Calatafimi – Sarà la Procura di Trapani che da ora in poi si occuperà delle indagini sull’omicidio di Antonino Arculeo, il 72enne di Partinico il cui corpo è stato rinvenuto semibruciato nella tarda serata di venerdì scorso nei presi della stazione ferroviaria di Alcamo.
Secondo indiscrezioni la vittima avrebbe prestato denaro a tassi usurai e la sua eliminazione sarebbe da ricondurre a questa attività e ad alcune sue relazioni intime.
L’autopsia ha confermato che l’uomo è stato prima accoltella e poi bruciato. Il Gip del tribunale di Palermo ha convalidato i fermi di Gioacchino Leto di 34 anni e Dario Milana, di 47, indiziati di concorso del delitto. E’ stato Leto ad aver portato gli agenti sul luogo in cui era stato abbandonato il cadavere carbonizzato, ed aveva confessato di aver preso parte all’omicidio sostenendo, però, che ad uccidere materialmente la vittima era stato Milana. Ad indagare è stata la Squadra Mobile di Palermo e Trapani, con la collaborazione dei commissariati di Partinico ed Alcamo.
Arculeo era scomparso da casa il 7 maggio erano stati i figli a denunciarne l’allontanamento e avevano poi raccontato che l’auto della vittima era stata coinvolta in un incidente stradale ad Alcamo, e che a bordo c’erano due uomini che Arculeo frequentava abitualmente, Leto e Milana, appunto. Gli agenti si sono messi sulle tracce dei due che hanno tentato di lasciare la Sicilia, ma poi sono stati raggiunti dagli investigatori e invitati a presentarsi in commissariato.