CronacaTrapani – I carabinieri di Trapani hanno intercettato una autovettura con a bordo 5 uomini che ha forzato un posto di controllo. Ne è nato un inseguimento che si è concluso a Monreale. Durante il tragitto l’autovettura ha forzato diversi posti di controllo.
Giunti a Monreale gli occupati sono scesi dalla macchina per tentare una fuga, 4 uomini sono stati fermati ed 1 è ancora in fase di ricerca. Elicottero in volo. Al momento fermati per resistenza a pubblico ufficiale. Accertamenti in corso per capire la dinamica dei fatti.
PoliticaSan Giuseppe Jato (Palermo) – Netta vittoria del sì nel referendum per il riordino dei confini territoriali dei Comuni di Monreale e San Giuseppe Jato. Alle urne sono stati chiamati i cittadini delle contrade Bommarito, Dammusi, Ginestra e Signora, fino a ieri ricadenti nel Comune di Monreale, che hanno votato a favore dell’annessione a San Giuseppe Jato, essendo zone geograficamente più vicine al territorio interessato. La cittadina normanna cederà, così, poco più di 2000 ettari.
Nonostante il caldo, l’affluenza è stata del 75,6%. Il quesito è passato con il 95,5% dei voti (170 sì e 7 no).
“E’ stato un grande successo, un’impresa titanica. Un esempio concreto di decisione democratica. Il merito è del comitato cittadino promotore, presieduto da Vincenzo Mandarino che da tanti anni porta avanti questa battaglia. La politica era riuscita a fare poco, perché nel passato c’erano state solo chiacchiere inutili ma, grazie al comitato riconosciuto all’unanimità da tutto il Consiglio comunale dell’Amministrazione Licari, siamo riusciti oggi a raggiungere un risultato storico. Voglio ringraziare i tecnici che hanno lavorato a titolo gratuito per la ridefinizione dei confini, così come dobbiamo dare merito ai due legali che si sono impegnati, anche loro gratuitamente, a portare avanti le loro battaglie nei vari processi”.
E poi continua: “Grazie quindi all’architetto Raffaele Basile, agli ingegneri Giuseppe Italiano e Antonino Macaluso, agli avvocati Francesco Miceli e Luciano Romeo. Ora spetterà alla mia Amministrazione l’onore di governare questo processo di acquisizione del territorio. Una fase in cui il comitato promotore farà da comitato consultivo, per aiutarmi a interpretare i bisogni di questi cittadini e le criticità delle contrade su cui dobbiamo intervenire. Abbiamo già stilato un documento che in settimana firmeremo ufficialmente. Il comitato conosce il territorio, le esigenze più imminenti e sarà al mio fianco per portare a termine questa brillante operazione. Andiamo incontro a procedure che sconosciamo e che dobbiamo sperimentare, ma insieme ce la faremo”.
“Il 6 luglio 2025 per San Giuseppe Jato diventerà una data storica – conclude Siviglia – con l’auspicio che al più presto possano nascere comitati civici per la fusione in un unico Comune di San Giuseppe e San Cipirello, in quanto cittadini del mondo”.
CronacaMonreale – Si chiama Salvatore Calvaruso il giovane arrestato dai carabinieri con l’accusa di strage per avere ucciso tre ragazzi nel corso di una rissa scoppiata nel centro di Monreale. Contestati anche il porto e la detenzione illegale di arma da fuoco. Il ragazzo, che ha piccoli precedenti penali, è stato rinchiuso nel carcere Pagliarelli di Palermo.
Il provvedimento, emesso dalla Procura, è il risultato delle prime indagini svolte nell’immediatezza dei fatti.
Secondo quanto si è appreso, sarebbe stato Salvatore Calvaruso che ieri mattina si era presentato in caserma, sostenendo di avere subito il furto del proprio motorino, il presunto autore del triplice omicidio. Per l’accusa si sarebbe trattato di una mossa per sviare l’attenzione su di se, dopo il triplice omicidio dei giovani monrealesi, assassinati nei pressi del Duomo. L’ indagato aveva temuto di essere individuato da testimoni o attraverso la targa del ciclomotore, riferita sempre dai testimoni o individuata attraverso le immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona. Al termine di una giornata di interrogatori il pm Felice De Benedittis ha firmato il decreto di fermo, che adesso dovrà essere convalidato dal Gip entro 48 ore.
A perdere la vita sono stati Andrea Miceli, Massimo Pirozzo e Salvo Turdo, tutti residenti a Monreale. Due di loro sono morti sul colpo, mentre il terzo è deceduto in ospedale. Alla base della rissa un diverbio per un apprezzamento rivolto dai ragazzi di Monreale al modo di guidare il motorino da parte del gruppo di palermitani. Dalle parole si sarebbe passati ai pugni, fino a quando dalla folla sono partiti almeno una ventina di colpi di pistola.
CronacaCamporeale (Palermo) – Eseguiti dai carabinieri del Nucleo Investigativo del Gruppo di Monreale sei arresti. Le misure di custodia cautelare in carcere sono state emesse dal gip di Palermo su su richiesta della Direzione distrettuale antimafia, per associazione per delinquere di tipo mafioso.
Colpita la famiglia mafiosa di Camporeale il cui vertice, pur essendo già in carcere, sarebbe riuscito a mantenere saldamente il controllo del gruppo e la gestione degli affari illegali, grazie alla collaborazione di affiliati e familiari.
L’influenza mafiosa si sarebbe manifestata anche nella compravendita, a un prezzo imposto, di bovini e ovini destinati al macello. Inoltre, l’indagine ha permesso ai carabinieri di ricostruire casi nei quali anche semplici cittadini si sarebbero rivolti al clan per ottenere l’autorizzazione preventiva all’acquisto di fondi agricoli, al recupero di crediti da debitori insolventi e ancora per dirimere controversie sorte tra privati. Un potere di controllo anche nella gestione dei fondi agricoli nell’area camporealese, autorizzando o negando l’utilizzo di terreni per il pascolo. Un dipendente comunale, infine, avrebbe attestato falsamente il puntuale assolvimento da parte di due appartenenti alla locale famiglia mafiosa, degli obblighi derivanti dalla «messa alla prova».
CronacaSan Cipirello (Palermo) – Pare sia scaturito dall’esplosione di un petardo l’incendio di ieri pomeriggio 2 gennaio in una abitazione di San Cipirello. Da una prima ricostruzione effettuata dai carabinieri della compagnia di Monreale, i due fratellini avrebbero fatto esplodere alcuni piccoli petardi miniciccioli vicino a dei vecchi materassi, che si trovavano al piano terra di un edificio di proprietà della loro famiglia, disabitato e in corso di ristrutturazione. Le scintille avrebbero appiccato il fuoco ai materassi, generando un denso fumo acre che ha subito invaso gli ambienti.
All’arrivo dei carabinieri delle stazioni di San Cipirello e San Giuseppe Jato, i due fratellini avevano trovato riparo al secondo piano e, dalla finestra, chiedevano aiuto. I loro genitori, nel frattempo, aiutati da alcuni vicini stavano spegnendo le fiamme.
I carabinieri, utilizzando dei pagni bagnati per coprire naso e bocca, sono entrati nell’edificio e, attraversando la fitta coltre di fumo, hanno raggiunto al secondo piano i due bambini e li hanno portati in salvo in braccio.
