Catania – Un 44enne è stato arrestato da carabinieri del comando provinciale di Catania, per maltrattamenti in famiglia commessi in paese della provincia etnea.
La vittima è la moglie che l’uomo avrebbe picchiato, colpendola con schiaffi e pugni, davanti ai loro 4 figli minorenni e distruggendo mobili e suppellettili del loro appartamento A chiamare i militari dell’Arma con una telefonata al 112 è stata la figlia 16enne della coppia.
La donna aggredita avrebbe chiesto aiuto alla suocera, che è intervenuta in sua difesa riportando la calma nella casa.
Ma poco dopo l’uomo avrebbe ripreso a picchiare la moglie e avrebbe minacciato di morte la madre che era nuovamente intervenuta in difesa della nuora.
I carabinieri hanno arrestato il 44enne che su disposizione della procura è stato condotto nella casa circondariale di Catania. Il gip ha convalidato il provvedimento ed emesso nei confronti dell’indagato la misura cautelare in carcere
Trapani – Arrestato in flagranza di reato per maltrattamenti in famiglia, un uomo è finito in carcere. L’attività è stata effettuata dagli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Trapani.
La richiesta di aiuto è arrivata da parte di una donna che era stata aggredita dal proprio
compagno in casa è arrivata quando la vittima era fuggita in strada. Alla vista dei poliziotti, la donna claudicante ha attirato l’attenzione degli agenti urlando e chiedendo il loro aiuto. Gli operatori della volante che si trovava in transito durante un ordinario servizio di controllo del territorio si sono fermati ed hanno soccorso subito la donna che presentava evidenti lesioni al volto ed è stata condotta in ambulanza presso al Sant’Antonio Abate.
Contestualmente il personale della volante intervenuta si è recata presso l’abitazione della donna e qui ha rintracciato il compagno che l’aveva aggredita. Giunti sul posto gli operatori hanno constatato l’appartamento completamente a soqquadro, numerosi suppellettili rotti, vetri in frantumi e la presenza del compagno con ancora tracce fresche di sostanza ematica sulle mani e al volto.
Dopo la denuncia-querela della persona offesa è emersa l’abitualità della condotta violenta del compagno, a quel punto è stato tratto in arresto e messo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria che disponeva la custodia cautelare in carcere.
Palermo – I casi di violenza sui minori si sono raddoppiati. Sono dati allarmanti quelli che escono fuori da fonti ufficiali a cominciare dalla Procura minorile e i medici degli ospedali pediatrici. I casi di violenza sui minori sono raddoppiati negli ultimi quattro anni. E’ quanto accade sul territorio di competenza della Procura del tribunale dei minorenni di Palermo, che si occupa anche delle province di Trapani e Agrigento. Nel 2021 erano 525, nel 2024 sono arrivati a 932.
Altissimo anche il numero dei bambini che hanno ingerito stupefacenti: in un anno sono stati 9 quelli curati all’ospedale Cervello e 25 all’ospedale dei Bambini; sempre 25 sono stati i ricoverati nello stesso Di Cristina per casi conclamati di maltrattamenti in famiglia. Sono numeri che allarmano e costringono a cercare rimedi.
La media è di due procedimenti giornalieri in materia di abuso e maltrattamenti subiti dai minori dal primo gennaio di quest’anno a oggi. Sono cresciuti i numeri delle violenze o sta venendo fuori un grande sommerso? Claudia Caramanna, procuratore per i minorenni, fa la sua analisi: «Dopo gli anni della pandemia – spiega -periodo in cui le segnalazioni sono state assai ridotte, anche a causa delle note restrizioni, abbiamo registrato un significativo incremento da ricondurre, da una parte alla maggiore violenza che caratterizza il nostro tempo, dall’altra alla crescente attenzione e alle competenze acquisite sull’individuazione dei casi di violenza subita dai minori».
Claudia Caramanna, Procuratore della Repubblica per i Minorenni di Palermo incontrando gli studenti trapanesi a proposito dello stato della giustizia minorile aveva parlato di “momento storico complesso e delicato”. “Ci siamo trovati nel 2024 – aveva detto il procuratore Caramanna – a registrare un incremento superiore al 25 per cento di reati commessi da soggetti minorenni, caratterizzato da estrema violenza e brutalità. Questi ragazzi si sono resi autori di diversi reati come omicidi, reati contro la persona, con forme di violenza molto gravi che ci hanno preoccupato”. A proposito del decreto Caivano ha aggiunto: “Il decreto Caivano in vigore da settembre 2023 è intervenuto in chiave repressiva per cui ora è consentito l’arresto per reati come il piccolo spaccio di stupefacenti, resistenza a pubblico ufficiale per i quali prima non si poteva procedere all’arresto dei minori. Ciò che abbiamo registrato è un significativo arresto di minorenni per questo tipo di reato, ma abbiamo registrato un aumento dei reati commessi con violenza. Per cui quell’effetto sperato non si è realizzato. Perchè agire unicamente in chiave repressiva non serve. Occorrono interventi preventivi che consentano di registrare il disagio dei minori prima che esso si trasformi nella commissione di un reato”.
Catania – “Sei la mia schiava, devi fare tutto ciò che ti dico”, urla alla moglie. Lei fugge, ma lui la insegue e la raggiunge nel terrazzo di casa colpendola prima con un tavolino di ferro all’addome e poi, quando la donna cade a terra, con dei calci in testa. E’ l’accusa contestata dalla polizia a un 61enne arrestato da agenti delle Volanti della Questura di Catania per maltrattamenti in famiglia e lesioni personali alla moglie.
I poliziotti erano intervenuti dopo la telefonata con richiesta di aiuto fatta da una donna. Gli agenti trovano la signora sul terrazzino dell’abitazione, rannicchiata in un angolo e visibilmente impaurita, con alcune ferite alle mani e il viso sporco di sangue. La donna è stata poi soccorsa da personale del 118.
Pochi minuti prima, racconta agli agenti, il marito era andato in escandescenza aggredendola violentemente. Dal racconto della vittima è emerso che l’uomo, con precedenti per reati contro il patrimonio e spaccio di droga, avrebbe avuto spesso atteggiamenti violenti nei suoi confronti e che nel corso degli anni questi episodi sarebbero divenuti più frequenti. Inoltre, nel settembre dello scorso anno, sarebbe stata minacciata di morte con un grosso coltello da cucina, ma non avrebbe mai trovato il coraggio di denunciare il marito per paura di ritorsioni più gravi. L’uomo è stato arrestato e condotto in carcere in attesa del giudizio di convalida.