Marsala
Sequestro di beni a coppia marsalese
L'attività è stata eseguita dai carabinieri
Redazione4 Giugno 2025 - Cronaca



  • Cronaca

    Marsala – Eseguito dai Carabinieri del Comando Provinciale di Trapani  un decreto di sequestro – ai fini della eventuale confisca – di beni immobili (un terreno e due fabbricati per un valore complessivo di 200 mila euro) nei confronti di due coniugi marsalesi. Si tratta di Leonardo Casano e Giuseppa Prinzivalli.

    La misura di prevenzione patrimoniale è stata emessa dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Trapani su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo in virtù degli accertamenti svolti dai militari sulla sperequazione economica del nucleo familiare e sulla pericolosità sociale del 52enne Casano, che, attualmente detenuto, era stato raggiunto nel settembre del 2022 da misura cautelare nell’ambito dell’operazione “Hesperia”.

    Operazione con la quale i Carabinieri del Comando Provinciale di Trapani avevano tratto in arresto 35 persone (23 in carcere e 12 ai domiciliari) appartenenti ai mandamenti mafiosi di Mazara del Vallo, Trapani e Castelvetrano.

    Nel contesto dell’attività, nei confronti della coniuge 51enne Giuseppa Prinzivalli  è stata inoltre data esecuzione all’ordine di espiazione della pena di 1 anno e 9 mesi di detenzione domiciliare a seguito della condanna per il reato di riciclaggio, per aver fatto confluire sul proprio conto corrente i proventi dell’attività di spaccio di stupefacenti.




  • Petrosino
    Petrosino. In Appello assolti dall’accusa di voto di scambio
    I due Marco Buffa e Michele Buffa erano rimasti coinvolti in una indagine dei carabinieri
    Redazione30 Maggio 2025 -



  • Petrosino – La seconda sezione della Corte d’appello di Palermo ha assolto dall’accusa di voto di scambio politico-mafioso alle ultime elezioni comunali di Petrosino (Trapani), il presunto mafioso Marco Buffa e l’ex consigliere comunale Michele Buffa.

    I due, il 21 febbraio 2024, erano stati condannati a 15 anni di carcere dal Tribunale di Marsala. Una sentenza ora ribaltata in secondo grado. Marco Buffa rimane, comunque, in carcere nell’ambito di un altro procedimento penale. Marco Buffa è difeso da Luisa Calamia, Michele Buffa dal penalista Nicola Clemenza.

    L’indagine fu condotta dai carabinieri. Dopo l’arresto, Michele Buffa si era dimesso da consigliere comunale.

    Per l’accusa, Marco Buffa, presunto «capo decina» all’interno di  Cosa nostra, già condannato per aver favorito in passato la latitanza dei vertici del mandamento mafioso di Mazara del Vallo, poi arrestato nell’operazione «Hesperia» (con condanna, in primo e secondo grado, a 11 anni e 4 mesi), avrebbe «procurato voti in favore del candidato Michele Buffa, consentendogli di essere eletto a consigliere comunale di Petrosino. Questo in cambio dell’erogazione di denaro e di altre utilità, nonché della disponibilità a soddisfare gli interessi e le esigenze dell’associazione mafiosa».




  • Palermo
    Processo di Appello Hesperia: condanne confermate
    L’indagine, il 6 settembre 2022, scompaginò le famiglie di Marsala, Mazara del Vallo e Campobello di Mazara
    Redazione14 Aprile 2025 - Cronaca



  • Cronaca

    Palermo – La terza sezione della Corte d’Appello di Palermo presieduta da Sergio Gulotta, ha confermato la sentenza emessa, il 14 dicembre 2023, dal gup Ermelinda Marfia nel processo abbreviato a 27 persone coinvolte nell’operazione antimafia dei carabinieri «Hesperia». Assolto solo uno degli imputati condannati in primo grado, Paolo Bonanno, 50 anni, di Mazara del Vallo, ed ha rideterminando le pene ad altri tre.

    L’indagine dei carabinieri

    L’operazione dei carabinieri risale al 6 settembre 2022, e disarticolò le famiglie mafiose di Marsala, Mazara del Vallo e Campobello di Mazara. Nell’indagine furono coinvolti 35 presunti mafiosi e fiancheggiatori di Cosa Nostra (otto sono stati processati con rito ordinario davanti il Tribunale di Marsala) riportando in cella fedelissimi del boss Matteo Messina Denaro, come il 69enne capomafia campobellese Francesco Luppino, zio della professoressa di matematica Floriana Calcagno arrestata stamane (14 aprile 2025) considerata non solo una delle amanti del boss (oggi deceduto) è accusata infatti di favoreggiamento aggravato e procurata inosservanza di pena. Avrebbe aiutato il latitante a sottrarsi alla cattura e di conseguenza ad esercitare il suo potere.

    Le condanne

    Queste le condanne: Francesco Luppino 20 anni; Marco Buffa, Mazara del Vallo 11 anni e 4 mersi; Leonardo Casano, Marsala, 6 anni; Antonino Cuttone, Mazara del Vallo, 18 anni; Piero Di Natale, Castelvetrano, 16 anni, Vito Gaiazzo, Mazara del Vallo, 9 anni e 4 mesi; Girolamo Li Causi, Marsala, 4 anni e 4 mesi; Jonathan Lucchese, Palermo, 3 anni e 8 mesi; Marco Manzo, Campobello di Mazara, 4 anni e 4 mesi; Antonino Nastasi, Campobello di Mazara, 5 anni e 4 mesi; Vincenzo Pisciotta, Mazara del Vallo, 6 anni e 4 mesi; Giuseppa Prinzivalli, Marsala, 5 anni.

    Ed ancora: Francesco Pulizzi, Marsala, 5 anni; Antonino Ernesto Raia, Marsala, 12 anni; Francesco Raia, 28 anni e sei mesi (in continuazione con una sentenza del 2013); Tiziana Rallo Marsala, 8 anni e 8 mesi; Vito Rallo, 4 anni e 4 mesi; Vincenzo Romano, Mazara del Vallo, 6 anni; Carmelo Salerno, Paceco, 6 anni e 8 mesi; Giuseppe Speciale, Partinico, 5 anni e 4 mesi; Francesco Stallone, Campobello di Mazara, 4 anni e 4 mesi; Rosario Stallone, 3 anni e 4 mesi; Michele Vitale, Partinico, 6 anni.

    Processo Hesperia abbreviato

    Nell’abbreviato, il gup Marfia aveva inflitto a 27 imputati condanne per quasi 230 anni di carcere, e circa 140 mila euro di multe. Le pene più severe (20 anni di carcere) per Luppino e per il marsalese Francesco Giuseppe Raia, di 57. Per quest’ultimo, i giudici di secondo grado hanno rideterminato la pena in 28 anni e 6 mesi di carcere in continuazione con un’altra condanna definitiva dal 2014.





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