Palermo – «Ricordo che sono caduto per terra e mentre ero ancora per terra altre persone hanno cominciato ad aggredirmi con calci e pugni. Mi sono rialzato ed ho provato a scappare, cadendo di muovo, mi sono alzato ancora una volta e sono salito sullo scooter per andare via ma sono stato aggredito di nuovo e sono caduto per terra con lo scooter quindi a quel punto, dal borsello di colore scuro che indossavo ho estratto una pistola semiautomatica che avevo rinvenuto qualche giorno prima per strada all’interno del mio quartiere, e ho cominciato a sparare all’indirizzo di questi 3/ 4 ragazzi che in quel momento mi stavano aggredendo».
É questa la versione di Salvatore Calvaruso che si trova in carcere con l’accusa di strage, sulla sparatoria di Monreale costata la vita a tre giovani poco più che ventenni. Al gip, che ne riporta la testimonianza nella misura cautelare, il 19enne ha detto di essersi difeso con un’arma trovata per strada. «Non sono in grado di dire quanti colpi ho esploso ma ho esaurito il caricatore, posso solo affermare che contestualmente ho sentito altri colpi di pistola ma non sono in grado di dire chi altro ha sparato», ha detto.
Durante la sparatoria in cui sono morti i tre giovani a Monreale (Palermo) il complice di Salvatore Calvaruso gli avrebbe detto di “non sparare in aria ma sulla folla”. E’ quanto racconta un testimone, ritenuto attendibile dagli inquirenti. La sua dichiarazione è stata inserita nell’ordinanza di custodia cautelare. “Mentre eravamo in ospedale – racconta- il mio compaesano mi ha raccontato di avere sentito che il conducente della Bmw (cioè il complice di Calvaruso ndr) riferiva al passeggero (Calvaruso ndr)di non mirare in aria ma di sparare sulla folla”. Gli inquirenti sono alla ricerca del complice di Calvaruso.
Palermo – L’11 marzo 2025, Palermo ospiterà un evento significativo dedicato alla giustizia minorile e alle opportunità di riscatto per i giovani. Presso il Cre.Zi. Plus dei Cantieri Culturali alla Zisa, si terrà “Giustezza Minorile”, un incontro che unisce dibattiti, musica rap e teatro per sensibilizzare la comunità su temi cruciali legati al sistema giudiziario minorile.
Il progetto “TRAP – Tutti Rivendichiamo Altre Prospettive”
L’evento rientra nel progetto “TRAP – Tutti Rivendichiamo Altre Prospettive”, che mira a offrire nuove prospettive ai giovani seguiti dall’Ufficio di Servizio Sociale per Minorenni (USSM). Attraverso percorsi educativi e culturali, il progetto punta a promuovere la crescita personale e l’inclusione sociale, utilizzando linguaggi espressivi come la musica e il teatro.
Programma dell’evento
Ore 17:30: Apertura dell’incontro con interventi di operatori dell’USSM e testimonianze di giovani coinvolti nei percorsi di recupero.
Ore 19:00: Performance del rapper e scrittore KENTO, noto per il suo impegno sociale e per l’utilizzo del rap come strumento educativo.
Ore 20:00: Spettacolo teatrale “Non è la storia di un eroe” di Mauro Pescio, tratto dal celebre podcast “Io ero il Milanese”, che racconta la storia di un uomo che, dopo aver commesso errori, trova la forza di riscattarsi.
L’importanza dell’evento
“Giustezza Minorile” rappresenta un’opportunità per la comunità palermitana di riflettere sulle sfide e sulle potenzialità del sistema di giustizia minorile. Attraverso testimonianze dirette e performance artistiche, l’evento mira a sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di offrire seconde possibilità e strumenti di riscatto ai giovani in difficoltà.
Call to Action
Invitiamo tutti i lettori a partecipare a questo evento gratuito e a condividere l’iniziativa con amici e familiari. La vostra presenza contribuirà a sostenere i giovani nel loro percorso di crescita e reintegrazione sociale. Per ulteriori informazioni, è possibile contattare il numero 380 6522281.
Trapani – Comprendere il sistema della giustizia minorile e le dinamiche della giustizia riparativa per contrastare bullismo e cyberbullismo: è stato questo il cuore del progetto “Dal reato alla vittima. Contrastare il Bullismo e il Cyberbullismo”, che ha coinvolto 200 studenti dell’IISS Rosina Salvo di Trapani in un percorso di formazione dedicato alle classi quarte e quinte del Liceo Economico Sociale e di Scienze Umane.
L’iniziativa, che si è conclusa oggi nell’aula magna del Polo Universitario di Trapani, ha rappresentato una preziosa occasione di crescita per gli studenti, offrendo loro strumenti concreti per comprendere le implicazioni giuridiche e sociali di determinati comportamenti. Un Percorso per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento (PCTO) pensato per far conoscere da vicino il mondo della Giustizia Minorile e il funzionamento della Magistratura Minorile, con un focus su chi si trova ad affrontare un procedimento penale in giovane età.
Grazie agli interventi di magistrati, assistenti sociali, sociologi ed esperti del settore, gli studenti hanno potuto approfondire gli strumenti della giustizia riparativa, oggi sempre più rilevanti alla luce della Riforma Cartabia.
L’iniziativa, promossa dall’Organizzazione di Volontariato Azione X, è stata realizzata con la collaborazione del Centro Giustizia Minorile di Palermo, dell’Ufficio di Servizio Sociale per i Minorenni di Palermo (sezione di Trapani) e dell’Ente Professione Assistenti Sociali, con il sostegno economico dell’Assessorato Regionale all’Istruzione e Formazione.
Durante gli incontri, grande interesse ha suscitato il contributo di Alessandra Camassa, Presidente del Tribunale di Trapani, di Claudia Caramanna, Procuratore della Repubblica per i Minorenni di Palermo, di Sonia Fonte, referente dell’USSM di Trapani, e di Giuseppe Ciulla, direttore dell’USSM di Palermo, oltre agli interventi dei dirigenti e ispettori della Polizia di Stato.
Un progetto che ha messo al centro i giovani e il loro futuro, fornendo loro una maggiore consapevolezza dei diritti, dei doveri e delle conseguenze delle proprie azioni, affinché diventino cittadini responsabili e attenti al valore della legalità.