Pantelleria
Pantelleria rende omaggio allo stilista Armani. Proclamato per l’8 settembre il lutto cittadino
L'isola si stringe attorno alla famiglia dello stilista innamorato di Pantelleria
Redazione5 Settembre 2025 - Attualità
  • Giorgio Armani a Pantelleria nella sua villa con piscina Attualità

    Pantelleria – L’Amministrazione Comunale di Pantelleria, interpretando il profondo sentimento della comunità, ha proclamato per la giornata di lunedì 8 settembre 2025 il lutto cittadino in occasione della scomparsa del Maestro Giorgio Armani, stilista di fama mondiale e cittadino onorario dell’isola, sempre legato da un profondo affetto a Pantelleria e alla sua gente.

    In segno di cordoglio:
    – le bandiere saranno esposte a mezz’asta sugli edifici comunali e pubblici;
    – saranno sospese manifestazioni pubbliche di intrattenimento non compatibili con il carattere del lutto;
    – gli esercizi commerciali sono invitati a osservare un momento di raccoglimento con l’abbassamento delle serrande dalle ore 10:00 alle 11:00.

    Cittadini, istituzioni, associazioni e le realtà sociali e produttive dell’isola sono state invitate a partecipare alla cerimonia di commemorazione che si terrà presso Cala Gadir lunedì 8 settembre alle 18.

    Con questo gesto, Pantelleria vuole onorare la memoria di un uomo che, attraverso la sua visione e la sua sensibilità, ha saputo rappresentare l’eleganza italiana nel mondo, mantenendo un legame speciale con la nostra isola.




  • Italia
    E’ morto Re Giorgio, aveva 91 anni
    Giorgio Armani e il suo forte legame con Pantelleria
    Redazione4 Settembre 2025 - Attualità
  • Giorgio Armani a Pantelleria nella sua villa con piscina Attualità

    Milano – E’ morto lo stilista Giorgio Armani. Aveva 91 anni. Lo ha annunciato il gruppo Armani. ‘Con infinito cordoglio, il gruppo Armani annuncia la scomparsa del suo ideatore, fondatore e instancabile motore: Giorgio Armani. Il Signor Armani, come è sempre stato chiamato con rispetto e ammirazione da dipendenti e collaboratori, si è spento serenamente, circondato dai suoi cari. Infaticabile, ha lavorato fino agli ultimi giorni, dedicandosi all’azienda, alle collezioni, ai diversi e sempre nuovi progetti in essere e in divenire”, si legge nel comunicato firmato ‘I dipendenti e la sua famiglia’.

    “Negli  anni, Giorgio Armani ha creato una visione che dalla moda si è estesa a ogni aspetto del vivere, anticipando i tempi con straordinaria lucidità e concretezza. Lo ha guidato un’inesauribile curiosità, l’attenzione per il presente e le persone. In questo percorso ha creato un dialogo aperto con il pubblico, diventando una figura amata e rispettata per la capacità di comunicare con tutti. Sempre attento alle esigenze della comunità, si è impegnato su molti fronti, soprattutto verso la sua amata Milano.

    “La Giorgio Armani – prosegue la nota del Gruppo – è una azienda con cinquant’anni di storia, cresciuta con emozione e con pazienza. Giorgio Armani ha sempre fatto dell’indipendenza, di pensiero e azione, il proprio segno distintivo. L’azienda è il riflesso, oggi e sempre, di questo sentire. La famiglia e i dipendenti porteranno avanti il Gruppo nel rispetto e nella continuità di questi valori. “In questa azienda ci siamo sempre sentiti parte di una famiglia. Oggi, con profonda commozione, sentiamo il vuoto che lascia chi questa famiglia l’ha fondata e fatta crescere con visione, passione e dedizione. Ma è proprio nel suo spirito che insieme, noi dipendenti e i familiari che sempre hanno lavorato al fianco del signor Armani, ci impegniamo a proteggere ciò che ha costruito e a portare avanti la sua azienda nella sua memoria, con rispetto, responsabilità e amore.”

    La camera ardente sarà allestita a partire da sabato 6 settembre e sarà visitabile fino a domenica 7 settembre, dalle ore 9 alle ore 18, a Milano, in via Bergognone 59, presso l’Armani/Teatro. Per espressa volontà di Armani, i funerali si svolgeranno in forma privata.

    Armani e Pantelleria

    A Vouge lo stilista aveva raccontato come lui e Pantelleria si erano scelti, ecco uno stralcio di quella lunga intervista.

    È lunga la mia storia con Pantelleria ed è cominciata, a dire il vero, tra dubbi e perplessità. Quando la visitai la prima volta, alla fine degli anni ’70, mi era sembrata solo brulla e scontrosa. Non aveva spiagge comodamente accessibili, non c’erano alberghi né ristoranti. Ho pensato: “che errore venire qui”. Eppure, dopo alcuni giorni, guardando il cielo limpido e il paesaggio intorno, mi accorsi che ovunque regnavano quiete e calma. Silenzio assoluto. È stato in quel momento che mi resi conto che qualcosa mi aveva stregato. Ammirando con calma il suo paesaggio incontaminato, mi innamorai del suo fascino selvaggio. Il colpo al cuore fu Cala Gadir con i suoi “dammusi”, le tipiche case locali in pietra lavica con il tetto bianco a cupola, veri e propri gioielli di architettura rurale. Li acquistai nel 1981 e così mi sono regalato questa casa, che nel tempo è diventata una tenuta con una vera e propria oasi di cui oggi vado molto fiero e che comprende cactus locali, piante profumate di tiarè, siepi di gelsomini, cespugli di rose, cipressi rari e persino alcune palme centenarie, salvate dall’abbattimento, provenienti da Villa Tasca, vicino a Palermo.

    Negli anni l’hanno scoperta in molti. C’è più gente, più turismo, e per certi versi è diventata più accogliente. Per il resto, rimane un’isola meravigliosa, un luogo che va esplorato pian piano, e che richiede una vita per essere apprezzato in tutte le sue sfumature. Rimane immutato il suo carattere un po’ scontroso: all’inizio è ostica e aspra, poi sembra accoglierti, ma a volte subito si ritira. Non è un luogo per tutti, e questo ai miei occhi ne moltiplica il fascino.

    Il cordoglio dell’isola nera

    «Esprimo il cordoglio a nome di tutta la comunità dell’isola per la morte di Giorgio Armani, persona di grande cuore e animo, sempre disponibile e attento alle esigenze della popolazione, dimostrando di amarla profondamente». Lo dice Fabrizio D’Ancona, sindaco di Pantelleria (Trapani), isola dove lo stilista trascorreva parte delle sue vacanze nella villa a cala Gadir. L’ultima donazione di Armani all’isola risale a qualche anno fa, quando ha versato al Comune 800mila euro per contribuire alla realizzazione del servizio idrico e fognario a cala Gadir, Tramontana e Levante. I lavori sono stati quasi ultimati. «Già negli anni passati Giorgio Armani ha donato una tac all’ospedale – aggiunge il sindaco – e non possiamo dimenticare la grande risonanza avuta da Pantelleria per la sua presenza nell’isola».





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