Palermo
Operazione antidroga a Palermo della Polizia di Stato
Indagini anche a Trapani
Redazione22 Maggio 2025 - Cronaca



  • controlli straordinari quartiere Zen Cronaca

    Palermo – Sono 22 le persone arrestate, 17 sono finite in carcere e cinque ai domiciliari. Si tratta del bilancio  di due differenti ordinanze di custodia cautelare firmate dal Gip di Palermo.

    I provvedimenti restrittivi scaturiscono da due distinte attività investigative (convenzionalmente denominate “Curly” e “Murales”), condotte dalla Sezione Antidroga della Squadra Mobile della Questura di Palermo e coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo.

    Le indagini hanno fatto emergere l’esistenza di un canale di importazione di cocaina e hashish in Sicilia. Droga smerciata nelle piazze di Trapani,  Palermo, Caltanissetta, Siracusa e Agrigento.

    La prima Indagine

    Delle due consorterie delinquenziali una, ben strutturata e con ramificazioni nei quartieri cittadini di Ballarò, Brancaccio e Villaggio Santa Rosalia, i suoi principali adepti erano divenuti riferimento per diversi grossisti, che costantemente trovavano la disponibilità di sostanze stupefacenti anche nei periodi in cui le stesse scarseggiavano nel territorio palermitano, attraverso l’operosità di trafficanti di punta.

    Così come accaduto a Trapani diverse volte, anche a Palermo, uno dei principali indagati aveva trasformato la sua abitazione, dove si trovava detenuto ai domiciliari, in un bunker della droga. Si occupava della promozione dell’associazione in cui era inserito, procacciando la sostanza stupefacente fuori dalla Sicilia ed occupandosi del mantenimento dei contatti con gli acquirenti, anche nei territori di altre Provincie siciliane, della gestione diretta delle trattative preliminari alle cessioni anche di ingenti quantitativi di droga, ponendosi a capo degli altri affiliati, ai quali assegnava precisi compiti e mansioni per l’esecuzione dei reati-fine perseguiti dal sodalizio di appartenenza.

    La seconda Indagine

    Mentre si indagava su questo filone gli investigatori sono incappati in un altro filone. E’ stato individuato un altro gruppo criminale che si era sganciato dal principale che si stava attivando per aprire  un canale di approvvigionamento di hashish e cocaina direttamente da Napoli. La piccola cellula criminale in esame, ricevuto lo stupefacente dalla Campania, curava il rifornimento dei grossisti di alcune piazze di spaccio palermitane e della Provincia. Nel corso dell’indagine Curly, a riscontro delle acquisizioni investigative relative ai due gruppi delinquenziali scoperti e sopra indicati, sono stati effettuati svariati sequestri, per un totale di circa 53 chilogrammi di hashish e di 2,3 chilogrammi di cocaina.

    In questo secondo caso l’ordinanza del Gip, ha raggiunto  una organizzazione che operava a Brancaccio, dove si trovavano due grossi depositi di cocaina. Anche quest’ultimo sodalizio era caratterizzato da un articolato assetto interno con suddivisione di compiti tra gli affiliati, ciascuno dei quali ricopriva un preciso ruolo, dai pusher alle figure apicali. Oltremodo importante era il sistema di comunicazione adottato. Gli appartenenti al sodalizio effettuavano, tra loro, video-chiamate attraverso note applicazioni social. In diversi casi evitando ogni scambio verbale ed utilizzando gesti convenzionali e movenze del corpo

    Sequestrati complessivamente 11 chili di cocaina, oltre a 56.000 euro in contanti.

     

     

     




  • Palermo
    Dieci arresti a Palermo per droga
    L'operazione dei carabinieri della Compagnia Palermo Piazza Verdi
    Redazione11 Marzo 2025 - Cronaca



  • Furti Mazara del Vallo Cronaca

    Palermo  – I carabinieri della compagnia “Palermo piazza Verdi” hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal giudice per le indagini preliminari su richiesta della Procura della Repubblica.

    La cronaca e i numeri del blitz

    Sono 15 gli indagati: otto in carcere, due agli arresti domiciliari mentre per cinque il Gip ha disposto gli obblighi di presentazione in caserma e di dimora. Le accuse contestate sono spaccio e detenzione di sostanze stupefacenti. Nei giorni scorsi si sono svolti gli interrogatori preventivi, poi il giudice ha emesso la misura cautelare. Le indagini dei carabinieri hanno preso in considerazione giugno-novembre 2022 e l’attività di spaccio gestita h24 da parte di chi faceva parte dell’organizzazione, documentando 3.738 cessioni di sostanze stupefacenti tra crack, cocaina, hashish e marijuana. Era di otto mila euro al giorno il giro di affari, 93 assuntori di sostanze stupefacenti sono stati deferiti.

    L’organizzazione le armi e il modus operandi

    L’attività investigativa aveva già portato all’arresto in flagranza di cinque persone e al sequestro di considerevoli quantitativi di stupefacente, oltre che al rinvenimento di tre armi clandestine, una penna pistola e munizioni per arma corta, sequestrati a carico di ignoti. Dalle indagini è venuto fuori il modus operandi dei pusher. Questi posizionavano nel portico di un complesso popolare e sprovvisto di illuminazione. La droga veniva nascosta all’interno di contenitori in alluminio. Li agganciavano con del nastro adesivo a dei magneti, posizionati sotto le macchine o attaccati a scale e ringhiere





  • Altre Notizie
  • Altre Notizie di Cronaca
    guardia di finanza sigarette
    Redazione
    Rino Giacalone
    Manfredi Borsellino
    Redazione
    Redazione
    Redazione
    Redazione
    Redazione
    Revoca misura Antonio Giancana
    Redazione
    Redazione
    Redazione
    ambulanza nave e guardia costiera
    Redazione
    Redazione