Roma – Aprile porta con sé importanti aggiornamenti per le famiglie che ricevono l’Assegno Unico per figli a carico. L’INPS ha ufficializzato un leggero ritardo nei pagamenti, con nuove date da segnare. Inoltre, entrano in vigore nuove regole sull’ISEE 2025 e sui conguagli. Per non perdere importi o diritti, è fondamentale conoscere tutte le novità.
Chi ha diritto all’assegno dovrà aspettare qualche giorno in più rispetto al consueto calendario. I pagamenti di aprile 2025 saranno effettuati nei giorni:
Queste date valgono per le famiglie che non hanno subito modifiche rispetto al mese precedente e che ricevono regolarmente l’accredito. In caso di nuove domande, ISEE aggiornato o eventi come la nascita di un figlio, il pagamento potrebbe subire ulteriori ritardi.
Dal 1° gennaio 2025, l’INPS ha introdotto verifiche automatiche sull’ISEE per garantire il calcolo esatto dell’importo spettante.
Se non aggiorni l’ISEE, riceverai l’importo minimo previsto dalla legge.
Presentando l’ISEE anche dopo aprile, potrai ricevere un conguaglio nei mesi successivi.
Meglio non rischiare: aggiorna subito l’ISEE per non perdere soldi.
Una novità di rilievo riguarda lo stop ai conguagli retroattivi di gennaio. Fino allo scorso anno, l’INPS effettuava ricalcoli a posteriori, recuperando eventuali differenze nei mesi successivi. Ora questa prassi viene eliminata.
Le eventuali correzioni saranno gestite separatamente, senza intaccare le mensilità future.
Puoi verificare lo stato del tuo Assegno Unico in modo semplice:
L’Assegno Unico aprile 2025 richiede attenzione e aggiornamenti tempestivi per non perdere importi e agevolazioni. Un piccolo ritardo oggi può fare una grande differenza domani.
L’Assegno Unico Universale (AUU) per marzo 2025 subisce variazioni nei tempi di accredito e negli importi. Scopri tutte le novità per non perdere il tuo contributo.
L’Assegno Unico Universale, introdotto nel 2022, è un sostegno economico per le famiglie con figli a carico. Viene erogato a partire dal settimo mese di gravidanza fino ai 21 anni, con condizioni specifiche per studenti, lavoratori a basso reddito e disoccupati.
A partire dal 2025, l’INPS ha aderito al sistema di Reingegnerizzazione delle procedure di Tesoreria (Re.Tes) della Banca d’Italia, causando uno slittamento nei pagamenti. Gli accrediti saranno visibili dal 20 di ogni mese (da febbraio a giugno), con un ritardo di circa cinque giorni rispetto alla prassi precedente. La prima rata dell’assegno continua invece ad essere erogata l’ultima settimana del mese successivo alla richiesta.
L’importo dell’Assegno Unico varia in base all’ISEE:
Per ricevere l’importo corretto, è fondamentale aggiornare la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) entro il 30 giugno 2025. In caso di mancato aggiornamento, l’importo verrà calcolato al minimo fino alla presentazione della nuova DSU.
Oltre all’importo standard, l’Assegno Unico prevede maggiorazioni per:
Da marzo 2025 termina la maggiorazione transitoria per le famiglie con ISEE fino a 25.000 euro. Questa misura era prevista per compensare la perdita dell’Assegno al Nucleo Familiare (ANF) per chi lo percepiva nel 2021.
Per il 2025, sono previsti ulteriori incrementi:
La DSU può essere compilata online tramite il portale unico ISEE, dove sono riportati i dati necessari alla determinazione dell’importo dell’Assegno Unico. Una volta inviata, l’Agenzia delle Entrate trasmetterà i dati aggiornati all’INPS per il ricalcolo.
Per aggiornamenti più precisi, si consiglia sempre di rivolgersi ai CAF e ai patronati di fiducia.