Bruxelles – Un piccolo centimetro in più può cambiare un viaggio intero. Dopo anni di battaglie, confusione e valigie incastrate nei misuratori ai gate, l’Europa mette ordine: arriva una nuova normativa che impone a tutte le compagnie aeree di includere un bagaglio a mano gratuito, con misure standard, nel prezzo del biglietto. Un passo che sembra banale, ma che per milioni di viaggiatori significa finalmente chiarezza, diritti e meno stress.
A partire dall’estate 2025, volare in Europa sarà un po’ più semplice. Le nuove regole approvate dall’Unione Europea impongono che ogni passeggero possa portare con sé, gratuitamente, un bagaglio a mano di 40x30x20 cm. Fino ad oggi era un Far West: ogni compagnia decideva a modo suo, e a farne le spese erano quasi sempre i passeggeri. Ora si cambia registro.
Il primo a muoversi è stato il colosso irlandese Ryanair. La compagnia ha annunciato ufficialmente l’adeguamento: da luglio 2025, il bagaglio a mano gratuito sale a 40x30x20 cm, contro i precedenti 40x25x20 cm. Un incremento che, in termini di volume, rappresenta un +20% netto. Basta valigie schiacciate per entrare negli odiati misuratori in metallo (che tra l’altro verranno progressivamente rimossi).
Occhio però: le dimensioni aumentano, ma le regole restano. Chi sfora – anche di poco – pagherà una penale direttamente al gate. Come sempre.
Il cambiamento non riguarda solo Ryanair. EasyJet si è già portata avanti, offrendo un bagaglio gratuito da 45x36x20 cm, il più generoso tra tutte le low cost europee.
Vueling, la spagnola del gruppo IAG, si adegua invece allo standard comunitario: 40x30x20 cm, come Ryanair.
Wizz Air, dal canto suo, era già in linea con queste misure: per lei si tratta solo di formalizzare quello che in pratica già accadeva.
A salutare con favore la riforma è Airlines for Europe (A4E), l’associazione che raccoglie 28 compagnie aeree del continente.
“La nuova normativa porterà chiarezza, equità e meno sorprese per i passeggeri – ha dichiarato Ourania Georgoutsakou, direttrice generale –. Che si tratti di viaggiatori business o famiglie in vacanza, tutti avranno regole uguali da Madrid a Varsavia”.
Diciamolo: era ora. Fino a ieri, scegliere con quale compagnia volare significava anche fare i conti con misure diverse, restrizioni assurde e costi nascosti. Ora, con un formato unico e gratuito, sarà finalmente possibile utilizzare lo stesso bagaglio per tutti i voli in Europa, senza sorprese al momento dell’imbarco.
Le compagnie hanno tempo fino a settembre 2025 per adeguarsi. Dopo quella data, chi non rispetterà la norma rischia sanzioni.
E i viaggiatori? Un grattacapo in meno. Un diritto in più.
Cosa cambia davvero per cittadini, aziende e servizi digitali
Economia – Segnatevi questa data: 28 giugno 2025. È il giorno in cui entra ufficialmente in vigore anche in Italia l’Accessibility Act, la direttiva europea che promette – e pretende – un futuro digitale più accessibile per tutti. Sì, proprio tutti: anche per chi ha disabilità visive, uditive, motorie o cognitive.
Ma non aspettatevi fuochi d’artificio o cambiamenti immediati sotto casa. Si tratta di una rivoluzione silenziosa, fatta di codici, design e responsabilità, destinata a ridisegnare nel tempo l’interfaccia del nostro vivere quotidiano.
Bancomat, biglietterie automatiche, siti e app: quei piccoli gesti che diamo per scontati – prelevare, pagare un bollo, fare shopping online – dovranno diventare più umani. O meglio, più giusti.
Ecco alcuni esempi concreti:
Bancomat con comandi vocali e tasti riconoscibili al tatto, schermi ad alto contrasto e posizionati all’altezza giusta anche per chi è in carrozzina.
Totem e distributori di biglietti dotati di istruzioni vocali e comandi semplificati, pensati per chi ha difficoltà visive o motorie.
Siti e app più intelligenti, navigabili anche senza mouse, compatibili con screen reader, con video sottotitolati e form di pagamento finalmente chiari.
Le imprese avranno fino al 28 giugno 2030 per adeguarsi completamente. Ma c’è una scadenza che scatta già oggi: tutti i nuovi prodotti e servizi digitali lanciati da ora in avanti dovranno essere conformi ai nuovi standard. Niente più scuse.
L’adeguamento è obbligatorio per:
Aziende con più di 10 dipendenti
Fatturato superiore a 2 milioni di euro
Le microimprese sono invece esentate – salvo eccezioni specifiche.
I controlli? Saranno nelle mani dell’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID), con multe da 5.000 a 40.000 euro, e sanzioni più salate per i grandi inadempienti.
Dietro ogni aggiornamento tecnico, c’è una questione di civiltà. Il cuore di questa direttiva batte forte nel solco della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità (2007): garantire a tutti autonomia, dignità e accesso pieno alla vita pubblica e privata.
Per qualcuno sarà un cambiamento invisibile.
Per altri, sarà la prima volta che potranno usare un bancomat da soli.
E forse, proprio per questo, sarà una rivoluzione.