Marsala
Omicidio Marisa Leo, la Procura ha chiesto l’archiviazione dell’indagine
A decidere sulla richiesta di archiviazione sarà il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Marsala
Redazione4 Febbraio 2025 - Cronaca
  • Cronaca

    Marsala – La procura di Marsala ha chiesto l’archiviazione dell’indagine per l’omicidio di Marisa Leo, la 39enne di Salemi, responsabile marketing e comunicazione di una cantina vinicola, che il pomeriggio del 6 settembre 2023, nelle campagne tra Marsala e Mazara del Vallo, fu uccisa a fucilate dall’ex compagno, il marsalese Angelo Reina, 42 anni, imprenditore agricolo, che qualche ora dopo si suicidò sparandosi un colpo di pistola su un viadotto dell’autostrada A29 Mazara-Palermo, nei pressi di Castellammare del Golfo.

    L’Indagine sulla Provenienza delle Armi

    La coppia aveva una bambina che all’epoca aveva quattro anni. La Procura ha chiesto l’archiviazione per «morte del reo» ma l’indagine è andata avanti a lungo perché, probabilmente, mirava anche a fare luce su come il Reina fosse riuscito a procurarsi il fucile e la pistola, non avendo licenza per detenere armi da
    fuoco. E su questo fronte l’indagine sarebbe stata contro ignoti, per l’eventuale individuazione di favoreggiatori o complici.

    La Decisione del Giudice e la Dinamica dell’Omicidio

    A decidere sulla richiesta di archiviazione sarà il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Marsala. Leo fu uccisa dall’ex compagno in contrada Ferla, nell’azienda vivaistica della famiglia Reina. L’uomo le aveva dato appuntamento dicendo che le avrebbe riportato la bambina. E invece Angelo Reina lasciò la piccola dalla nonna e quando incontrò la sua ex le sparò almeno tre volte allo stomaco. Dopo,
    si allontanò in auto, per poi togliersi la vita.

    L’Adozione della Bambina e il Ruolo degli Avvocati

    Intanto, lo studio legale di Giacomo Frazzitta, che con gli avvocati Roberta Tranchida e Antonino Mastrantoni ha curato, nell’interesse della minore, la procedura per l’adozione della figlia della coppia, rimasta orfana di entrambi i genitori, fa sapere che esaminerà tutti gli atti che «sicuramente la Procura
    ha svolto con il massimo scrupolo» per «conoscere meglio tutti gli aspetti di questa tragica vicenda».




  • Ragusa
    Omicidio a Vittoria, fermato un pregiudicato
    Si tratta di un pregiudicato di 42 anni sottoposto a sorveglianza speciale
    Redazione30 Gennaio 2025 - Cronaca
  • arresti a siracusa Cronaca

    Vittoria (Ragusa) – Fermato nel pomeriggio il presunto omicida di Angelo Ventura, il trentottenne morto a Vittoria, per le ferite riportate nell’agguato avvenuto prima della mezzanotte di ieri (29 gennaio 2025). Si tratta di Francesco Lo Monaco, un pregiudicato di 42 anni, che era sottoposto a sorveglianza speciale.

    Le indagini, coordinate dalla procura di Ragusa, sono state effettuate dal commissariato di Vittoria e dalla squadra mobile di Ragusa. Ritrovato il fucile calibro 12 a canne e calcio mozzati, utilizzato per l’omicidio.

    Ventura dopo l’agguato era stato portato in ospedale da due sconosciuti poco prima di mezzanotte. Sottoposto a intervento di chirurgia vascolare, è morto poco dopo le dieci del mattino senza mai riprendere conoscenza.

    Lo Monaco, soprannominato «Cannata», è stato condotto in commissariato e interrogato a lungo alla presenza dell’avvocato difensore Matteo Anzalone. Al termine dell’interrogatorio il sostituto procuratore Monica Monego ha emesso il provvedimento di fermo e l’uomo è stato condotto in carcere a Ragusa. Il provvedimento di fermo è stato emesso, per il momento, per i reati di porto e detenzione di arma clandestina. Gravemente indiziato di essere il responsabile del delitto, dovrà comparire davanti al Gip per la convalida del provvedimento di fermo e per l’eventuale ulteriore ipotesi accusatoria riguardo all’accusa di omicidio.

     




  • Ragusa
    Sparatoria ieri sera a Vittoria, è morto Angelo Ventura
    L'uomo era stato raggiunto da alcuni pallini sparati da un fucile
    Redazione30 Gennaio 2025 - Cronaca
  • Cronaca

    Vittoria (Ragusa) –  E’ il trentottenne Angelo Ventura, l’uomo che ieri sera attorno alle 23,30 di ieri sera, è stato portato al pronto soccorso da due individui che, subito dopo, sono fuggiti. Ventura sarebbe stato colpito alla gamba destra (pare da alcuni pallini sparati da un fucile)  e, sebbene operato già nella notte in Chirurgia Vascolare, le sue condizioni si sono aggravate irrimediabilmente. Già nelle prime ore della mattina il decesso.

    Al momento le forze dell’ordine che stanno indagando stanno risalendo all’identità dei due che hanno accompagnato Ventura in ospedale. La visione delle immagini delle telecamere di videosorveglianza presenti nella struttura e nell’area circostante potrà aiutare in queste indagini. Ventura è un volto noto alle forze di polizia e risulta legato alla omonima famiglia criminale di Vittoria.

    Angelo Ventura è figlio di Filippo Ventura, nipote di Titta ed è il rampollo di una delle famiglie mafiose che attualmente gestiscono il traffico di droga a Vittoria e in provincia di Ragusa. Un nome di secondo piano rispetto al cugino omonimo e allo zio Titta, ma pur sempre una pedina importante nello spaccio di droga. Non  escluso che si possa trattare di un regolamento di conti, ma le piste sono tutte aperte.

     




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