Catania
Catania. La guardia di finanza sequestra dodici chili di “skunk”
Valore commerciale 150 mila euro
Redazione29 Giugno 2025 - Cronaca



  • Cronaca

    Catania – Scoperta e sequestrata dai finanzieri del comando provinciale di Catania nel corso di due diverse operazioni tra loro collegate, 12 chili di marijuana del tipo skunk. Si tratta di un tipo  di cannabis che ha un principio attivo molto più elevato rispetto alla canapa indiana tradizionale e che si caratterizza per l’odore molto pungente. Da qui il suo nome inglese, per l’appunto “skunk”, che vuol dire “puzzola”.

    Nel dettaglio, i militari del I gruppo e della compagnia Fontanarossa di Catania, a seguito di attività investigativa e analisi di rischio nell’ambito delle spedizioni con corrieri provenienti dall’estero, hanno individuato due “consegne”.

    L’operazione

    Nel corso di una prima perquisizione è stato rinvenuto un plico, del peso complessivo di circa 26 chilogrammi, contenente uno scaldabagno all’interno del quale era nascosta la sostanza vegetale di colore verdastro la quale, sottoposta ad analisi tramite narcotest, è risultata essere marijuana-skunk peso 6,8 chili. I militari non essendo ancora giunta la seconda spedizione, hanno attivato un dispositivo di sorveglianza e controllo finalizzato per monitorare l’arrivo del secondo plico che giungeva effettivamente nella mattinata del 19.

    Parallelamente, i finanzieri hanno proceduto ad una seconda attività di perquisizione che consentiva di scoprire ulteriore sostanza stupefacente della stessa qualità, skunk, per un peso complessivo di 5,2 chili occultati all’interno di un analogo scaldabagno. Lo stupefacente 12 chilogrammi, sottoposto a sequestro e destinato a rifornire le locali piazze di spaccio, avrebbe avuto un valore di mercato di circa 150 mila euro. 

     




  • Trapani
    La droga nascosta sotto le mattonelle, in manette due giovani trapanesi [Video]
    Sequestrata droga e materiale per il confezionamento
    Redazione20 Maggio 2025 - Cronaca



  • Cronaca

    Trapani – Smantellato in via Rodolico a Trapani un’altro bunker della droga dai  Carabinieri della Compagnia del capoluogo, col supporto dei Cinofili di Palermo e del cane RON. Due gli arresti, si tratta di due giovani accusati di detenzione illecita di sostanze stupefacenti.

    A pochi mesi dall’irruzione in un analogo “bunker” della droga in via Rodolico nel quartiere Fontanelle, i Carabinieri di Trapani, nell’ambito di quanto condiviso in seno al Comitato Provinciale dell’Ordine e Sicurezza Pubblica – presieduto dal Prefetto di Trapani – e dell’azione di coordinamento della Procura di Trapani, hanno continuato a svolgere servizi di osservazione in quell’area facendo irruzione all’interno dell’abitazione, abusivamente occupata, con l’ausilio di personale dei Vigili del Fuoco che, nel corso della perquisizione, hanno rimosso gli ostacoli fissi che ne impedivano l’accesso.

    L’abitazione infatti, protetta da grate in ferro, porte blindate e impianto di videosorveglianza, risultava allestita in modo tale da consentire la vendita di dosi di stupefacente attraverso le feritoie e, fatto accesso all’interno, i militari hanno riscontrato la presenza un 20enne incensurato e un 24enne con precedenti di polizia con dosi di droga (54 gr. di cocaina, 72 gr. di crack e 71 di hashish) pronte alla vendita; nonché materiale per confezionamento e soldi in contanti per oltre 1500 euro.

    Sempre presente, come nel precedente “punto vendita”, un potente impianto di videosorveglianza con telecamere posizionate su tutti i punti di accesso all’abitazione. Durante la perquisizione è stato di fondamentale importanza l’apporto del cane antidroga RON che, mentre annusava ogni angolo della casa, aveva segnalato la presenza di qualcosa di sospetto nella camera da letto. Una volta spostati alcuni arredi i militari dell’Arma hanno notato una mattonella non perfettamente aderente: il fiuto di RON non ha fallito nemmeno in questa occasione; lo stupefacente era lì, nascosto sotto la piastrella.
    Per entrambi è scattata la custodia cautelare in carcere.





  • Messina
    Contrasto al narcotraffico. Sequestrati 40 chili di hashish e due di cocaina Messina
    L'operazione è stata effettuata dai finanzieri del Comando Provinciale
    Redazione11 Marzo 2025 - Cronaca



  • auto della guardia di finanza al porto di messina Cronaca

    Messina  – Quasi 40 chilogrammi hashish e due chili di cocaina e tre persone in manette. E’ il bilancio di una operazione effettuata dai Finanzieri del Comando Provinciale di Messina, in due distinte operazioni. Lo stupefacente era in transito sullo Stretto di Messina.

    L’attività, condotta dalle Fiamme Gialle del Gruppo di Messina con il prezioso ausilio delle unità cinofile, attesta la costante attenzione al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti, soprattutto ai punti di accesso alla Sicilia.

    La droga nascosta all’interno di un’automobile

    In particolare, grazie al fiuto del cane antidroga Lord, altamente specializzato in operazioni della specie, durante il controllo di una autovettura appena sbarcata dalla costa calabra e condotta da un giovane di origini straniere, i militari rinvenivano due panetti contenenti oltre 2 chili di cocaina, abilmente occultati all’interno dei sedili anteriori del mezzo.

    Valore dello stupefacente sul mercato della cocaina

    Lo stupefacente, contraddistinto dal simbolo di un peperoncino rosso, avrebbe potuto fruttare, sulle piazze di spaccio siciliane, circa 650.000 euro. Sulla base delle risultanze investigative, che dovranno comunque trovare conferma in dibattimento e nei successivi gradi di giudizio e ferma restando la presunzione d’innocenza valevole ora e fino alla condanna definitiva, l’indagato è stato tratto in arresto, in flagranza di reato, per traffico di sostanze stupefacenti ed aggregato alla casa circondariale di Gazzi.

    L’hashish viaggiava in un trolley

    Lo stesso giorno, sempre presso la Rada S. Francesco, i Finanzieri hanno sottoposto a controllo i passeggeri di un pullman di linea proveniente dal centro Italia, tra cui un uomo originario del Marocco che deteneva, all’interno del trolley con cui viaggiava, oltre 33 chili di hashish, del valore di oltre 300.000 euro. Per tentare di occultare il forte odore dello stupefacente, l’uomo aveva avvolto i panetti in voluminose coperte di pile e cosparso tutto con polvere di caffè. I Finanzieri hanno, dunque, tratto in arresto il corriere ed il connazionale che lo attendeva, con la propria autovettura, all’arrivo del pullman presso la stazione etnea. A seguito di perquisizione d’iniziativa dell’abitazione sita in Catania, ove entrambi dimoravano, sono stati, inoltre, rinvenuti e sottoposti a sequestro altri 4,6 chili di hashish.

    Gli arresti

    Si evidenzia che il provvedimento cautelare in argomento è stato emesso sulla scorta degli elementi probatoriacquisiti in fase di indagine preliminare; pertanto, in attesa di giudizio definitivo, sussiste la presunzione di innocenza. L’impegno nello specifico comparto testimonia la rilevanza attribuita al fenomeno criminale dalle Fiamme Gialle messinesi e dalle Autorità Giudiziarie del distretto, coralmente considerato di grave impatto sociale. Ciò conferma, inoltre, la centralità del territorio messinese quale porta d’ingresso dello stupefacente nell’isola, nonché punto strategico per il transito e il traffico di ingenti quantità di narcotico, primaria fonte di sostentamento delle organizzazioni criminali.




  • Mazara del Vallo
    Blitz della polizia a Mazara2, in manette due pregiudicati
    Sequestrate alcune armi
    Redazione7 Marzo 2025 - Cronaca



  • Cronaca

    Mazara del Vallo –  Blitz della polizia di Trapani coadiuvati dagli uomini del Reparto prevenzione crimine e dal Reparto mobile di Palermo, con l’ausilio di unità cinofile antidroga e antiesplosivo, nel quartiere popolare di Mazara 2, ha portato all’arresto di due pregiudicati. Gli agenti hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per detenzione e porto di armi comuni da sparo clandestine, oltre a condurre una serie di perquisizioni nei locali della zona.

    L’operazione ha preso le mosse da un’indagine avviata il 13 febbraio scorso, nell’ambito di un’attività mirata al contrasto del crimine diffuso e dello spaccio di stupefacenti nel quartiere che si trova alla periferiza della città. Gli investigatori individuarono i due arrestati mentre occultavano una valigetta tra le sterpaglie in aperta campagna. Gli indagati giunti sul posto in moto, avevano nascosto il contenitore tra le intercapedini di un muretto. Poche ore dopo, hanno tentato di recuperare la valigetta, ma questa era già stata sequestrata dalla Polizia.

    All’interno del contenitore, gli agenti della Squadra Mobile e del Commissariato di Mazara del Vallo,  coordinati dalla procura di Marsala, hanno rinvenuto due pistole con matricola abrasa: una Beretta calibro 7,65 e una Browning CZ 92 calibro 6,35, entrambe con munizionamento.

    Giovedì 27 febbraio, è poi scattata l’operazione che ha portato alla cattura dei due pregiudicati.

    Perquisite le abitazioni e i box dove erano custodite le moto da cross utilizzate per il trasporto delle armi e un immobile situato nel quartiere Mazara2. All’interno è stato rinvenuto materiale per il confezionamento di stupefacenti. L’appartamento in uso ai due prgiudicati era dotato di un sofisticato sistema di videosorveglianza, distrutto poco prima dell’irruzione degli agenti. Questo potrebbe confermare che  fungeva da base operativa per lo spaccio di droga.




  • Palermo
    Sequestro record di crack della guardia di finanza a Palermo
    E' in assoluto il maggiore effettuato in Italia negli ultimi anni
    Redazione6 Marzo 2025 - Cronaca



  • Arresto droga Palermo Noce. Cronaca

    Palermo – Arrestato dalla guardia di finanza di Palermo un incensurato. Le indagini delle fiamme gialle hanno portato alla scoperta di un laboratorio per la produzione di crack in una casa che si trovava in uno dei vicoli della Noce. Nel corso  di una laboriosa una perquisizione il ritrovamento di ingenti quantità di droga nel “centro” per il confezionamento delle dosi.

    Sequestrati un chilo di cocaina

    Sono stati sequestrati un chilo e mezzo di cocaina, involucri sottovuoto, 500 dosi già confezionate di crack e 100 dosi di cocaina. L’uomo, approfittando della favorevole posizione del proprio appartamento, all’interno del quale procedeva principalmente alla preparazione del crack e al confezionamento di piccole dosi di cocaina, aveva trasformato il balcone della propria casa in una sorta di piazza di spaccio.

    Come avveniva la vendita

    Gli investigatori delle fiamme gialle hanno accertato che le dosi di crack e cocaina, dopo un breve contatto telefonico, venivano lanciate dal balcone ai vari clienti o pusher che si posizionavano sotto in attesa. E questo per evitare sospettati e contatti diretti o incontri con gli acquirenti. Ma anche per evitare il rischio di essere intercettati dalle forze dell’ordine nel corso delle consegne. I finanzieri, scoperte le modalità usate dall’incensurato per vendere la droga, sono intervenuti a controllare un acquirente che si stava allontanando dal vicolo dopo aver raccolto una dose di crack sotto il balcone.

    L’arresto dello spacciatore

    Successivamente i finanzieri, quando il sospettato spacciatore si accingeva a uscire dal proprio appartamento, lo hanno fermato e sottoposto a controllo. L’uomo è stato trovato in possesso di circamille euro, ritenuti verosimilmente provento dell’attività illecita, è stato portato nella propria abitazione per la successiva perquisizione.  Così è stata individuata una centrale di produzione e confezionamento di crack e dosi di cocaina, avvalorata dal ritrovamento in un armadio sito in camera da letto di alcuni panetti di cocaina e diversi contenitori in plastica con all’interno altri pezzi di cocaina parzialmente lavorati e pronti per essere trasformati in crack.




  • Siracusa
    Operazione antidroga “Bianco Barocco” a Noto
    Dieci le persone indagate, cinque in carcere e cinque ai domiciliari
    Redazione31 Gennaio 2025 - Cronaca



  • Cronaca

    Noto (Siracusa) – Nelle prime ore di stamane, nell’ambito di una vasta operazione antidroga, agenti della Polizia di Stato hanno eseguito, nella città di Noto, un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal GIP presso il Tribunale di Siracusa,  su richiesta della locale Procura, a carico di dieci soggetti (5 con custodia cautelare in carcere e 5 agli arresti domiciliari) tutti indagati, a vario titolo, per i reati di detenzione ai fini dello spaccio di sostanze stupefacenti, estorsione, minaccia e porto abusivo di arma da fuoco e munizionamento.

    A quattro indagati, già detenuti per altri reati, l’ordinanza è stata notificata in carcere.

    Ad un’altra persona è stata applicata la misura dell’obbligo di dimora.

    Il provvedimento restrittivo scaturisce da una complessa ed articolata attività di indagine avviata nel 2023 dal Commissariato di Noto, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Siracusa.

    Notizia in aggiornamento





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