Roma – Habemus Papam è l’americano Robert Francis Prevost, prefetto del Dicastero per i Vescovi, Arcivescovo-Vescovo emerito di Chiclayo, promosso lo scorso 6 febbraio da Bergoglio all’Ordine dei Vescovi con il titolo della Chiesa Suburbicaria di Albano. Lunghissima la sua presenza in Sudamerica, in Perù. Il nuovo Papa lo scorso anno è stato a Siracusa per la celebrazione del 71.mo Anniversario della Lacrimazione di Maria
Nato il 14 settembre 1955 a Chicago, Prevost è considerato come un papabile “di compromesso”, tra quelli che potrebbero riuscire nel difficile compito di unire le diverse e spesso contrastanti anime di una Chiesa cattolica che sta attraversando grandi cambiamenti.
La sua carriera inizia ufficialmente nel 1977, quando è entrato nel noviziato dell’Ordine di Sant’Agostino, nella provincia di Nostra Signora del Buon Consiglio, nella città di Saint Louis (Missouri). I voti solenni arrivano il 29 agosto 1981. Studente presso la Catholic Theological Union di Chicago, si è diplomato in Teologia.
All’età di 27 anni, Prevost approda a Roma, inviato dall’Ordine per studiare Diritto Canonico presso la Pontificia Università San Tommaso d’Aquino. Il 19 giugno 1982 ricevere l’ordinazione sacerdotale, due anni dopo consegue la Licenza.
Subito viene inviato a lavorare nella missione di Chulucanas, a Piura, in Perù (1985-1986). Mentre perfeziona gli studi solidifica la sua presenza nello Stato del Sudamerica: nel 1988 approda alla missione di Trujillo come direttore del progetto di formazione comune degli aspiranti agostiniani dei Vicariati di Chulucanas, Iquitos e Apurímac. Lì è stato priore di comunità (1988-1992), direttore della formazione (1988-1998) e insegnante dei professi (1992-1998). Nell’Arcidiocesi di Trujillo è stato vicario giudiziario (1989-1998), professore di Diritto Canonico, Patristica e Morale nel Seminario Maggiore “San Carlos e San Marcelo”
Buona parte del suo cursus honorum è però legato anche al suo Paese, gli Stati Uniti. Nel 1987 viene eletto direttore delle vocazioni e direttore delle missioni della Provincia Agostiniana “Madre del Buon Consiglio” di Olympia Fields, Illinois.
Facendo un salto in avanti negli anni, tornato dal Perù, nel 1999 è eletto priore provinciale della Provincia “Madre del Buon Consiglio” (Chicago). Dopo due anni e mezzo, il Capitolo generale ordinario lo ha eletto priore generale, ministero che l’Ordine gli ha nuovamente affidato nel Capitolo generale ordinario del 2007
Dal marzo del 2018 al 2023 è stato secondo vicepresidente del Conferenza episcopale peruviana. Papa Francesco lo aveva nominato membro della Congregazione per il Clero nel 2019 e membro della Congregazione per i Vescovi nel 2020
Roma – Ore 18.07 Fumata bianca. Eletto il Papa al secondo giorno di Conclave. Tutte le campane di Roma in festa … e in Piazza San Pietro migliaia di fedeli esultano. I 133 cardinali hanno scelto in brevissimo tempo e a breve si saprà anche il nome del successore di Francesco. Sono 89 i voti che sono confluiti sul nuovo Papa. Si tratta di uno dei conclave più veloci della storia della Chiesa. E intanto anche la chiesa trapanese esulta alla notizia, campane in festa anche nella diocesi. Il Conclave più social e più gobalizzato questo che si è concluso, erano 71 i Paesi degli elettori. Intanto la Piazza si va sempre riempiendo di fedeli.
Come previsto da molti e sperato da tutti, in primis i cardinali in Cappella Sistina, l’elezione del nuovo Pontefice è stata rapida. Dopo i due scrutini senza maggioranza dei due terzi del mattino, il pomeriggio di giovedì ha portato la notizia dell’elezione del successore di Francesco.
Papa Francesco. Per i funerali Roma attende 500 mila persone
Roma – Il Santo Padre è morto per un ictus e un collasso cardiaco. Nel testamento scrive: “Seppellitemi a Santa Maria Maggiore, nella terra e senza particolari decori”. La salma sarà esposta nella Basilica vaticana. Nelle prossime ore la data dei funerali.
Ci sarà anche Trump. Dopo aver comunicato agli americani della scomparsa del Pontefice, il presidente americano ha annunciato sui social la sua presenza, insieme alla moglie Melania, alle future esequie di Papa Francesco
Per i funerali Roma attende 500 mila persone
Per i funerali di Papa Francesco, Roma attende 500 mila persone. No-fly zone sulla capitale, mobilitati mille uomini in più, rinforzati i trasporti.
Ancora non è stato deciso quanto si svolgeranno i funerali di Papa Francesco. Secondo le norme, le esequie si dovrebbero tenere tra il quarto e il sesto giorno dalla morte, quindi tra venerdì 25 aprile e domenica 27 aprile. Oggi, intanto, si terrà la prima Congregazione dei cardinali dopo la morte di papa Francesco durante la quale si deciderà proprio la data del funerale.
La morte di Francesco apre di fatto un delicato periodo di transizione che porterà all’elezione del 267° pontefice della chiesa di Roma. Entro domenica le esequie. Tra il 5 e il 10 maggio l’apertura del Conclave che dovrà scegliere il nuovo papa.
Come sarà la tomba di Papa Francesco
La tomba del Papa nella cappella Sforza a S. Maria Maggiore, come ha deciso nel suo testamento- sarà semplice, a terra e, in pietra ligure a ricordo delle radici dei nonni. Lo ha raccontato a Porta a Porta il card. Rolandas Makrickas, arciprete coadiutore della basilica di S. Maria Maggiore. ”Mi ricordo – ha raccontato il porporato – che nel 2022 a maggio ho avuto un’udienza col papa e gli ho chiesto se avesse pensato alla sua tomba qui. Lui disse che di solito i papi sono sepolti a San Pietro. Dopo una settimana la segreteria del Papa mi chiese di andare e il Papa mi disse: ‘So che devo essere sepolto alla Salus populi romani. Tu sei stato un profeta’. Sono stati proposti alcuni posti. Alla fine si è scelta la cappella Sforza. Venne a vedere e ufficializzò la scelta”. ”Lui ha voluto una tomba semplice.
Voleva una sepoltura in terra con la croce portata da Papa. Una tomba con la pietra ligure” che riporta alle origini ”dei suoi nonni”, ha spiegato il porporato.