Messina – Un inseguimento mozzafiato preceduto da una repentina manovra di inversione del senso di marcia all’altezza della barriera di Tremestieri sull’autostrada A18 Messina – Catania, proprio di fronte ai caselli di esazione. È quanto accaduto oggi.
Un uomo di 64 anni, italiano, con patente ritirata, alla guida di un mezzo pesante, proveniente da Catania, alla vista di un posto di blocco operato da alcune pattuglie della Polizia Stradale, ha rallentato fino a fermarsi per poi invertire il senso di marcia percorrendo, così, un tratto in senso contrario ed andando ad urtare contro i new jersey posti a delimitazione delle due carreggiate laddove i veicoli transitano in entrata e in uscita dall’autostrada.
Il conducente, dopo un breve inseguimento, è stato fermato ed identificato all’altezza dell’area di parcheggio “Canale Ovest”, dove gli è stata contestata la guida con patente ritirata e le manovre pericolose effettuate all’altezza della barriera autostradale.
Anche il mezzo è stato sottoposto a pesanti sanzioni amministrative per gravi irregolarità. Per queste infrazioni il conducente andrà incontro alla revoca della patente di guida e dovrà versare a titolo di sanzione pecuniaria 4.170 euro, oltre al fermo amministrativo di tre mesi del mezzo pesante.
Palermo – Agenti della Squadra Mobile, Sezione contrasto al Crimine Diffuso, nel corso di servizi di prevenzione e controllo del territorio volti a contrastare il fenomeno dello spaccio di stupefacenti nel capoluogo palermitano, hanno tratto in arresto, in flagranza di reato, O.A., 40enne nigeriano, resosi responsabile del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. Gli accertamenti effettuati hanno consentito di rinvenire addosso al fermato 39 dosi di eroina singolarmente confezionate e pronte per essere spacciate peso 35 grammi e la somma di 763,00 euro ritenuta provento dell’illecita attività di spaccio.La droga ed il denaro, sono stati posti sotto sequestro, mentre il giovane cittadino nigeriano è stato tratto in arresto nella flagranza del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.
Gli agenti transitando nei pressi del quartiere cittadino “Ballarò” hanno notato un uomo, a loro sospetto, confabulare con una donna. Nella consapevolezza che i due stessero per incontrarsi per formalizzare la compravendita di sostanza stupefacente, gli agenti hanno intimato l’Alt polizia al nigeriano che, alla vista degli operatori, nel vano tentativo di eludere il controllo, si è dato a precipitosa fuga tra le stradine del mercato cittadino.
Ne scaturiva un rocambolesco inseguimento culminato all’interno di una chiesa, luogo dove presumibilmente l’uomo pensava di poter trovar riparo e far perdere le proprie tracce sfuggendo all’occhio attento dei poliziotti. Gli agenti, senza perderlo di vista e adottando le precauzioni, necessarie per garantire l’incolumità dei fedeli presenti, sono riusciti con non poche difficoltà a precludergli ogni via di fuga e con discrezione hanno accompagnato l’uomo all’esterno del luogo di culto, dove era in corso, nel frattempo la celebrazione eucaristica.
Giova precisare che l’indagato, è, allo stato, indiziato in merito al reato contestato e che la sua posizione sarà definitiva solo dopo l’emissione di una, eventuale, sentenza passata in giudicato, in ossequio al principio costituzionale della presunzione di innocenza.
Vittoria (Ragusa) – Due giovani scappano dall’Alt della Polizia e si schiantano contro automobile. Un ferito grave. Il sostituto procuratore di turno Santo Fornasier, della Procura di Ragusa, ha effettuato il sopralluogo, ed ha fatto acquisire le immagini estrapolate dai vari sistemi di video sorveglianza, dalle quali emergeva la condotta dei due giovani. Questo ha anche consentito di documentare il momento in cui quest’ultimi andavano a collidere autonomamente con altro veicolo privato, senza che tale evento fosse immediatamente riconducibile alla attività di inseguimento parte del personale della Volante.
Tutto è accaduto nel primo pomeriggio di ieri. Una pattuglia della Polizia, in servizio di controllo del territorio a Vittoria, ha notato un ciclomotore con in sella due giovani, il cui conducente procedeva “su una ruota”. Immediatamente gli operatori della Volante hanno intimato l’ALT POLIZIA, segnalando tramite i dispositivi acustici e sonori l’ordine di arrestare la marcia del veicolo.
“Il passeggero del ciclomotore, udita la sirena, si è voltato in direzione dell’equipaggio accorgendosi della volante di Polizia e quindi lo comunicava al conducente che – come si legge nella nota della questura di Vittoria – ha tentato di eludere il controllo mettendo in atto una serie di infrazioni al codice della strada, utili alla fuga, ponendo a serio repentaglio l’incolumità degli operatori di polizia e degli utenti della strada. I due giovani, nel cercare di guadagnare una via di fuga, impegnavano tutte le intersezioni stradali ad alta velocità, anche in senso contrario a quello consentito, omettendo di dare la precedenza nei tratti previsti e non curandosi della presenza di passanti, anche minori di età”.
Poco prima del sinistro stradale, ad una distanza di circa 200 metri, i due giovani hanno lanciato una pistola per terra sul lato sinistro della carreggiata. Gli operatori di polizia hanno così sospeso l’inseguimento per rinvenire quanto precedentemente gettato dai due giovani. Hanno spento anche i dispositivi sonori. L’arma rinvenuta dagli agenti era “una pistola a salve”, priva di tappo rosso con relativo caricatore vuoto, che riproduceva fedelmente una arma da fuoco tipo pistola semi-automatica come quella in uso alle forze dell’ordine.
In quel momento gli agenti hanno udito un boato riconducibile ad un sinistro stradale, a poche centinaia di metri più avanti. Incidente che aveva visto il coinvolgimento dei due giovani in sella al ciclomotore e un veicolo privato, al quale non avevano dato la precedenza.
Viste le gravi condizioni di salute dei due giovani gli agenti hanno immediatamente allertato il personale sanitario ed altro personale del Commissariato.
Successivamente è stato accertato che il conducente risultava privo della prevista patente di guida e che il ciclomotore era sprovvisto di copertura assicurativa.