Misiliscemi
L’82° C.S.A.R. impegnato in addestramento recuperi in zone impervie con il Soccorso Alpino
Presente anche un’unità cinofila dei Carabinieri
Redazione18 Febbraio 2025 - Cronaca
  • Addestramento SAR Trapani Sicilia Cronaca

    Misiliscemi – Addestramento congiunto tra il personale dell’82° Centro S.A.R.  (Search and Rescue) di Trapani, il C.N.S.A.S.  Sicilia (Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico) e un’unità cinofila dei Carabinieri. L’82° Centro S.A.R. ha impiegato un equipaggio composto da un capo equipaggio, un secondo pilota, un operatore di bordo (OB) e un aerosoccorritore che insieme a 20 tecnici del soccorso alpino e a un’unità cinofila dei carabinieri, che ha impiegato 2 cani, hanno effettuato operazioni di addestramento e formazione in attività di recupero col verricello in zone impervie.

    Presso la base aerea di Trapani Birgi, sede dell’82°, si sono tenuti i briefing preparatori all’attività e, successivamente, sono state effettuate 4 sortite, per un totale di 5 ore di volo, con l’elicottero HH-139B in dotazione al Centro S.A.R. La zona designata per l’esercitazione è stata Macari (Trapani), dove si sono svolte 6 operazioni di simulazione di recupero (per un totale di 50 verricelli) di un ferito con barella verricellabile e di imbarco e impiego delle unità cinofile, al fine di addestrare il personale coinvolto ad aumentare la velocità di intervento in caso di recuperi particolarmente complessi in zone montane impervie.

    L’82° Centro SAR è uno dei Reparti del 15° Stormo dell’Aeronautica Militare che garantisce, 24 ore su 24, 365 giorni l’anno, senza soluzione di continuità, la ricerca ed il soccorso degli equipaggi di volo in difficoltà, concorrendo, inoltre, ad attività di pubblica utilità quali la ricerca di dispersi in mare o in montagna, il trasporto sanitario d’urgenza di ammalati in pericolo di vita ed il soccorso di traumatizzati gravi, operando anche in condizioni meteorologiche severe. Dalla sua costituzione ad oggi, gli equipaggi del 15° Stormo hanno salvato più di 7500 persone in pericolo di vita. Dal 2018 il Reparto ha acquisito la capacità AIB (Antincendio Boschivo) contribuendo alla prevenzione e la lotta agli incendi boschivi per la Regione Siciliana.




  • Castellammare del Golfo
    Operazioni di bonifica dell’ordigno bellico a Castellammare del Golfo, c.da Visicari
    Le operazioni si sono concluse nel tardo pomeriggio di ieri con l'impiego di uomini e mezzi
    Redazione6 Febbraio 2025 - Cronaca
  • Residuo bellico Castellammare bonifica Cronaca

    Castellammare del Golfo – Effettuata ieri la bonifica di un residuato bellico, si trattava di un proietto di artiglieria da 152 mm del peso di 45 Kg di produzione italiana, rinvenuto da alcuni speleologi nel territorio di Castellammare del Golfo, nella zona di Visicari, all’interno di una grotta sita a 235 metri slm e a una profondità di circa 30 metri dal piano di calpestio.

    Per la bonifica effettuata dal 4° Reggimento Genio Guastatori di Palermo è stato necessario l’impiego di un elicottero dell’Aviazione dell’Esercito del 2° Reggimento “Sirio” di Lamezia Terme (CZ) per il trasporto di un nucleo SAF (Speleo Alpino Fluviale) dei Vigili del Fuoco del Comando Provinciale di Trapani e di un assetto del 2° Reggimento Genio Guastatori Alpini di Trento, che hanno provveduto a calarsi all’interno della grotta.

    Le operazioni sono state coordinate dalla Prefettura di Trapani

    La Prefettura di Trapani, in stretta collaborazione con l’Esercito ed il Comando provinciale dei Vigili del fuoco ha diretto e coordinato le operazioni necessarie ad assicurare il corretto svolgimento dell’attività, a garanzia della sicurezza del personale coinvolto e dell’area circostante.
    Sul posto il Viceprefetto Aggiunto dott. Luciano Zanta Platamone, il Comandante del 4° Reggimento Genio Guastatori di Palermo, Colonnello Salvatore D’Angela, il Comandante provinciale dei Vigili del Fuoco, Ing. Antonino Galfo, unitamente al personale delle Forze dell’ordine, della Polizia Municipale, della Croce Rossa Militare ed i volontari della Protezione Civile Regionale.

    La bonifica

    Le operazioni hanno avuto inizio alle ore 8 con il trasporto in elicottero del personale dell’Esercito Italiano e del Nucleo SAF dei Vigili del fuoco dalla sede dell’UCL (Unità di Comando Locale) presso il lungomare di Castellammare del Golfo, al punto di ingresso della grotta, in zona impervia. Il nucleo SAF dei Vigili del Fuoco ha preceduto l’ingresso del personale del 2° Reggimento Genio Guastatori Alpini di Trento che ha raggiunto ed estratto l’ordigno. Le attività di trasporto in superficie e trasferimento in elicottero con rientro del personale presso l’UCL si sono concluse alle 15.30. Successivamente l’ordigno è stato trasportato su mezzi militari con scorta tecnica in cava per la definitiva distruzione a cura degli Artificieri del 4° Reggimento Genio Guastatori di Palermo, avvenuta alle 17.20.

    Il dispiegamento di uomini e mezzi

    L’Esercito Italiano ha impiegato sui luoghi 8 militari del 4° Reggimento Genio Guastatori di Palermo, 4 militari del 2° Reggimento Genio Guastatori Alpini di Trento, 5 militari e 1 elicottero del 2° Reggimento Aves “Sirio” di Lamezia Terme (CZ) oltre a 2 ulteriori mezzi militari mentre sono stati impegnati da parte del Comando provinciale dei Vigili del fuoco 1 autobotte, 1 unità di comando locale, 3 veicoli SAF, 4 unità operative di personale SAF, 1 unità NBCR, 3 unità operative e una unità di coordinamento.

    I militari dell’Arma dei Carabinieri, assieme alle altre forze di polizia hanno garantito una cornice di sicurezza. La complessa attività di bonifica è stata realizzata grazie alla proficua collaborazione di tutti i comandi interessati che hanno concorso con gli artificieri del 4° Reggimento Genio Guastatori di Palermo alle operazioni di discesa, estrazione, trasferimento e distruzione dell’ordigno, assicurando – nel contempo – la sicurezza di tutti gli operatori coinvolti, a cui va un profondo e sentito ringraziamento.




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