Trapani – Pizzolungo, 2 aprile 1985: una delle più drammatiche stragi di mafia destinata a legare per sempre la vita di Margherita Asta a quella del giudice Carlo Palermo. Una storia di sofferenza e rinascita che il regista Graziano Diana racconta nel tv movie coprodotto da Rai Fiction e Elysia Film per Rai 1 ‘Un Futuro Aprile’.
“Mi ha profondamente colpito e commosso – dice Graziano Diana – il libro che la figlia scampata alla strage, Margherita Asta, ha scritto insieme alla giornalista Michela Gargiulo, ricostruendo il suo destino di sopravvissuta. Il drammatico percorso di Margherita e del giudice Palermo per ritrovare il senso della vita diventava il toccante racconto di due anime che si ritrovano dopo una grande sofferenza”.
Francesco Montanari è il giudice Carlo Palermo, mentre Ludovica Ciaschetti interpreta Margherita Asta. Insieme a loro, nel cast, anche Peppino Mazzotta, Anna Ferruzzo, Denise Sardisco, Federica De Cola. Soggetto e sceneggiatura sono firmati da Graziano Diana, Stefano Marcocci, Domenico Tomassetti con la collaborazione di Fabrizio Coniglio.
Quel 2 aprile 1985, Barbara Rizzo Asta sta percorrendo sulla sua utilitaria la strada da Pizzolungo a Trapani. Con lei i gemellini Giuseppe e Salvatore che giocano sul sedile posteriore in attesa di arrivare a scuola. Una deflagrazione improvvisa spazza via la macchina con la famiglia Asta. La vettura di Barbara ha fatto da scudo all’autobomba preparata per l’attentato al giudice Carlo Palermo che rimane illeso, ma distrutto e dilaniato dal senso di colpa. Il boato è tremendo. L’esplosione risuona forte in tutta la città, facendo tremare ogni cosa. Inizialmente si pensa a un terremoto, ma è un attentato.
Margherita Asta, la figlia di 10 anni, solo per caso non è in macchina con madre e fratelli: quel giorno ha deciso di andare a scuola con un’amica. Si salverà, ma la sua vita da quel momento sarà segnata dal dolore e dalla sofferenza. L’incontro con il magistrato Palermo, avviene dopo anni ma questo aiuterà entrambi a rinascere e ad andare avanti senza mai dimenticare quel tragico attentato che li ha legati per sempre, e Margherita – oggi – è attivamente impegnata nelle scuole, a favore della legalità, con lei accanto da sempre don Luigi Ciotti e l’associazione Libera.
Trapani – Questa mattina, nell’aula magna del Polo universitario di Trapani, gli studenti universitari e delle scuole superiori di Erice hanno avuto l’opportunità di incontrare Carlo Lucarelli, scrittore e autore di libri e documentari, tra cui la celebre serie tv “Blu Notte”. Lucarelli, con il suo intervento, ha arricchito “Non Ti scordar di me”, il programma delle iniziative organizzate dal Comune di Erice e dall’associazione Libera in memoria delle vittime della strage di Pizzolungo del 2 aprile 1985.
L’incontro è stato aperto dai saluti della sindaca di Erice, Daniela Toscano, ha avuto la partecipazione di Margherita Asta ed è stato moderato dal giornalista Rino Giacalone.
Lucarelli ha affrontato il tema “Le storie che fanno la storia”, un viaggio nel cuore della nostra memoria collettiva, a partire dalla tragica vicenda della strage mafiosa di Pizzolungo, che ha visto la morte di Barbara Rizzo Asta e dei suoi gemellini, Salvatore e Giuseppe. Ha raccontato l’attentato, ripercorrendo gli sviluppi giudiziari emersi negli anni e ragionato sui cambiamenti che hanno segnato l’informazione in questi decenni.
Nel corso dell’incontro Lucarelli ha sottolineato l’importanza delle “piccole storie” che si intrecciano per formare la trama della nostra grande storia collettiva, evidenziando come ogni persona, anche nella sua singolarità, possa contribuire a dare senso e direzione alla memoria. Un altro punto cruciale trattato è stato quello della giustizia riparativa e riconciliativa, concetti fondamentali per comprendere come il perdono e la consapevolezza possano trasformare il dolore e l’ingiustizia in un’opportunità di crescita sociale e personale.
Durante gli incontri, Lucarelli ha fatto un interessante parallelo tra il concetto di paura e quello di conoscenza. La paura, ha spiegato, non è solo un’emozione negativa, ma uno strumento potente di consapevolezza, che, se gestito con saggezza, può portare alla scoperta di verità scomode ma necessarie. È proprio dalla paura di non fare giustizia, di non mantenere viva la memoria delle vittime e di non lottare contro le ingiustizie che deve trarre linfa l’impegno a non dimenticare.
Il convegno ha visto una partecipazione attiva degli studenti, che hanno contribuito al dibattito con domande e riflessioni sull’importanza di mantenere vivo il ricordo, affinché tragedie come quella di Pizzolungo non vengano mai dimenticate. È stato ribadito con forza che la memoria non deve essere solo un atto di rispetto verso chi non c’è più, ma anche uno stimolo a lottare per un futuro di giustizia e libertà, lontano dalle logiche mafiose.
«“Non ti scordar di me” non è solo il titolo di un programma, ma il cuore pulsante di un impegno quotidiano che rinnova la nostra responsabilità verso la giustizia. A 40 anni dall’orrenda strage di Pizzolungo, i nostri studenti hanno avuto l’opportunità di confrontarsi con Carlo Lucarelli, uno dei narratori più significativi del nostro tempo, per riflettere insieme su vicende che non devono essere dimenticate e che contribuiscono a dare forma alla nostra identità collettiva. Il ricordo delle vittime, come Barbara Rizzo e dei suoi bambini, non può ridursi a un atto di pietà, ma deve essere un richiamo costante a lottare per un futuro di giustizia. La memoria diventa la guida, il faro che illumina il nostro cammino e ci spinge a non piegarci davanti alla violenza e all’illegalità. Un sentito ringraziamento a Carlo Lucarelli per aver contribuito con il suo pensiero a un momento così significativo, e a tutti coloro che, come Margherita Asta, continuano a portare avanti questo impegno, a volte doloroso, ma sempre indispensabile».
Trapani – “Le storie che fanno la storia” è il tema scelto per i due incontri che lo scrittore Carlo Lucarelli avrà domani 28 Marzo, a Erice e a Trapani Il primo alle 9,30 presso l’aula magna del Polo Universitario ad Erice, al quale sono stati invitati gli studenti universitari e delle scuole superiori. Il secondo incontro alle 17 nella sala “Fulvio Sodano” di Palazzo D’Alì a Trapani, aperto alla cittadinanza ed inserito all’interno della piattaforma per la formazione professionale giornalisti.
I due incontri con lo scrittore Carlo Lucarelli sono inseriti nell’ambito delle manifestazioni “Non ti scordar di me” promosse dal Comune di Erice e dall’associazione Libera con il patrocinio anche del Comune di Trapani e dedicate al ricordo di Barbara Rizzo e dei suoi gemellini Salvatore e Giuseppe Asta di appena sei anni, vittime della strage mafiosa di Pizzolungo del 2 Aprile 1985, dove persero la vita , a causa dell’attentato organizzato da Cosa nostra contro il magistrato Carlo Palermo.
A 40 anni dall’orrenda strage mafiosa , l’incontro con Lucarelli, attento scrittore del panorama italiano, autore di libri e documentari radiofonici e televisivi, tra le più famose la serie tv denominata “Blu Notte”, vuole provare a raccontare l’attentato con tutto quello che nel frattempo in questi anni a cavallo tra due secoli è emerso con diverse pronunce giudiziarie, ma guardando anche agli stili dell’informazione che nel frattempo sono andai via via cambiando.
Sabato 29 marzo alle 9,30 appuntamento al Pala Shark di Trapani, in piazzale Ilio. “Un canestro per la legalità per ricordare Barbara, Salvatore e Giuseppe. Sul parquet giocheranno la nazionale di basket dei Magistrati e le vecchie glorie della Pallacanestro Trapani: in campo Virgilio, Mannella, Binelli, Magaddino. A seguire scenderà in campo la squadra della ASD Granata BaskIN club. L’evento sportivo è aperto gratuitamente al pubblico e verrà anticipato da un incontro dei protagonisti delle partite con gli studenti trapanesi.
Domenica 30 marzo appuntamento alle 9,30 al Circolo del Tennis di Trapani: “Dove eravamo rimasti…giocando con Giuseppe e Salvatore”. Sono stati organizzati tornei di padel e calcetto con protagonisti i compagni di scuola e gli amici di Salvatore e Giuseppe Asta, ma anche tutti coloro i quali vogliano stringersi ancora una volta con Margherita Asta promotrice dell’iniziativa dedicata ai suoi due fratellini.
Castellammare del Golfo – Nell’aula magna dell’istituto superiore “Piersanti Mattarella” di Castellammare del Golfo nel 40° anniversario della strage mafiosa di Pizzolungo si terrà la rappresentazione teatrale “Sangue Nostro” in scena domani 27 marzo, alle ore 10. Fabrizio Coniglio e Laura Nardi saranno i protagonisti di un momento teatrale tratto dal libro di Michela Gargiulo e Margherita Asta “Sola con te in un futuro aprile”.
Il Comune di Castellammare del Golfo partecipa a “Non ti scordar di me”, organizzata dall’associazione Libera con più Comuni ed associazioni e dedicata al ricordo di Barbara Rizzo e dei suoi gemellini di 6 anni che stava accompagnando a scuola, Salvatore e Giuseppe Asta, uccisi dal tritolo che Cosa nostra fece esplodere, il 2 aprile 1985, per attentare alla vita di Carlo Palermo, allora magistrato della Procura di Trapani.
«Castellammare del Golfo non solo ha il dovere di ricordare Barbara Rizzo, Giuseppe e Salvatore Asta e tutte le vittime innocenti della mafia, ma deve anche contribuire a scardinare ogni forma di cultura mafiosa -afferma il sindaco Giuseppe Fausto-. Farlo dalle scuole con gli studenti, tramite un racconto teatrale, assume un’importante valenza culturale poiché si tratta del principale percorso per far crescere l’impegno contro le mafie». «A Castellammare del Golfo facciamo memoria di Barbara Rizzo e dei suoi gemellini, Salvatore e Giuseppe ai quali è intitolata la nostra biblioteca comunale, e di tutte le vittime di mafia come i castellammaresi Paolo Ficalora, Gaspare Palmeri e Piersanti Mattarella -prosegue il sindaco Giuseppe Fausto-, indicando alla società civile che deve contribuire attivamente perché la mafia sia messa all’angolo. Anche perché, come racconta la terribile storia della famiglia Asta, il fenomeno mafioso riguarda e coinvolge tutti, non solo magistrati, forze dell’ordine e giornalisti. Quello di Margherita Asta, figlia e sorella delle vittime, che ringraziamo per la presenza a Castellammare del Golfo e l’impegno della sua testimonianza, è l’esempio di chi con forza e determinazione lotta ogni giorno per l’affermazione della legalità e la memoria, per una società più giusta e libera dalle mafie». «Infine, oltre l’associazione Libera, desidero ringraziare il dirigente del polo statale “Piersanti Mattarella” Giuseppe Lo Porto per la disponibilità e -conclude il sindaco Giuseppe Fausto- i dirigenti degli istituti comprensivi Giuseppe Pitrè e Giovanni Pascoli, Elvira Mulè e Salvatore Tinnirello, per la collaborazione».
Erice – Al via a Erice la settimana del “Non ti scordar di me”, che nel 40° anniversario della strage mafiosa di Pizzolungo del 2 aprile 1985, ha il compito di far memoria delle vittime, Barbara Rizzo Asta e dei suoi gemellini, Salvatore e Giuseppe, e rinnovare l’impegno civile perché Cosa nostra possa essere messa all’angolo.
«La società civile ha il compito di partecipare concretamente, combattere Cosa nostra – dice il sindaco Daniela Toscano – lo ripetiamo ad alta voce non è solo compito di magistratura, giudici e forze dell’ordine». Comune e Libera hanno scelto un tema preciso per questa edizione iniziata ieri e che culminerà il 2 aprile, “Il cammino della speranza alla ricerca della Giustizia”. E in queste giornate la città di Erice assieme ad altri Comuni camminerà con Margherita Asta, figlia e sorella delle vittime, Carlo Palermo, il magistrato che in quell’attentato doveva essere ucciso, con Totò La Porta che faceva la scorta assieme a chi purtroppo ci ha lasciato dopo essere sopravvissuti all’attentato, gli agenti Raffaele Di Mercurio e Nino Ruggirello, e all’autista Rosario Maggio.
Ieri i primi due appuntamenti. Nella mattinata al Teatro Sollima di Marsala con un convegno sul tema della “Giustizia Riparativa”, momento di confronto tra giudici, Caruso e Bouchard, i familiari delle vittime della mafia e del terrorismo, come Agnese Moro, Margherita Asta, Marene Ciaccio Montalto e con Daniela Marcone, referente nazionale della Memoria per Libera. Alle 16 a Pizzolungo nel parco “Non ti scordar di me”, Margherita Asta ha incontrato i giovani di Castello D’Argile e gli studenti del gemellaggio con le scuole.
Mercoledì 26 marzo a Erice presso l’auditorium della scuola Pagoto in tre repliche (9,30/11,15 e alle 21) verrà messo in scena il testo scritto da Rosaria Bonfiglio “Vite Private”.
Giovedì 27 marzo a Castellammare del Golfo dove alle 10 nell’aula magna del Polo Scolastico “Piersanti Mattarella”
Venerdì 28 marzo sarà a Erice e a Trapani per due incontri lo scrittore Carlo Lucarelli. “Le storie che fanno la storia” è il titolo dato ai due incontri: il primo si svolgerà alle 9,30 presso l’aula magna del Polo Universitario; il secondo alle 17 presso Palazzo D’Alì nell’aula “Fulvio Sodano”.
Sabato 29 marzo alle 9,30 a Trapani al Pala Shark di piazzale Ilio davanti al pubblico composto dagli studenti delle scuole trapanesi, a giocare sul parquet saranno gli atleti del Granata BaskIN Club e poi la nazionale di Basket dei Magistrati che affronterà le vecchie glorie della Pallacanestro Trapani.
Domenica 30 marzo alle 9,30 presso il Circolo del Tennis di Trapani si tornerà idealmente a giocare con Salvatore e Giuseppe Asta. L’invito è stato rivolto da Margherita ai compagni di scuola, agli amici, dei suoi fratellini, ed esteso a tutti quelli che vorranno esserci. “Dove eravamo rimasti?..Giocando con Giuseppe e Salvatore. Previsti tornei di padel e calcetto. Per iscriversi contattare il numero 339.3589139.
Lunedì 31 marzo alle 9,30 presso l’aula magna del Polo Universitario di Trapani sul tema “Democrazia e Costituzione, il ruolo dell’Europa” interverrà Vittorio di Trapani, il presidente della FNSI, il sindacato dei giornalisti. A seguire si svolgerà la premiazione dei vincitori della IX edizione del concorso giornalistico riservato agli studenti della scuole superiori. Concorso dedicato alla memoria del giornalista Santo della Volpe, nel decimo anno dalla sua prematura scomparsa. A premiare i vincitori con Di Trapani sarà Lorenzo Frigerio Direttore di Libera Informazione .
Nella stessa giornata alle 16,30 in via Tenente Pollina 33 a Erice Casa Santa verrà inaugurato il centro di documentazione “Da Cosa nostra a Casa Nostra”, intitolato a Salvatore e Giuseppe Asta.
Martedì 1 aprile a Trapani al Teatro Ariston in corso Italia si torna a proporre un momento teatrale. Come negli anni passati a recitare saranno gli studenti. Percorso coreografico curato da Patrizia Lo Sciuto, scritto e diretto da Massimo Pastore. Verrà messo in seca il testo tratto da un dialogo tra Massimo Pastore con Margherita Asta, Marene Ciaccio Montalto e Agnese Moro.
Alle 19,30 nell’aula consiliare di Palazzo Cavarretta a Trapani si terrà la seduta per il conferimento della cittadinanza onorari all’associazione nazionale Libera.
Mercoledì 2 aprile alle 9,30 il giorno del ricordo. Ci si ritroverà davanti la stele che ricorda Barbara, Salvatore e Giuseppe posta all’ingresso del parco della memoria “Non ti scordar di me”.
Alle 15,00 Margherita a Asta sempre nel parco “Non ti scordar di me” incontrerà i giovani del CCR di Lozzo di Cadore, Santo Stefano di Cadore, San Pietro di Cadore, Sovere e di Paceco, protagonisti del loro gemellaggio.
Alle 17 a Trapani al Palazzo di Giustizia nell’aula “Giovanni Falcone” momento di confronto sul tema “Il senso della Giustizia per ricomporre le vite spezzate dalle mafie”. A intervenire saranno il presidente del Tribunale Alessandra Camassa, il procuratore della Repubblica Gabriele Paci, Giulio Biino, presidente del Consiglio nazionale notarile, Carlo Palermo, Margherita Asta. Le conclusioni saranno di don Luigi Ciotti presidente dell’associazione nazionale Libera.
Alle 21 l’ultimo degli appuntamenti in programma, presso l’auditorium della scuola Pagoto in via Tivoli a Erice Casa Santa. Il “Non ti scordar di me” 2025 si chiuderà con il concerto del cantautore Pippo Pollina che si esibirà assieme a Claudia Sala , Roberta e Adriana Prestigiacomo.ia.
Trapani – Siamo arrivati all’ultimo passo di quei cento che Libera ha preparato in questi mesi in vista della giornata di domani a Trapani in cui si ricorderanno le 1105 vittime innocenti delle mafie. Una serie di appuntamenti culminati oggi con l’arrivo dei familiaridelle vittime e il saluto del prefetto e del sindaco di Trapani al cinema Ariston. Quello di oggi è stato solo un assaggio di quanto accadrà domani quando tutte le famiglie, assieme alla Chiesa, alle scuole, ai sindacati, ai sindaci, alle forze dell’ordine, magistrati e alla gente si ritroverà per le strade di Trapani a portare un vento nuovo quello della “speranza”.
Il primo saluto alle famiglie è arrivato dal prefetto Daniela Lupo e dal sindaco Giacomo Tranchida
“La mafia è stata molto democratica ha colpito tutti. Oggi però voi famiglie ci date la forza per andare avanti” ha detto fra le altre cose il prefetto.
“Non è Trapani che oggi accoglie loro, ma al contrario, sono loro che ci stanno accogliendo in questo percorso” – ha invece ribadito il sindaco.
Tantissimi i volti a ricordarci le 1101 vittime delle mafie in tutta Itali, 55 delle quali uccise nel trapanese.
Tutti questi nomi domani saranno scanditi, uno per uno perchè l’impegno di Libera in questi anni e anche domani sarà quello di non lasciare soli nessuno e di perpetuare la memoria. “un popolo senza memoria è un popolo senza futuro”.
Tra i familiari Marene Ciaccio Montalto, figlia del giudice GianGiacomo Ciaccio Montalto, ucciso a Valderice il 25 gennaio 1983 al suo primo appuntamento con la Giornata nazionale in memoria delle vittime innocenti delle mafie. Ma c’era anche Maddalena Rostagno figlia di Mauro, il sociologo e giornalista ucciso a Lenzi il 26 settembre 1988, con lei anche la mamma Chicca Roveri. Ed ancora Margherita Asta, figlia e sorella di Barbara e Salvatore e Giuseppe uccisi a Pizzolungo il 2 aprile 1985. C’era anche Liliana Riccobene vedova dell’agente della polizia penitenziaria Giuseppe Montalto ucciso dalla mafia in contrada Palma, alle porte di Trapani, l’antivigilia di Natale del 1995.
Tanti volti e tante storie quelle che da oggi sono arrivate a Trapani e che domani vedremo insieme percorrere le strade della città per gridare ancora verità e giustizia. Tutti hanno sottolineato la straordinaria capacità che ha avuto Libera in questi anni di coinvolgerli per “non dimenticare”.
Il clou della vigilia la veglia ecumenica e intereligiosa nella Cattedrale San Lorenzo. Con il vescovo di Trapani anche i vescovi di Agrigento e Palermo e i rappresentati di buddisti, valdesi e musulmani. Le parole del vescovo Fragnelli nel potete risentire nel video allegato alla notizia.
“A Trapani si parla ancora di mafia, ma troppo spesso il dibattito, quando non destinato
all’autocompiacimento, serve più a rafforzare nuove forme di potere e silenzio che a contrastare davvero l’illegalità.Viviamo in un tempo in cui si costruiscono nemici su misura, pronti per essere odiati. Il
pericolo è che, continuando così, un giorno ci ritroveremo anche noi dall’altra parte, etichettati come il nemico di qualcun altro. Ma c’è una speranza. Riconoscere di essere affamati e assetati non ci toglie nulla, anzi: ci dà l’opportunità di metterci in cammino, di cercare la vera giustizia”.
“Questi sono tempi caratterizzati da viscerali atteggiamenti di scontro, molta demagogia e facili semplificazioni che istigano all’odio e alla contrapposizione. Bisogna reagire e avere il coraggio di promuovere il bene nella conoscenza, il dialogo, l’apertura, ma soprattutto avere la volontà di non fermarsi alle apparenze e agli immaginari collettivi, ambedue falsi, e fare lo sforzo di distinguere tra tradizioni religiose e strumentalizzazioni ideologiche. Non sappiamo come gli avvenimenti si svilupperanno un domani, ma bisogna maturare una forza interiore, con l’aiuto di DIO; noi musulmani diciamo: “Mi rifugio in Dio contro Satana il lapidato” e poi: “Non c’è forza e potenza se non in Dio”. E assieme a fedeli di altre confessioni: Not in my name”.
Trapani – Margherita Asta , figlia e sorella delle vittime della strage mafiosa di Pizzolungo del 2 aprile 1985, torna a ripetere l’appello rivolto ai compagni di scuola e agli amici dei suoi due fratellini, Salvatore e Giuseppe Asta, a partecipare ad un evento sportivo organizzato per il prossimo 30 marzo 2025 presso il Circolo del Tennis di Trapani.
“Il proposito – dice Margherita, che in questi anni ha tenuto viva la memoria dei suoi fratellini che all’epoca aveva appena sei anni e della mamma Barbara – è quello di tornare a giocare idealmente con i miei fratelli riunendo i loro compagni e amici, oggi quarantenni. Ritrovarci insieme – dice ancora nel suo appello accorato – a ricordare quei giorni spensierati trascorsi a scuola bruscamente interrotti da quell’attentato mafioso”.
Il titolo dell’evento sportivo è “dove eravamo rimasti…giocando con Giuseppe e Salvatore”. La partecipazione è gratuita e chi vuole aderire può farlo, chiamando il 3393589139. Le adesioni vanno comunicate entro il 15 Marzo 2025.
L’evento organizzato dal Comune di Erice e da Libera dal titolo “Non ti Scordar di Me” è dedicato al ricordo delle vittime della strage mafiosa di Pizzolungo, nel corso del quale si terrà anche la 9^ edizione del concorso giornalistico “S. della Volpe” riservato agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado di tutta Italia.
Genova – Le storie di Margherita Asta e Rino Giacalone si sono intrecciate nel tempo, unite dal comune impegno per la verità e la giustizia. Rino Giacalone, direttore di TrapaniOggi.it e giornalista di cronaca, ha incontrato Margherita anni fa, intervistandola sulla tragica strage di Pizzolungo, avvenuta il 2 aprile 1985. Quel giorno, la mafia uccise la madre di Margherita, Barbara Rizzo, 31 anni, e i suoi fratellini gemelli Giuseppe e Salvatore, di appena 6 anni.
“Una storia apparentemente piccola, che molti volevano dimenticare – racconta Rino Giacalone – ma che da sempre sappiamo essere parte di una vicenda molto più grande: quella del nostro Paese. La nostra democrazia e la nostra libertà si fondano su commistioni e compromessi tra pezzi delle istituzioni e la mafia, una realtà di una gravità assoluta”. La strage di Pizzolungo non fu un episodio isolato, ma il riflesso di un sistema criminale che ha cercato di piegare la società civile al proprio potere”.
Anche se senza incontrarsi direttamente, negli ultimi giorni le loro strade si sono incrociate ancora una volta tra Genova e il Tigullio. Il 6 febbraio, Margherita Asta ha portato la sua testimonianza nelle scuole del Tigullio, sottolineando come la Memoria non sia solo un dovere di chi ha subito perdite personali, ma un impegno collettivo, necessario per costruire un futuro libero dalle mafie.
Il 14 febbraio, Rino Giacalone ha parlato davanti a una sala gremita al Genova Blue District, raccontando la sua esperienza di giornalista e cittadino impegnato nella ricerca della verità. Due incontri, due storie, un’unica missione: quella di far conoscere e ricordare ciò che è stato, affinché non si ripeta.
Questi due percorsi si intrecciano in un anno significativo: il 21 marzo, Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, sarà celebrato a Trapani. La città che ha segnato profondamente le loro vite diventerà il centro di una riflessione collettiva sulla necessità di un impegno continuo contro la criminalità organizzata.
Margherita Asta e Rino Giacalone ci ricordano che il cambiamento passa attraverso le scelte di ognuno di noi. La Memoria non è solo un esercizio del passato, ma uno strumento per costruire un presente e un futuro più giusti.