L’INPS ha ufficialmente comunicato gli aggiornamenti relativi alle pensioni di marzo 2025, in linea con le disposizioni della Legge di Bilancio. I pensionati riceveranno aumenti e arretrati, garantendo un adeguamento al costo della vita.
Per chi percepisce un assegno pensionistico pari o inferiore al trattamento minimo, è previsto un incremento del 2,2%, pari a 13,27 € in più al mese, portando il totale a 616,67 € mensili.
Le pensioni di importo compreso tra 1 e 4 volte il trattamento minimo (fino a 2.394,44 € lordi al mese) avranno un recupero dello 0,8% dell’inflazione.
Chi percepisce un assegno tra 2.394,45 € e 2.993,06 € beneficerà di una rivalutazione dello 0,72%, mentre per gli assegni superiori ai 2.993,06 € lordi mensili, l’aumento sarà dello 0,60%.
Gli aumenti previsti dalla rivalutazione saranno erogati con il cedolino di marzo 2025, comprensivi degli arretrati maturati da gennaio.
Oltre agli aumenti, i pensionati possono usufruire dei prestiti in convenzione INPS, che offrono condizioni agevolate e tassi vantaggiosi rispetto alle opzioni di credito tradizionali. I finanziamenti possono essere richiesti direttamente tramite le banche e le finanziarie convenzionate con l’INPS, con rate rimborsabili tramite trattenuta sulla pensione.
Il passaggio all’ora legale di marzo 2025 segnerà l’inizio dell’arrivo della bella stagione, con giornate più lunghe e più sole. Il cambio dell’ora avverrà tra sabato 29 e domenica 30 marzo: alle 2 di notte gli orologi verranno spostati avanti di un’ora, portandoci alle 3 di notte. Sebbene perderemo un’ora di sonno, il vantaggio principale sarà l’ora di sole in più nel pomeriggio, che ci permetterà di godere maggiormente delle ore di luce.
Nel corso degli anni, si è discusso sull’abolizione del cambio dell’ora in Italia, ma è importante notare che la proposta è stata portata avanti principalmente dai paesi del Nord Europa, dove il cambio d’ora non ha gli stessi vantaggi. Infatti, la posizione geografica di questi paesi non richiede la modifica dell’orario, mentre per l’Italia e i paesi mediterranei, il cambio dell’ora risulta ancora utile.
Il passaggio all’ora legale, noto anche come “ora estiva”, ha l’obiettivo di sfruttare al meglio le ore di luce nei mesi più caldi dell’anno. Con il cambio dell’ora, l’attività della maggior parte delle persone si allinea meglio con le ore di luce, consentendo un risparmio energetico significativo. Senza l’ora legale, gran parte delle ore di luce mattutine andrebbero sprecate, senza essere utili per le attività quotidiane.
L’ora legale consente di risparmiare energia, sincronizzando le ore di luce con quelle di attività della popolazione. Questo adattamento non solo permette di ottimizzare l’uso della luce naturale, ma anche di ridurre il consumo di energia elettrica, rendendo il periodo estivo più sostenibile dal punto di vista energetico.
Il cambio dell’ora quindi non solo segna l’inizio della bella stagione, ma rappresenta anche una misura praticabile e vantaggiosa per il nostro paese.