Bologna – La Serie A LBA di basket entra nella sua fase più avvincente: giovedì sera prende il via la finale Scudetto 2025 tra la Virtus Segafredo Bologna e la Germani Brescia. Una sfida inedita, in programma al meglio delle cinque gare, con possibile epilogo domenica 22 giugno.
La Virtus Bologna, guidata da coach Dusko Ivanovic, approda alla sua quinta finale consecutiva dopo aver eliminato in semifinale i campioni in carica dell’Olimpia Milano con un secco 3-1, vincendo due volte al Forum. I bianconeri inseguono il 17° titolo della loro storia, l’ultimo vinto nel 2021.
Per la Germani Brescia, invece, è la prima volta assoluta in una finale Scudetto. Il roster allenato da Peppe Poeta, al debutto su una panchina di Serie A, ha compiuto l’impresa eliminando 3-0 la sorprendente Trapani Shark, vincendo con autorevolezza le prime due sfide al PalaShark e chiudendo i conti davanti al proprio pubblico.
In stagione regolare, le due squadre si sono affrontate due volte, con un bilancio in perfetta parità. All’andata, vittoria in rimonta della Germani per 98-97 il 1° dicembre; al ritorno, il 14 aprile, netto successo della Virtus per 91-79 alla Segafredo Arena, trascinata dai 21 punti di Isaïa Cordinier.
Tutte le partite saranno trasmesse in diretta in chiaro su NOVE e DMAX, oltre che sui canali a pagamento Eurosport 2 e Discovery+ (in streaming e on demand). Questo il programma completo:
Da un lato l’esperienza e la continuità di Bologna, dall’altro l’entusiasmo e la fame di gloria di una Brescia pronta a riscrivere la propria storia. I riflettori del basket italiano sono puntati su questa inedita e affascinante finale, che promette spettacolo e grande equilibrio.
TRAPANI – La serata sembrava scritta per l’impresa, per aprire la serie con un ruggito di quelli che fanno tremare i parquet. Invece, Brescia rovina la festa e strappa Gara 1 con un colpo da maestro: finisce 92-93, con un ultimo possesso beffardo che lascia il PalaShark col fiato sospeso e il cuore pesante.
Il palazzetto è pieno fino all’ultima fila, l’atmosfera è quella delle grandi occasioni. Ma sono gli ospiti a dettare subito il ritmo: Ivanovic segna con una precisione chirurgica da tre, Bilan fa la voce grossa sotto il ferro. Trapani ci prova, ma il primo quarto si chiude sul 26-34. Brescia spinge ancora e arriva a +15 nel secondo periodo (33-50), mentre il pubblico granata resta pietrificato davanti a una tripla da centrocampo allo scadere firmata ancora da Ivanovic: 45-57 all’intervallo.
Il terzo quarto è un’altra storia. Alibegovic, Horton ed Eboua guidano una rimonta furiosa: 12-0 di parziale e partita riaperta (59-61). L’entusiasmo esplode sugli spalti, ma la Germani regge l’urto grazie alla classe di Della Valle e all’esperienza di Dowe: 66-73 alla terza sirena.
Poi l’ultimo quarto, quello da infarto. Trapani lotta su ogni pallone, risale punto dopo punto, fino a quando Justin Robinson – glaciale – infila la tripla del -1 a 9 secondi dalla fine. Ma è tardi per fermare il cronometro: Brescia tiene palla, Trapani non riesce a fare fallo. E il tabellone resta fermo lì: 92-93.
Coach Jasmin Repeša è lucido e diretto:
“Abbiamo sbagliato nei momenti cruciali. La gestione del finale va migliorata, ma siamo ancora vivi, la serie è lunga.”
Langston Galloway, leader silenzioso, lo sa:
“Potevamo vincerla. Ma la reazione c’è stata. Ora testa a Gara 2: vogliamo riprenderci tutto.”
Il primo tempo ha pesato come un macigno. L’avvio contratto, le troppe concessioni dalla lunetta e alcune leggerezze difensive nei momenti decisivi hanno fatto la differenza. Ma Brescia, va detto, ha giocato con sangue freddo. Dowe e Burnell sono stati letali quando contava di più.
La Germani si prende l’1-0 e ribalta il fattore campo. Ma niente è perduto. Gara 2, sempre al PalaShark, sarà il crocevia. Serve una prestazione perfetta. Il pubblico ha dimostrato di esserci. Ora tocca alla squadra.
Il sogno è ancora lì. Un punto più in là.
Parziali:
1° quarto: 26-34
2° quarto: 19-23
3° quarto: 21-16
4° quarto: 26-20
Trapani Shark:
Eboua 9, Notae 6, Horton 22, Robinson 14, Rossato 7, Alibegovic 12, Galloway 11, Petrucelli 6, Yeboah 3, Ogbeide 2, Gentile, Mollura (ne).
Allenatore: Jasmin Repeša
Assistenti: Andrea Diana, Alex Latini
Germani Brescia:
Bilan 11, Dowe 17, Della Valle 13, Ndour 12, Burnell 9, Ivanovic 17, Mobio 5, Rivers 5, Cournooh 4, Ferrero (ne), Tonelli (ne), Pollini (ne).
Allenatore: Giuseppe Poeta
Assistenti: Matteo Cotelli, Gianpaolo Albert
Trapani – PalaShark incandescente, pubblico da playoff e cuore immenso. È così che la Trapani Shark ha scritto la prima pagina della finale scudetto 2024/25, conquistando Gara 1 contro Reggio Emilia con il punteggio di 80-75. Una partita sofferta, a tratti confusionaria, ma carica di emozione e grinta, in cui i granata hanno saputo restare aggrappati al match anche nei momenti più bui. E alla fine l’hanno vinta con il cuore e la freddezza nei possessi decisivi.
L’eroe della serata è Justin Robinson, autore di una prestazione sontuosa: 22 punti e 10 assist. Il suo carisma e la sua leadership hanno tenuto in vita la squadra nel momento più difficile, quando Reggio Emilia aveva piazzato un parziale di 13-0, portandosi avanti 60-66 a 7′ dalla fine.
A interrompere l’emorragia ci pensa proprio lui con una tripla pesantissima. Poi è tutto un botta e risposta, con Barford (21 punti) letale da una parte e Horton, Petrucelli e Notae pronti a rispondere dall’altra.
Il punteggio è in equilibrio a meno di un minuto dal termine: 75-75 dopo due liberi di Barford. È in quel momento che Franklin Galloway si prende la scena: tripla dall’angolo, canestro del 78-75 tra il boato del PalaShark. Reggio sbaglia con Cheatham da tre, e Notae, glaciale dalla lunetta, sigla i due liberi del definitivo 80-75.
Il tecnico granata Jasmin Repeša a fine gara ha elogiato la reazione della squadra:
“Non è stata la nostra miglior prestazione, ma l’abbiamo portata a casa con il cuore. Dobbiamo essere più attenti, soprattutto nei momenti di blackout. Ma oggi conta vincere: cominciare con il piede giusto in una finale è fondamentale”.
Si torna in campo lunedì sera ancora alle 20.30, sempre al PalaShark, per Gara 2. Reggio Emilia avrà il dente avvelenato, ma Trapani potrà contare ancora una volta su un pubblico straordinario, il vero sesto uomo di questa finale.
TABELLINO
Trapani: Robinson 22+10a, Petrucelli 14, Horton 12+6r+3a, Galloway 11, Alibegovic 7, Notae 5, Rossato 3, Yeboah 3, Eboua 3, Brown, Mollura NE, Gentile NE.
Reggio: Barford 21, Cheatham 14, Faye 9, Vitali 9, Faried 7, Uglietti 7, Winston 6, Grant 2, Chillo, Fainke NE, Deme NE, Gombauld NE.
Trapani – la squadra del patron Antonini, non si è solo affacciata quest’anno alla massima Serie di Basket, l’ha travolta. Con 22 vittorie su 30 partite, una differenza canestri da capogiro e il miglior attacco della lega, la Trapani Shark ha chiuso la regular season al secondo posto assoluto, dietro soltanto alla corazzata Virtus Bologna.
Un risultato clamoroso, storico, impensabile alla vigilia. Una neopromossa che si è trasformata, settimana dopo settimana, in una protagonista vera. E ora, con il vento in poppa e il favore del pubblico, sogna di spingersi ancora più in là.
Coach Jasmin Repeša, l’uomo che ha portato metodo, mentalità e carisma, è già proiettato ai playoff:
“Abbiamo scritto una pagina importante, ma adesso serve qualcosa in più. I playoff sono un altro campionato.”
Accanto a lui, un gruppo che sembra costruito per stupire: i “veterani” Chris Horton dominatore dell’area, e JD Notae , due spine nel fianco per ogni difesa e con un magnifico roster affiatato.
Sabato sera sarà una bolgia. Tutto esaurito annunciato da giorni, cori, sciarpe, tamburi. Trapani ci crede, eccome se ci crede.
E sa che ogni singolo possesso potrà fare la differenza. Perché di fronte c’è la Pallacanestro Reggiana, settima in regular season, squadra solida e abituata a queste sfide. Non sarà una passeggiata. Ma i granata hanno dimostrato di saper combattere e vincere. Soprattutto al PalaShark, dove hanno concesso pochissime sconfitte in tutta la stagione.
Il vice allenatore Andrea Diana non cerca mezze misure:
“Vogliamo scrivere un altro pezzo di storia. Vogliamo vincere gara 1. Il messaggio deve essere chiaro.”
L’obiettivo è mettere subito pressione agli emiliani. Partire forte, giocare con l’intensità e l’orgoglio che hanno caratterizzato questa stagione magica.
Il pronostico è apertissimo. Reggio ha più esperienza in lega A, Trapani più fame. E poi c’è il fattore campo. Quel PalaShark che ha accompagnato ogni passo della squadra come un cuore che batte troppo forte.
Sabato sera, si gioca la prima pagina di un nuovo capitolo. E Trapani non vuole smettere di sognare.