Trapani – Una serata prima al ristorante e poi in discoteca , trascorsa del tutto normalmente. Dove per normale c’è stato, a sentire quattro giovani protagonisti, l’uso non esagerato di alcolici, l’assenza di sostanze stupefacenti e contemporaneamente il divertente relazionarsi con tre belle turiste finlandesi, conosciute al momento della cena, e, infine, l’accettare le avance di una di queste, con la conclusione di quell’incontro nella stanza di un b&b, dove la giovane donna, una turista finlandese, decide, senza alcuna costrizione, di stare con quei quattro bei giovanotti, uno di questi pure importante, una campione olimpico. E quest’ultimo è stato sentito oggi dal Tribunale di Trapani.

Nino Pizzolato sentito oggi dal Tribunale

Si tratta di Nino Pizzolato, originario di Salaparuta ma da tempo residente a Roma, pesista della Fipe, appartenente al gruppo Fiamme Oro, bronzo alle ultime olimpiadi di Tokyo e Parigi. La ricostruzione della serata però non sarebbe quella appena descritta. Ma ben altra. Tanto che Pizzolato assieme ai suoi tre amici, Davide Lupo, Claudio Tutino e Stefano Mongiovì, sono finiti imputati di violenza sessuale dinanzi ai giudici di Trapani Quattro bravi ragazzi, così si sono presentati davanti ai giudici, e in effetti questi risultano essere, e ai giudici hanno detto di essere finiti “ingannati” da quella turista. La donna tornata apposta in Italia, e a Trapani, per comparire dinanzi al Tribunale come parte offesa, è stata sentita con le sue due amiche che l’accompagnavano in quella estate del 2022. Lei ha invece detto altro.

Il racconto di quella sera del luglio 2022

Il racconto di quella sera del luglio 2022 combacia solo nella parte iniziale: i due gruppi, i quattro ragazzi e le tre turiste si conoscono al momento della cena, poi assieme decidono di trasferirsi in un locale sul mare. Durante la serata qualche approccio, le tre turiste finlandesi sembrano starci, la ragazza che poi avrebbe denunciato la violenza ha detto che voleva appartarsi solo con uno di loro, Pizzolato, ma si sarebbe ritrovata nella stanza di un b&b vicino al locale dove erano tutti rimasti sino a notte fonda, con tutti gli altri, che in un modo o in un altro le stavano addosso. Lei senza rendersene conto, ma svegliandosi come da un improvviso torpore. Si fece riaccompagnare nel suo albergo dove intanto erano arrivate le altre due sue amiche, da lì ha chiamato i carabinieri. Pizzolato ha difeso strenuamente la sua immagine, di poliziotto e di atleta olimpico, “eravamo tutti euforici ma consapevoli e lucidi”. Le ragazze altrettanto, “disponibili e felici”. Andando avanti nella sua ricostruzione a far la figura della ragazza moderna e disinibita è stata proprio la giovane che poi avrebbe denunciato Pizzolato ed i suoi amici. Pizzolato ha attribuito a lei e solo a lei ogni iniziativa, dal far fare acquistare i profilattici, sino allo spogliarsi nella stanza del b&b per intrattenersi non solo con lui ma dapprima con un altro, Claudio Tutino e poi con gli altri, Lupo e Mongiovì, nel frattempo sopraggiunti. “Le sue due amiche – ha detto Pizzolato – mi avevano fatto capire che lei voleva stare con me”. E dinanzi agli atteggiamenti e ai comportamenti della ragazza, la parte di quello spaesato ha affermato di averla fatto proprio lui, “mi sono trovato ad essere imbarazzato, un po’ perplesso e stupito per quello che accadeva, non essendo abituato a rapporti sessuali con più partecipanti…era la ragazza a gestire quella serata”. alle domande delle parti, difese, pm e tribunale, ha ribadito che quella serata non è stata contraddistinta da altro se non da un’assoluta “normalità”. Ma tutto questo d’improvviso ebbe una fine. “Quando la ragazza si rese conto che Lupo stava facendo col telefonino un video. Lei si è allontanata, era sdraiata sul divano e si è messa seduta, si è rivestita ed ha chiesto a Lupo di cancellare il video, poi ha chiesto di essere riaccompagnata in albergo, cosa che abbiamo fatto”. “Per tutti noi quella serata era finita così, non eravamo preoccupati di nulla, non ce ne era motivo, ognuno di noi è tornato nelle sue case, io a Salaparuta, altri due miei amici a Ribera, Lupo è rimasto a Trapani perché l”indomani doveva andare in aeroporto. La mattina successiva ho letto sul web di una turista finlandese che a Trapani aveva denunciato si essere stata oggetto di violenza”.

La versione di Pizzolato uguale a quella degli altri imputati

La versione di Pizzolato è la stessa offerta ai giudici dagli altri imputati. Uno di loro, Davide Lupo, nella cui stanza di un b&b sarebbe avvenuta la violenza, e che secondo la testimonianza del portiere avrebbe chiesto la mattina successiva di cancellare la sua presenza, preoccupato dalla presenza dei carabinieri, ha prodotto ai giudici un video dove si vedrebbe la giovane intrattenersi con loro senza essere in qualche modo costretta. Un video che i carabinieri hanno detto di non aver mai trovato nei cellulari sequestrati. Lupo infatti ha detto di averlo cancellato quella sera stessa come la ragazza gli aveva chiesto di fare , salvo poi essere riuscito a tirarlo fuori dalla memoria grazie ad un “professionista” del mestiere (durante l’udienza è scappata la parola hacker poi subito ritrattata). Il Tribunale nell’udienza di oggi ha deciso di acquisire il video solo dopo avere avuto le generalità del “professionista”. Sempre oggi il Tribunale ha deciso di acquisire presso la Fipe (federazione pesistica italiana) il fascicolo di una precedente vicenda della quale Pizzolato è stato protagonista nel 2018. Quando venne sospeso per dieci mesi dall’attività agonistica per aver fatto vedere un filmino porno ad alcuni giovanissimi atleti: “Anche allora – ha detto Pizzolato – sono stato io la vittima”.

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