Marsala
Eseguita l’autopsia sulla donna uccisa a Marsala
Nei prossimi giorni si saprà cosa ha accertato l'autopsia
Redazione26 Febbraio 2025 - Cronaca



  • Cronaca

    Marsala – Eseguita l’autopsia sul corpo di Anna Peralta l’anziana deceduta per le percosse ricevute dal figlio che dalla scorsa settimana è rinchiuso nel carcere Pietro Cerulli di Trapani. L’uomo è accusato di omicidio preterintenzionale. Ci vogliono tra i 60 e i 90 giorni per avere nuovi elementi su quanto è accaduto alla signora.

    Il figlio della vittima, davanti al Gip ha negato di avere picchiato la madre, deceduta dopo tre giorni dal ricovero in ospedale, dov’era finita dopo avere ingerito, nel tentativo di farla finita stanca dei sorprusi subiti dal figlio, delle pillole. La morte però non è sopravvenuta per avvelenamento da farmaci. Gli esami effettuati dai medici hanno rivelato una verità inquietante: milza spappolata ed emorragia interna, conseguenze delle percosse subite.

    E’ stata sottoposta ad un intervento chirurgico, ma i tentativi dei sanitari per salvarle la vita sono stati vani.

    Il racconto del figlio non ha convinto il giudice, che aveva convalidato l’arresto.

    Certo appare strano che nessuno sapeva di quanto accadeva nella villetta di via Oberdan, alla periferia di Marsala, dove la donna viveva con il figlio tossicodipendente e disoccupato.

     




  • Marsala
    Omicidio Marsala, il Gip convalida il fermo per Girolamo Peraino
    E' accusato dell’omicidio preterintenzionale della madre, Anna Peralta
    Redazione21 Febbraio 2025 - Cronaca



  • Revoca misura Antonio Giancana Cronaca

    Marsala – Il gip di Marsala Sara Quittino ha convalidato il fermo di Girolamo Peraino, il 51enne di Marsala accusato dalla Procura, coordinata da Fernando Asaro, dell’omicidio preterintenzionale della madre, Anna Peralta. La donna è deceduta in ospedale la settimana scorsa per una emorragia interna provocata, secondo la tesi dell’accusa, dalle percosse subite dal figlio durante una lite.

    Tra madre e figlio, che vivevano insieme, i rapporti sarebbero stati molto conflittuali da tempo a causa, pare, delle continue richieste di denaro che Peraino, tossicodipendente, faceva alla donna.

    L’anziana era stata ricoverata perché aveva ingerito una grossa quantità di farmaci forse per togliersi la vita. Visitandola, i medici si sono, però, accorti dell’emorragia. La Procura, accertate le lesioni alla milza della Peralta, ha aperto una inchiesta che è sfociata nel fermo del 51enne.




  • Marsala
    Picchiata dal figlio muore in ospedale. Svolta nelle indagini sulla morte della donna di Marsala
    Il figlio ora si trova rinchiuso nel carcere di Trapani
    Laura Spanò19 Febbraio 2025 - Cronaca



  • Cronaca

    Marsala – Svolta nelle indagini sulla morte di Anna Peralta, 84 anni, di Marsala che in un primo momento si era scritto fosse stata buttata giù dal balcone dal figlio.

    La donna è infatti deceduta all’ospedale “Paolo Borsellino” dopo tre giorni di ricovero per avvelenamento da farmaci. Tuttavia, secondo le prime ricostruzioni, a causare la morte sarebbero state le gravi lesioni riportate in seguito alle percosse subite dal figlio nelle giornate precedenti al ricovero. L’uomo infatti disoccupato e tossicodipendente aveva picchiato la madre per avere i soldi per comprare la droga.

    La donna stanca dei sorprusi aveva tentato di suicidarsi ingerendo una quantità di farmaci che l’hanno però portato al ricovero in ospedale dove poi è deceduta. Ma la vera causa della morte da come è stato accertato sarebbero state le percosse ricevute dal figlio nei giorni antecendenti il ricovero.

    L’uomo, Girolamo Peraino, un 51enne, è stato fermato con l’accusa di omicidio preterintenzionale. In attesa della decisione del Gip durante l’udienza di convalida, i carabinieri lo hanno trasferito al Pietro Cerulli di Trapani.

    Le indagini, coordinate dalla Procura di Marsala e condotte dai carabinieri della locale Compagnia, sono ancora in corso per chiarire ogni dettaglio della vicenda e ricostruire l’esatta dinamica dei fatti.

    “È obbligo rilevare che l’odierni indagato è, allo stato, solamente indiziato di reato, pur gravemente, e che la sua posizione sarà definitivamente vagliata giudizialmente solo dopo la emissione di una sentenza passata in giudicato, in ossequio ai principi costituzionali di presunzione di non colpevolezza”.




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