato indipendente, nella convinzione che ciò rappresenti un passo concreto verso una soluzione equa e duratura fondata sulla coesistenza di due popoli e due Stati.
Il dramma umanitario in corso, che colpisce in modo devastante soprattutto i bambini palestinesi, impone alla comunità internazionale – e a ciascuno di noi – di non voltarsi dall’altra parte. Lo diciamo con senso di responsabilità e con la volontà di contribuire a una cultura della pace, della giustizia e del rispetto dei diritti umani”.
Trapani – “Una questione così grave e drammatica come quella del conflitto israelo-palestinese merita rispetto, consapevolezza e responsabilità politica condivisa. La maggioranza, invece, ha scelto di organizzarsi con spirito autoreferenziale e senza costruire le condizioni minime per una discussione ampia, plurale e dignitosa. Se oggi non sarà in grado di garantire i numeri per l’apertura della seduta, se ne assuma la responsabilità di fronte alla città”.
Lo scrivono in una nota i Consiglieri Comunali di Opposizione del Comune di Trapani, dopo quanto accaduto ieri sera, sull’assenza del centrodestra al Consiglio comunale di Trapani su Gaza e Palestina.
“Noi, consiglieri di opposizione, abbiamo deciso di non piegarci a logiche di propaganda e strumentalizzazione, ma ribadiamo con fermezza la nostra posizione comune, chiara e netta, fondata sui principi del diritto internazionale, della solidarietà e della pace.
Riteniamo che la soluzione al conflitto debba necessariamente passare per il riconoscimento del diritto del popolo palestinese ad avere uno Stato, accanto a quello di Israele, in un contesto di sicurezza reciproca e confini riconosciuti. Guardiamo con favore a proposte diplomatiche che prevedano una transizione civile e indipendente nella Striscia di Gaza, guidata da tecnici non affiliati a fazioni politiche, per porre fine al ciclo di distruzione e ricostruzione e restituire speranza e dignità a una popolazione stremata.
Sosteniamo il percorso intrapreso da diversi Paesi europei che hanno riconosciuto la Palestina come Stato indipendente, nella convinzione che ciò rappresenti un passo concreto verso una soluzione equa e duratura fondata sulla coesistenza di due popoli e due Stati. Il dramma umanitario in corso, che colpisce in modo devastante soprattutto i bambini palestinesi, impone alla comunità internazionale – e a ciascuno di noi – di non voltarsi dall’altra parte. Lo diciamo con senso di responsabilità e con la volontà di contribuire a una cultura della pace, della giustizia e del rispetto dei diritti umani”.
“Quanto accaduto oggi (ieri 26 giugno 2025) nell’aula consiliare del Comune di Trapani lascia spazio a una profonda amarezza. L’assenza del centrodestra e dell’opposizione consiliare, che hanno abbandonato i lavori del consiglio comunale aperto, ha impedito l’avvio di una seduta che affrontava un tema di rilevanza internazionale e dal forte valore simbolico”.
Così il deputato regionale del Partito Democratico, Dario Safina, commenta l’interruzione dei lavori consiliari a Trapani, dove si sarebbe dovuta discutere una mozione per chiedere al governo nazionale e a quello regionale il riconoscimento dello Stato di Palestina.
“Quella di oggi – sottolinea Safina – era un’occasione per aprire un confronto maturo, consapevole e partecipato, su un conflitto che continua a generare dolore e sofferenza. Purtroppo, l’abbandono dell’aula ha negato questo spazio di discussione ai cittadini e alla città”.
Il parlamentare regionale ricorda che proprio ieri, all’Assemblea Regionale Siciliana, tutte le forze politiche, centrodestra incluso, hanno votato una mozione del Partito Democratico che impegnava il governo regionale a promuovere ogni iniziativa utile per fermare l’aggressione militare su Gaza, garantire aiuti umanitari e sostenere il principio di “Due Popoli, Due Stati”, riconoscendo il diritto all’esistenza sia di Israele sia della Palestina.
“È difficile comprendere – aggiunge Safina – come si possa sostenere una linea condivisa a Palermo e poi, il giorno dopo, evitare il dibattito su quello stesso tema a Trapani. Il confronto democratico, anche quando acceso o scomodo, è il cuore delle istituzioni rappresentative: è lì che si costruisce una visione condivisa, è lì che si ascoltano le ragioni di tutti”.
“In un momento così delicato sul piano internazionale, ogni gesto conta. Anche un consiglio comunale può lanciare un messaggio importante. Mi auguro che domani le opposizioni scelgano di esserci, di partecipare e di contribuire a una riflessione collettiva su un tema che riguarda l’umanità tutta. Il tempo per rimediare c’è ancora: facciamolo insieme”.
Marsala – È ufficiale: Fratelli d’Italia chiude praticamente il progetto politico che aveva portato il centrodestra unito a vincere le elezioni comunali a Marsala assieme al sindaco in carica Massimo Grillo. Tra le righe Fratelli d’Italia preannuncia il ritiro degli assessori, chiarendo che anche i consiglieri comunali non sono più organici alla maggioranza.
Il partito lo comunica ufficialmente con un comunicato unitario.
Fratelli d’Italia, in coerenza con la mozione congressuale approvata all’unanimità dal proprio coordinamento cittadino, ha invitato il Sindaco Massimo Grillo a operare per la riaggregazione del Centrodestra all’interno della sua maggioranza consiliare e politica.
Nonostante gli interventi degli alleati è stato riconosciuto al sindaco Grillo il tempo necessario per lavorare nel tentativo di ridefinire una maggioranza in consiglio comunale, non conseguita.
Alla luce degli esiti di questo percorso, Fratelli d’Italia ritiene di dare seguito al mandato ricevuto dal congresso, prediligendo la costruzione di un progetto di Centrodestra per Marsala.
Preme sottolineare il contegno serio e coerente tenuto dal nostro partito in questi anni, che ha sempre agito con senso istituzionale e spirito costruttivo, rispettando il mandato degli elettori, apportando idee e proposte concrete per la città su innumerevoli dossier e eventi, su tutti il Raduno Nazionale dei Bersaglieri, il Giro di Sicilia, il potenziamento del settore kyte surf, diversi interventi per la infrastutturazione viaria e non solo, nell’ambito dei servizi sociali, nonché attraverso una costante azione di raccordo istituzionale con il governo regionale e nazionale.
Con questo stesso atteggiamento e nel pieno rispetto dell’impegno assunto con i nostri elettori, continueremo a lavorare per una prospettiva di rilancio e di buon governo, nell’interesse di Marsala e del Centrodestra.
Fratelli d’Italia pertanto ritira i suoi assessori dalla giunta e dichiara che i propri consiglieri comunali non sono più organici all’attuale governo della città di Marsala e alla sua pseudo maggioranza.
Valderice – I consiglieri d’opposizione a chiedere all’amministrazione Stabile il completamento dell’anello fognario di Bonagia, opera fondamentale per il territorio attesa da anni. “Non possiamo più permettere che i cittadini di Bonagia siano penalizzati da ritardi e inerzia amministrativa. Il nuovo depuratore sta entrando in funzione, ma senza il completamento dell’anello fognario, i residenti resteranno senza allaccio alla rete pubblica, costretti a convivere con costi e disagi legati alle fosse Imhoff”.
lo scrivono i consiglieri comunali d’opposizione del gruppo La Scelta per Valderice – Massimo Di Gregorio, Caterina Baiata, Lucia Blunda, Piero Catalano e Gianfranco Palermo.
Il progetto dell’anello fognario Sant’Andrea-Bonagia, inserito nel Patto per il Sud 2017/18 con un finanziamento di 1.679.000 euro, ha visto solo di recente l’aggiornamento del quadro economico, con un costo totale salito a 2.235.235,61 euro. Tuttavia, grazie a maggiori entrate per circa 700.000 euro, il Comune avrebbe ora la possibilità di coprire una parte significativa della somma mancante senza ricorrere a ulteriori forme di finanziamento.
“Parliamo di un’opera strategica, non solo per la qualità della vita dei residenti, ma anche per lo sviluppo turistico e abitativo della zona – sottolineano i consiglieri –. Non possiamo accettare che chi vive in centro abbia accesso ai servizi essenziali mentre chi risiede sulla costa ne sia privato. Il tempo delle attese è finito, il Comune agisca subito”.
Secondo l’opposizione, il reperimento di queste risorse rappresenta un’opportunità concreta per sbloccare i fondi già disponibili – circa due milioni di euro, comprensivi dei 300.000 euro dell’Accordo di Programma Stato-Regione – e avviare finalmente i lavori. La richiesta è chiara: “L’amministrazione non perda altro tempo, la soluzione è a portata di mano”.