Partanna
Mafia. Colpita la “famiglia mafiosa” di Partanna. Cinque gli arresti
L'operazione è stata portata a termine dai carabinieri del Comando Provinciale di Trapani coordinati dalla Dda di Palermo
Laura Spanò7 Maggio 2025 - Cronaca



  • Cronaca

    Partanna – L’hanno battezzata operazione “Alba”. A indicare l’alba di un nuovo giorno, quando finalmente la provincia di Trapani verrà liberata definitivamente dal cancro della mafia ed il lavoro instancabile degli investigatori e dei magistrati è proteso verso questo fine. Nel corso delle perquisizioni trovati armi e soldi in contanti.

    In quest’ultima operazione antimafia hanno operato i carabinieri del Comando provinciale di Trapani con il supporto dello Squadrone Eliportato, dei Cacciatori di Sicilia e dei colleghi delle varie stazioni interessate. L’operazione ha colpito la “famiglia mafiosa” di Partanna da sempre vicina ai Messina Denaro.

    Cinque le persone raggiunte da ordine di custodia: tre in carcere, per due obbligo di dimora con presentazione all’A.G.

    Tutti sono indagati a vario titolo di: associazione mafiosa, porto abusivo di armi, tentata estorsione e favoreggiamento personale. Colpita la famiglia mafiosa di Partanna, da sempre vicina all’ormai ex boss di Castelvetrano Matteo Messina Denaro.

    Gli investigatori hanno riscontrato quella che viene definita una “convergenza di illeciti interessi tra esponenti di spicco dalla famiglia mafiosa e imprenditori del settore edile e oleario per il controllo delle attività imprenditoriali”.

    A cominciare dalla turbativa procedura concorsuale indetta dal Tribunale di Sciacca per l’acquisizione di capannoni industriali; il condizionamento aggiudicazione appalti pubblici in favore degli stessi indagati o soggetti contigui al sodalizio mafioso; l’assunzione di familiari in imprese olivicole ricorrendo alle forme di intimidazione nei confronti dei legali rappresentanti.

    Tra i destinatari della misura cautelare anche Giovanni Luppino, 60 anni, già tratto in arresto il 16 gennaio 2023, pochi minuti dopo Messina Denaro, e già condannato. Luppino secondo gli investigatori, si sarebbe reso responsabile di un tentativo di estorsione ai danni di un imprenditore del settore oleario allo scopo di garantire sostegno economico all’ex latitante. Ai Luppino, nelle scorse settimane sono stati sequestrati i beni. 

     






  • Altre Notizie
  • Altre Notizie di Cronaca