Trapani – Un Provinciale gremito e carico di attese ha fatto da cornice al derby siciliano tra Trapani e Catania, valido per la 34ª giornata del girone C di Serie C. Ma per i granata è stata l’ennesima domenica da dimenticare: i rossazzurri hanno dominato e vinto 3-0, infliggendo al Trapani la sesta sconfitta consecutiva. Un risultato pesante, che complica ulteriormente la classifica e alimenta le incertezze sulla tenuta della squadra allenata da Vincenzo Torrente.
Dopo una fase iniziale di studio, il Catania ha preso il controllo del gioco. Al 40′, il sinistro di Anastasio da fuori area ha fulminato Ujkaj, portando in vantaggio i rossazzurri. Il Trapani ha provato a reagire con Ciuferri e Toscano, ma senza successo. Il primo tempo si è chiuso sull’1-0 per gli ospiti.
La ripresa si è aperta con il secondo gol del Catania: al 48′, Lunetta ha sfruttato al meglio l’assist di Di Tacchio e ha raddoppiato. Il Trapani ha tentato di rientrare in partita ma ha faticato a rendersi pericoloso. Dopo alcuni errori clamorosi sotto porta da parte di Montalto e Frisenna, è stato proprio Frisenna, all’87’, a chiudere definitivamente i conti con il gol del 3-0.
Un finale da brividi, una vittoria che sa di impresa! Il Trapani espugna il campo del Messina con un gol nei minuti finali, in una gara che sembrava destinata al pareggio. I granata hanno sofferto, resistito e poi colpito nel momento giusto, grazie al norvegese Stensrud, che ha regalato tre punti pesantissimi alla squadra di Torrente.
Il match parte subito con grande equilibrio, con entrambe le squadre attente a non scoprirsi. Dopo un paio di minuti di studio, è il Messina a rendersi più pericoloso: al 23’, Garofalo si avventa su un pallone vagante in area e calcia di potenza, ma la sfera sfiora il palo.
I giallorossi insistono e al 54’ Gyamfi si inserisce in area granata, concludendo a lato. Il Trapani risponde con una punizione velenosa di Ciuferri al 14’, su cui Krapikas esce in affanno, regalando un’occasione a Silvestri che viene murato a porta vuota.
Il primo tempo si chiude a reti inviolate, con il Messina più intraprendente ma il Trapani solido e pronto a colpire.
Nella ripresa, i granata cambiano passo. Il Messina si abbassa per non rischiare, ma al 50’ un cross velenoso dalla destra mette paura alla difesa giallorossa: Gyamfi, nel tentativo di anticipare Ongaro, rischia l’autogol e concede angolo.
L’equilibrio regge fino al minuto 87, quando arriva l’episodio che fa esplodere di gioia i tifosi trapanesi: cross teso dalla destra, mischia furibonda in area, la palla schizza tra i piedi di Stensrud che, con freddezza, batte Krapikas. Gol! Trapani in vantaggio a pochi minuti dal termine!
Ma la partita non è finita. Al 95’, in un’azione surreale, il portiere del Messina Krapikas si lancia in avanti su un calcio d’angolo e riesce incredibilmente a segnare… peccato che lo faccia con le mani! L’arbitro annulla senza esitazione e il portiere, furioso, viene espulso. Il Messina chiude addirittura con il difensore Haveri tra i pali.
Dopo un lungo recupero , il triplice fischio sancisce la vittoria del Trapani. Un colpo da tre punti pesanti, ottenuti con sacrificio e un pizzico di cinismo.
Panchina: Meli, Marino, Vicario, Anzelmo, Morichelli
Panchina: Barosi, Salamone, Mulè, Verna, Sciortino, Zappella, Liotti
Ammoniti:
Espulso:
Calci d’angolo: