Le DMO siciliane unite: “Serve una governance condivisa”
Modica – Da Modica parte un appello forte e corale: le Destination Management Organisation (DMO) siciliane chiedono al Governo regionale di affrontare con urgenza la questione di una governance del turismo in Sicilia chiara, moderna e condivisa. L’occasione è stata il convegno del 29 marzo, durante il quale si è discusso del ruolo delle DMO e delle buone pratiche da valorizzare. Tra le protagoniste: Islands of Sicily, West of Sicily, Valle dei Templi, Sicilia Centrale ed Enjoy Barocco.
Un sistema senza guida da quasi 20 anni
Dal vuoto normativo alla frammentazione
Dalla soppressione delle Aziende Autonome di Soggiorno e Turismo nel 2005, la Sicilia ha vissuto un vuoto istituzionale nella gestione turistica. I successivi 25 Distretti Turistici hanno generato frammentazione, senza riuscire a costruire una visione unitaria.
Le Linee Guida e i fondi FESR
Nel 2016 la Regione ha istituito una Commissione per definire le Linee Guida delle DMO, con l’obiettivo di razionalizzare il sistema in sette macro-temi. Grazie ai fondi europei FESR 2014-2020 (5,15 milioni di euro), sono nate cinque DMO riconosciute ufficialmente, che da allora lavorano sul territorio in sinergia con i Comuni e gli operatori privati.
Il nodo della normativa: DMO fuori dal nuovo FESR
Nonostante l’impegno delle DMO, manca un quadro normativo che ne definisca ruoli, funzioni e fonti di finanziamento. Questo ha portato all’incredibile esclusione delle stesse DMO dal Piano Regionale FESR 2021-2027, un fatto che ne compromette la continuità operativa e le possibilità di sviluppo.
Le DMO non impongono, ma propongono
Le organizzazioni non intendono imporre un modello, ma chiedono un confronto istituzionale. Propongono il coinvolgimento della Commissione Turismo dell’ARS per aggiornare la normativa e definire una struttura organizzativa stabile e condivisa, indispensabile per costruire una strategia turistica solida e duratura.
Sicilia turistica: il momento di decidere
Il turismo è una risorsa fondamentale per la Sicilia. Ma senza una cabina di regia regionale, le iniziative rischiano di restare isolate. È il momento di scegliere se valorizzare davvero le competenze già attive sui territori, o lasciare che il sistema resti nell’incertezza.
Agrigento – Buone nuove per lo stadio Essenento. E’ stato pubblicato dall’assessorato regionale delle Infrastrutture, guidato da Alessandro Aricò, il decreto di impegno definitivo di 1,33 milioni di europer la realizzazione dell’impianto di illuminazione ed efficientamento energetico e domotico dello stadio Esseneto di Agrigento. Si tratta di risorse assegnate dallo Stato per la realizzazione dei progetti finanziati con fondi del Piano sviluppo e coesione 2021-2027.
«Ad un anno dall’annuncio del finanziamento – dice l’assessore alle Infrastrutture, Alessandro Aricò – oggi con l’accreditamento delle somme si potrà procedere alla gara d’appalto per la realizzazione degli interventi di illuminazione ed efficientamento energetico nello stadio Esseneto. Sono interventi che i tifosi attendono da un decennio e che andranno a favorire il lavoro della società calcistica locale, permettendo lo svolgersi delle partite anche in ore serali, così da usufruire di una struttura più moderna, sostenibile e all’avanguardia».
L’erogazione delle somme sarà ripartita dal 2025 al 2029 e sarà effettuata mediante l’emissione di pagamento a favore del Comune di Agrigento sulla base delle richieste corredate dalla documentazione giustificativa della spesa. I lavori all’impianto di illuminazione, non solo consentiranno di svolgere le gare anche in notturna, ma costituiscono un requisito per disputare le gare delle categorie professionistiche, oltre che per lo svolgimento di eventi all’interno della struttura sportiva.
Trapani – Ammontano a circa 670mila euro i fondi assegnati dal ministero dell’interno ai comuni di Trapani, Marsala e Mazara del Vallo per la realizzazione e l’implementazione di sistemi di videosorveglianza sui rispettivi territori. Le risorse, a valere sul Programma operativo complementare (Poc) “Legalità” 2014-2020, riguardano specifici progetti che erano stati presentati dai comuni e approvati dalla prefettura, nell’ambito del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, in quanto ritenuti adeguati a rispondere alla domanda di sicurezza del territorio e conformi ai requisiti tecnici del bando.
Obiettivo del sostegno ai comuni da parte del Viminale, come ricorda la prefettura di Trapani, è infatti favorire il rafforzamento delle condizioni di legalità per cittadini e imprese delle cinque Regioni target individuate dal Poc (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia) anche per dare impulso allo sviluppo economico e migliorare la coesione sociale.
Nel caso specifico, lo scopo è sostenere progettualità finalizzate a potenziare attraverso la videosorveglianza il presidio, e quindi la sicurezza sia sotto il profilo della deterrenza che del supporto all’attività investigativa delle Forze dell’ordine, nei territori interessati.