Erice – Ancora una attività per reprimere e contrastare il traffico di droga. I Carabinieri della Stazione di Erice hanno arrestato un 22enne ericino per detenzione illecita di stupefacenti e porto di armi od oggetti atti ad offendere.
I militari dell’Arma, nel corso di un servizio di pattuglia nel quartiere San Giuliano hanno notato un giovane che con atteggiamento sospetto seduto sul motociclo, veniva avvicinato per breve tempo da altri giovani.
E’ scatta una perquisizione personale da parte dei carabinieri in quel momento in servizio e in un marsupio sono state rinvenute circa 150 dosi di hashish e oltre 300 euro in contanti in banconote di piccolo taglio.
La perquisizione è proseguita anche presso il suo domicilio e all’interno della sua camera sono state rinvenute ulteriori 150 dosi, un pugnale e una pistola ad aria compressa priva del previsto tappo rosso, il tutto sottoposto a sequestro. Il 22enne tratto in arresto, a seguito dell’udienza di convalida è stato sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari.
Trapani – Gli ultimi arresti effettuati dai carabinieri della Compagnia di Trapani, in manette sono finiti due pregiudicati calabresi che trasportavano 3 chili e mezzo di cocaina, destinata alla piazza trapanese, confermano che l’asse Calabria-Trapani continua ad essere più forte di prima. Da oltre lo Stretto non si ferma il fiume di cocaina destinata a rifornire le piazze di spaccio di Palermo e soprattutto di Trapani. La droga viaggia nascosta dietro la targa di un camion o all’interno del serbatoio di carburante di un auto che trasporta una famiglia con bimbi piccoli al seguito, dentro una ambulanza come nel periodo del covid, o dentro un bagagliaio di insospettali ma anche di pregiudicati come nell’ultimo caso.
Droga verso la Sicilia e in cambio tanti soldi che fanno il percorso inverso all’interno di valige piene di mazzette di denaro. Un traffico per le organizzazioni criminali oltre lo Stretto più che fiorente che non sembra destinato a diminuire ma che anzi, e questo nonostante l’attenzione delle forze dell’ordine, vede crescere i propri volumi di affari.
Carabinieri, polizia, guardia di finanza, da tempo monitorano le due sponde da dove parte la droga per tutti i gusti e per tutte le tasche, segno che la domanda ormai si è fatta “interessante e variegata”. Un giro vorticoso di offerta e domanda che sicuramente agisce all’ombra di mafia e ‘ndrangheta.
Lo dimostrano alcune delle più grosse inchieste messe effettuate in questi anni dalla Dda di Palermo e che hanno interessato la provincia di Trapani.
Hashish, cocaina, crack, eroina, marijuana ed ancora le nuove droghe. L’offerta a disposizione è vasta, così come purtroppo anche la domanda che coinvolge sempre più minorenni in questa provincia. E dietro tutto questo l’ombra della ‘Ndragheta e di Cosa nostra, insieme ancora una volta per portare avanti i loro affari illeciti. Un asse da e per la Calabria che continua ancora a essere forte quasi a compensare le perdite subite.
L’impegno costante delle forze dell’ordine sta rendendo difficile l’attività illegale delle organizzazioni esistenti sul territorio ma fornisce anche un dato drammatico l’aumento della domanda di droga e questo a causa dell’evolversi di un mercato diventato sempre più liquido e “on demand”.
La cocaina, per esempio la puoi acquistare ovunque: in discoteca, nei bar, negli appartamenti o, come abbiamo visto, facendosela portare direttamente da uno spacciatore: basta uno smartphone. La droga arriva marchiata. Sappiamo che la marchiatura dei panetti di droga non è riconducibile a un mero esercizio artistico ma, per gli investigatori, sarebbe anche legato alla volontà di rendere evidente il grado di qualità della droga. Del resto l’applicazione di logo e simboli impressi sui panetti è nata per rendere riconoscibili le partite di stupefacente. A subire questo bizzarro processo di commercializzazione è indifferentemente cocaina o hashish. L’idea è che il consumatore possa associare un determinato simbolo così da poterla identificare meglio e raccomandarla anche su internet.
Castelvetrano – La provincia di Trapani ha fatto, di recente, registrare un netto abbattimento dei reati di maggior allarme sociale quali furti, rapine e truffe. A fronte di ciò sono, d’altro canto, esponenzialmente
aumentate le misure di prevenzione adottate dalla Questura di Trapani. I dati relativi alle dipendenze da droghe tra i giovani, invece, anche nella nostra provincia, sono da tenere in grande considerazione: dall’inizio del 2024 sono oltre 500 le segnalazioni per uso di sostanze stupefacenti segnando un drammatico incremento delle dipendenze, anche tra i minorenni.
E’ il dato drammatico venuto fuori da convegno l’Istituto Professionale “G.B. Ferrigno – V. Accardi” di Castelvetrano il convegno “la droga alimenta la mafia”, voluto dalla Questura di Trapani.
La Questura ha di recente eseguito un sequestro di circa 300.000 euro in beni immobili, mobili e conti correnti nei confronti di un trafficante di droga mazarese e, prima ancora, una altrettanto significativa confisca di circa 200 mila euro, anche in questo caso riguardante risorse economiche illecitamente acquisite ed altri beni, a carico di un sodalizio criminale che operava nel capoluogo trapanese. Tutto questo dimostra lo sforzo profuso dalla Polizia di Stato di Trapani nel contrasto ai gruppi criminali dediti al traffico delle sostanze stupefacenti.
“Questo incontro serva a far conoscere ai giovani gli effetti disastrosi della droga sulla propria salute e che il traffico di stupefacenti è uno dei principali mezzi di finanziamento della mafia”.
Il Questore Peritore ha inteso sottolineare quanto forte sia l’interesse della mafia a gestire il traffico di droga nella provincia di Trapani, ribadendo l’importanza dell’azione repressiva e preventiva quotidianamente messa in campo dalla Polizia di Stato che, come accennato, ha consentito di conseguire brillanti risultati nel contrasto al fenomeno.
Il Questore Peritore ha anche evidenziato la centralità della prevenzione sotto il profilo socio- culturale in favore della quale tutte le istituzioni sono chiamate a fare la loro parte soprattutto a beneficio dei più giovani, i quali devono comprendere l’effetto distruttivo del consumo di stupefacente e la circostanza che questo arricchisce i sodalizi mafiosi.
L’aula magna dell’Istituto “G.B. Ferrigno” ha riunito gli studenti delle V classi della scuola venuti a seguire gli interventi sull’impegni della Polizia di Stato contro il traffico di droga. Particolare attenzione è stata rivolta alla stretta connessione tra il consumo di droghe e il finanziamento delle casse della criminalità organizzata.
Presente anche il Prefetto di Trapani, Daniela Lupo, il Procuratore della Repubblica di Marsala, Fernando Asaro, il Dirigente Generale di Pubblica Sicurezza, Antonio Pignataro, esperto presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento Politiche Antidroga.
Toccanti le testimonianze rese dai giovani appartenenti alla “Comunità Incontro Onlus”, fondata da Don Gelmini, i quali hanno raccontato la propria esperienza “di morte” con le droghe e la possibilità che a loro è stata data dalla comunità per riprendere in mano la propria vita.
Trapani – I Carabinieri della Provincia di Trapani – con l’ausilio del Nucleo Carabinieri Cinofili di Palermo – hanno svolto una serie di servizi straordinari lungo le principali vie di comunicazione per incrementare i controlli alla circolazione stradale e alle persone sottoposte a misure limitative della libertà personale, nell’ambito di quanto discusso e delineato in seno al comitato provinciale sull’ordine e sicurezza pubblica tenutosi con il Prefetto di Trapani.
Denunciate complessivamente 18 persone, 8 i giovani segnalati alla prefettura, 41 le contravvenzioni, 4 le autovetture poste sottosequestro.
I militari dell’arma hanno proceduto alla denuncia di:
– 7 persone, per guida senza patente;
– 3 persone, per guida in stato di ebbrezza alcolica;
– 3 persone per evasione poiché, ancorché in regime degli arresti domiciliari, non venivano trovate presso le rispettive abitazioni.
– 2 persone per violazione della misura amministrativa del divieto di accesso nel centro cittadino (“daspo urbano”);
– un 18enne, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti (sono stati rinvenuti nell’autovettura in uso e sottoposti a sequestro gr. 25 di marijuana e gr. 56 di
hashish);
– un 37enne, di nazionalità straniera, per ricettazione poiché fermato alla guida di un ciclomotore risultato provento di furto;
– un 30enne, di nazionalità straniera, per violazione dei doveri inerenti alla custodia, poiché fermato alla guida di autovettura già sottoposta in precedenza al fermo amministrativo per pregresse violazioni alla circolazione stradale.
Nel corso dell’attività sono stati:
– segnalati alla Prefettura di Trapani 8 giovani, quali assuntori non terapeutici di sostanze stupefacenti, trovati in possesso di (cocaina, hashish e marijuana) per uso personale,
– elevate 41 contravvenzioni per violazioni al codice della strada;
– sottoposte a fermo amministrativo 4 autovetture non in regola con la prevista documentazione.
Trapani – Prosegue l’attività di contrasto allo spaccio di droga da parte dei carabinieri. L’ultimo arresto riguarda due trapanesi di 65 e 52 anni per detenzione illecita di sostanze stupefacenti.
L’attività è stata eseguita dai Carabinieri della Compagnia di Trapani.
I due sono stati fermati nel corso di un posto di controllo alla circolazione stradale e l’autovettura in uso era risultata priva di assicurazione e revisione. Dopo una perquisizione personale e veicolare i militari rinvenuto e sequestrato 20 grammi di eroina. Tratti in arresto, a seguito dell’udienza di convalida, entrambi sono stati ristretti presso il carcere di Trapani.