Trapani
Scandalo cimitero: la prefettura riammette nella “White List” le tre aziende coinvolte
Il gip accoglie le istanze dei legali: le ditte tornano operative dopo l’inchiesta sul cimitero. Il PM impugna, udienza il 25 giugno.
Redazione19 Maggio 2025 - Cronaca



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    Trapani – Disposto dalla Prefettura di Trapani, l’iscrizione nell’elenco delle ditte autorizzate a operare nei servizi funerari e cimiteriali delle aziende “Dolce Gestione e Servizi”, riconducibile a Vito Dolce, all’impresa dei fratelli Giampiero e Giuseppe Colletta e quella riferibile a Vito Polisano. Ha quindi revocato i provvedimenti interdittivi adottati nei mesi scorsi nell’ambito dell’inchiesta della polizia su presunti episodi di corruzione al cimitero comunale. La decisione arriva dopo l’accoglimento, del gip del tribunale, giudice Giancarlo Caruso, delle istanze di revoca del divieto temporaneo di esercizio dell’attività, presentate dai legali delle tre ditte.

    In pratica con un ribaltamento delle posizioni iniziali, i tre imprenditori, da presunti coinvolti in un sistema corruttivo, sono stati riconosciuti come persone offese. Le tre imprese erano finite coinvolte nell’ambito dell’indagine che aveva portato all’arresto di un necroforo in servizio al cimitero comunale e di un suo collaboratore. Il necroforo è stato nei giorni scorsi  rimesso in libertà e reintegrato nel suo incarico.

    La Prefettura aveva immediatamente disposto la cancellazione delle ditte coinvolte, dalla cosiddetta “White List”, ora è arrivata però revoca dello stesso provvedimento.

    Il Pm Sara Morri, che ha coordinato l’indagine, ha impugnato la decisione del giudice. L’udienza davanti al Tribunale del Riesame di Palermo è fissata per il prossimo 25 giugno.





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