Mazara del Vallo
Le sirene della marineria stamane hanno salutato Papa Francesco
Stamane il rito ha unito marineria del sud e del nord nel nome del Papa degli ultimi
Laura Spanò26 Aprile 2025 - Attualità



  • Attualità

    Mazara del Vallo – Avrebbero voluto essere a Roma per i funerali di Papa Francesco, ma i marittimi mazaresi non lo hanno voluto lasciare solo in questo giorno e così non essendo presenti fisicamente hanno voluto mandare il loro saluto forte e chiaro: le sirene dei pescherecci infatti hanno risuonato alle 9:45 in punto. La marineria di Mazara del Vallo ha voluto così rendere omaggio al santo Padre. Stamattina, per alcuni minuti, al porto nuovo della città del Satiro, i pescherecci ormeggiati in banchina hanno fatto suonare le sirene e le trombe in segno di omaggio nei confronti di Papa Francesco.

    Stessa cosa è stata fatta in tutti i porti italiani risuonare insieme, da nord a sud uniti in questo simbolico abbraccio a Papa Francesco. Un gesto che unisce simbolicamente il mare al Vaticano, nel giorno dell’addio a un Papa che ha sempre mostrato attenzione e affetto per il mondo della pesca.

    In tanti, tra i marinai mazaresi, ricordano l’affetto del Pontefice, quando nel 2021, dopo il sequestro di 108 giorni in Libia e la conseguente liberazione dei motopesca Medina e Antartide, incontrò un gruppo di marinai con le loro famiglie proprio in Vaticano.





  • Oltre 200 mila i fedeli per l’ultimo saluto al Santo Padre: “Ha toccato menti e cuore”
    Potenti di tutto il mondo riuniti accanto al Santo Padre
    Redazione26 Aprile 2025 - Attualità



  • Ultimo saluto Papa Francesco Attualità

    Roma -L’ultimo saluto terreno al Papa degli ultimi, degli indifesi, degli emarginati, di coloro i quali avevano più bisogno di amore e affetto. Il Vaticano e l’Italia tutta stamane ha reso l’ultimo omaggio a questo Padre venuto dalla periferia del mondo per ricordare siamo tutti figli di un unico Dio.

    Chi oggi gli ha reso omaggio

    Dodici sovrani regnanti, due principi ereditari, 52 capi di Stato e 14 capi di governo o equivalenti, sei vice capi di Stato, tre vice primi ministri, 7 presidenti di parlamento, tredici ministri degli Esteri, 17 ministri con portafogli diversi: sono i capi delle oltre 160 delegazioni che partecipano oggi ai funerali di Papa Francesco. A questi si aggiungono nove organizzazioni internazionali e diverse altre personalità. Fuori dalla cerimonia ufficiale, gli occhi sono puntati sul possibile bilaterale fra il presidente Usa Donald Trump e il suo omologo ucraino Volodymyr Zelensky, arrivato a Roma con la first lady Olena Zelenska. Ieri sera Zelensky aveva affermato di “non essere più certo di avere il tempo” di recarsi a Roma ed eventualmente incontrare a margine il presidente Usa. Lo stesso Trump ha fatto sapere che durante la sua breve permanenza a Roma per le esequie del pontefice vedrà la premier Giorgia Meloni, ma limiterà i bilaterali.

    Una piazza e una città intera ferma per salutare il Padre di tutti

    Accanto ai potenti del mondo, quella bara spoglia davanti all’altare nella piazza del Vaticano e infine la gente, quelle stesse persone che il Santo Padre amava. Duecentomila i fedeli tra piazza San Pietro e via della Conciliazione per rendere omaggio al Pontefice.

    In campo quattromila agenti delle forze dell’ordine. Alla fine del funerale poi il lungo corteo fino a verso Santa Maria Maggiore dove finalmente riposerà. Qua il feretro del Papa sarà accolto dai poveri, migranti, trans amici di Papa Francesco disposti sul sagrato con in mano le rose bianche a lui tanto gradite.




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