Petrosino – Si indaga a Petrosino per capire cosa abbia potuto scatenare la furia omicida del cane che ieri sera ha attaccato ed ucciso Erina Licari, 62 anni. Il meticcio che ha azzannato la donna era legato nel garage dell’abitazione della famiglia della vittima che si trova nei pressi del campo sportivo nella zona tra via Trapani e viale Mediterraneo a Petrosino.
Dalla ricostruzione fatta dagli agenti del commissariato di Marsala, ieri sera Erina Licari era andata a portare da mangiare al suo meticcio legato in garage, dopodichè lei non fa più ritorno a casa. A fare la macabra scoperta qualche ora dopo il marito che era appena rientrato e il figlio che nonostante si trovasse a casa non si è accorto di nulla di quanto era accaduto nel vicino garage. Una scena da film horror quella che si è parata davanti ai due uomini. Erina a terra morta, sangue ovunque, il meticcio ancora legato e con il manto intriso di sangue della vittima, accanto la scodella con il cibo.
Sono stati fatti arrivare subito i soccorritori del 118 ma questi hanno solo constatato il decesso della donna. Sul posto anche la polizia che ha provveduto a trasferire il meticcio nel canile municipale. Il corpo della donna si trova all’obitorio in attesa dell’autopsia che potrebbe essere eseguita già nella giornata di lunedì. Le indagini sono seguite dalla polizia coordinati dalla Procura di Marsala.
Petrosino – Si apprendono nuovi particolari sulla tragedia avvenuta ieri sera a Petrosino. La vittima Erina Licari di 62 anni pare fosse con il suo cagnolino. La donna è morta a Petrosino dopo essere stata azzannata da uno, o forse due cani.
In queste ore si sta tentando di capire se sia stata attaccata perché magari intervenuta a difesa della sua bestiola aggredita dal cane, di maggiore stazza. La tragedia è avvenuta davanti l’abitazione della donna nei pressi dello stadio comunale. Le gravi ferite riportate dopo essere stata aggredita non le hanno permesso di sopravvivere. Secondo una prima ricostruzione la donna era con il suo cagnolino. In queste ore si sta tentando di capire se sia stata attaccata perché magari intervenuta a difesa della sua bestiola aggredita dal cane, di maggiore stazza.
Il problema dei cani randagi, o anche di proprietà non è nuovo nel marsalese dove in passato, si sono registrate diverse aggressioni. Lo scorso agosto sulla strada litoranea che collega Marsala a Petrosino, un branco di otto o nove cani randagi aveva aggredito alcuni runners amatori che si stavano allenando. Nel 2023, un giovane avvocato fu azzannato alle gambe sul lungomare di Marsala e per lei furono necessari oltre trenta punti di sutura. A settembre 2019, un uomo di 43 anni venne azzannato da un cane randagio nei pressi molo di ponente del porto di Marsala. Qualche tempo prima, per un’anziana donna di Strasatti, borgata di Marsala furono necessari oltre sessanta punti di sutura in varie parti del corpo. A Marsala, c’è un canile municipale, che il Comune ha affidato a privati che si occupano anche di accalappiare i randagi, ma a quanto pare non è sufficiente.
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