Sanremo – Chi l’avrebbe mai detto? Il Festival di Sanremo, da sempre fiore all’occhiello della Rai, potrebbe presto cambiare casa. Il Comune della città dei fiori ha aperto le porte a una gara pubblica per decidere chi organizzerà e trasmetterà il Festival. Una mossa che ha fatto infuriare la Rai, pronta a tutto pur di difendere “il suo” Sanremo.
La risposta della Rai non si è fatta attendere: una diffida indirizzata al Comune di Sanremo per impedire che i marchi storici del Festival vengano concessi ad altri. Secondo l’emittente pubblica, quei simboli non sono solo loghi, ma parte integrante della storia italiana. E soprattutto, appartengono a un racconto televisivo cucito su misura da decenni.
Nel frattempo, si fanno avanti nomi importanti. Mediaset, Discovery e altre reti potrebbero entrare in scena, con progetti ambiziosi per un Sanremo tutto nuovo. Una rivoluzione che fa tremare i palinsesti Rai e agita le acque dell’industria musicale, che già manifesta preoccupazioni per l’assenza di coinvolgimento nei processi decisionali.
Il bando pubblicato dal Comune è il risultato di una sentenza del TAR della Liguria, che ha imposto all’amministrazione di non affidare direttamente l’organizzazione alla Rai. La Rai ha fatto ricorso al Consiglio di Stato, ma intanto Sanremo ha deciso di difendersi: il Comune si costituirà in giudizio e porta avanti la sua linea, nel nome della trasparenza e della libera concorrenza.
Tra carte bollate, diffide e ricorsi, chi ama Sanremo si chiede: cosa ne sarà del Festival? Riuscirà a restare lo spettacolo che tutti conosciamo, tra fiori, musica e polemiche, oppure assisteremo a una trasformazione radicale? Il rischio che Sanremo perda l’anima Rai è oggi più concreto che mai.
Tocca al Consiglio di Stato decidere il futuro del Festival. Nel frattempo, la Rai alza la voce, il Comune tira dritto e le altre emittenti preparano le contromosse. Intanto, il pubblico guarda con stupore questo nuovo “teatrino” fuori dal palco, sperando che la musica – almeno quella – resti protagonista.
Catania – La Citta etnea si prepara a diventare nuovamente il set della popolare fiction “Vanina – Un vicequestore a Catania”, con l’inizio delle riprese di quattro nuovi film. La protagonista Giusy Buscemi, nei panni dell’intuitiva vicequestore Vanina Guarrasi, tornerà insieme a Giorgio Marchesi, già molto apprezzato dal pubblico nella precedente stagione.
Prodotta dalla casa di produzione Palomar, la serie è ispirata ai romanzi della scrittrice Cristina Cassar Scalia, e si distingue per l’elevata qualità cinematografica e la fedeltà narrativa ai libri.
I nuovi episodi promettono di intrecciare mistero, emozione e un profondo legame con la Sicilia. Le riprese, che si svolgeranno interamente a Catania e dintorni, offriranno ancora una volta scorci affascinanti della città etnea, regalando agli spettatori un mix perfetto tra poliziesco e introspezione personale della protagonista.
Il successo di Vanina si deve anche al lavoro di un team tecnico di altissimo livello, capace di valorizzare ambientazioni, atmosfere e personaggi, portando sullo schermo una Sicilia autentica e vibrante.
Per chi volesse recuperare i primi quattro film, è possibile farlo gratuitamente su Mediaset Infinity, la piattaforma streaming ufficiale di Mediaset. Un’occasione per chi non ha ancora scoperto l’affascinante mondo di Vanina o per chi desidera rivivere le sue indagini tra passato e presente.
Con quattro nuovi capitoli in arrivo, la seconda stagione si preannuncia ancora più coinvolgente. Nuovi casi complessi metteranno alla prova l’intelligenza e la sensibilità del vicequestore Guarrasi, continuando a esplorare temi sociali, drammi personali e intrecci criminali sullo sfondo di una Sicilia moderna ma intrisa di tradizione.
Oltre alla trama avvincente, la serie continua a essere un potente veicolo di promozione culturale per la Sicilia. Catania, con il suo fascino barocco, le sue luci e le sue ombre, diventa protagonista tanto quanto i personaggi della fiction.