Trapani
Sanità: Faraone, Croce molli poltrona Asp Trapani [VIDEO]
Musolino (Iv), chi pagherà per ritardi Asp Trapani?
Redazione24 Marzo 2025 - Salute



  • Salute

    Trapani – Si sono ritrovati davanti la sede dell’Asp di Trapani, Davide Faraone, deputato e vice-presidente di Italia Viva, e la senatrice di Iv Dafne Musolino, per chiedere le immediate dimissioni del direttore generale dell’Asp Ferdinando Croce. E di tutti i responsabili dei ritardi nella refertazione degli esami istologici.

    Deputato Davide Faraone

    Il caso Azienda sanitaria di Trapani dimostra chiaramente, se ancora ce ne fosse stato bisogno, di come i partiti, a cominciare da quello di Renato Schifani, per finire con quello della Meloni, abbiano messo le loro manacce sulla sanità”. Lo ha detto Davide Faraone, vice-presidente di Italia Viva, nel corso della conferenza stampa tenuta oggi davanti alla Asp di Trapani.
    Non cacciano Ferdinando Croce, scelto alla guida dell’azienda sanitaria come si scelgono i candidati nei collegi, perché difeso da un partito. Non aspettano l’esito dell’ispezione regionale e ministeriale per cacciare Croce. Aspettano di mettersi d’accordo fra loro, in barba a chi aspettato un’eternità per gli esami istologici e ai 40.0000 cittadini in lista d’attesa. Ma poi Croce fa il morto a galla, sperando che ci si dimentichi di lui. Noi siamo qui all’Asp di Trapani e torneremo fino a quando Croce non avrà mollato la poltrona. Non ci dimenticheremo di quello che ha fatto. E poi che fine ha fatto la nomina del dirigente dell’Azienda sanitaria di Palermo? Anche quella rientra tra le spartizioni partitocratiche, ecco perché si perde tempo. Intanto, i pazienti muoiono e la sanità va allo sfascio. Schifani ha commissariato la sanità. Deve andare a casa anche lui, visto che è il primo responsabile di questa situazione, non solo Croce. Non c’è alcuna azione di controllo. Se non ci fosse stata denuncia della signora Gallo, non sarebbe accaduto nulla. Tutto sarebbe andato avanti come se nulla fosse”, conclude.

    Senatrice Dafne Musolino

    Tremila e trecento referti istologici non processati, sottovalutazione del rischio da parte del dirigente dell’Asp di Trapani Ferdinando Croce che, invece, che aveva riferito di soli 300 casi. Per poi scoprire che, invece, erano ben oltre tremila. E, dall’esito degli esami, 206 casi di positività alle cellule tumorali. Duecentosei persone che hanno scoperto di avere un tumore soltanto dopo le proteste di una cittadina, che il referto se lo è visto recapitare dopo ben otto mesi di ritardo. Noi siamo qui oggi per chiedere chi pagherà il prezzo di quanto è accaduto”. Lo ha detto la senatrice di Italia Viva, Dafne Musolino, nel corso della conferenza stampa tenuta questo pomeriggio davanti alla sede dell’Asp di Trapani, per chiedere le dimissioni del direttore generale Ferdinando Croce”.
    Di certo, alla luce di tutto ciò, appare più che evidente che non può essere la politica a determinare le nomine dei dirigenti per poi tirarsi indietro quando si contano i danni delle scelte sbagliate. Non può scaricarsi le responsabilità la politica che è la prima responsabile di questi gravissimi disservizi”, ha concluso





  • Mazara del Vallo
    Sanità: Faraone, a Trapani ancora ritardi su biopsie
    Continuano ad arrivare segnalazioni
    Redazione10 Marzo 2025 - Salute



  • Salute

    Mazara del Vallo – “Continuano ad arrivarci segnalazioni dall’ospedale di Mazara del Vallo, mi limito a pubblicarle. A voi, la valutazione sulla qualità del nostro sistema sanitario in quel territorio e se è giusto che i responsabili di questo disastro siano ancora tutti al loro posto tutelati dai partiti di appartenenza a prescindere dalla qualità del loro lavoro e dei meriti espressi”. Lo scrive sui social Davide Faraone, vice-presidente di Italia Viva, pubblicando la testimonianza di un cittadino siciliano.

    La segnalazione giunta a Faraone

    “’Mio cognato è residente a Mazara del Vallo, ha fatto la biopsia alla prostata a Trapani nel marzo del 2024, per l’esito dovette aspettare 8 mesi. Soltanto ai primi del mese di dicembre 2024 l’ospedale di TP inviò all’ospedale di Caltagirone, in provincia di Catania, la biopsia e ho ottenuto io il referto solo perché vivo a Caltagirone, conosco il primario e gli ho chiesto se poteva darmi informazioni sull’esito. Purtroppo, a mio cognato è stato riscontrato un carcinoma alla prostata, successivamente è andato a Milano e lo stanno curando, spero con tutto il cuore che si salvi’“.




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