Trapani
La chiesa del Purgatorio, custode dei sacri gruppi dei Misteri di Trapani, riceve lo “Scudo Blu”
La cerimonia stamane a Trapani
Redazione26 Giugno 2025 - Attualità



  • Attualità

    Trapani -La cerimonia di consegna dello Scudo Blu, si è svolta oggi (26 giugno 2025). Si tratta del simbolo internazionale per la salvaguardia dei beni culturali in accordo con la convenzione dell’Aia del 1954, promossa dall’Unesco.

    Questa convenzione è stata istituita per proteggere i “beni mobili o immobili di grande importanza dei popoli”, da qualsiasi forma di danneggiamento, distruzione o depauperamento, sia in tempi di conflitto che in situazione di Pace.

    Il significato dello scudo blu

    Nato dall’esigenza di salvaguardare il patrimonio culturale dopo le devastazioni della 2° Guerra Mondiale, lo Scudo Blu – emblema riconoscibile in basso e inquartato in croce di Sant’Andrea di colore blu e bianco – segnala che il bene culturale protetto non appartiene solo al Paese in cui si trova, ma è considerato patrimonio dell’intera umanità.

    La convenzione dell’Aia integrata da due protocolli aggiuntivi (1954 e 1999), sottolinea l’importanza di individuare questi beni anche in tempo di Pace, per assicurarne la costante preservazione.

    Trapani si distingue come la prima città in Sicilia a ottenere questo prestigioso riconoscimento per ben tre dei suoi beni culturali: la Biblioteca Fardelliana, la Chiesa delle Anime Sante del Purgatorio con i sacri gruppi dei Misteri e la Colombaia.

    L’iniziativa che gode del patrocinio del Ministero della Cultura si inserisce nella campagna nazionale “il futuro ha una lunga storia proteggiamola”. Promossa dalla Croce Rossa Italiana, nell’ambito del progetto “uno scudo blu per la cultura”, questa campagna mira ad accrescere l’attenzione dell’opinione pubblica e delle istituzioni sulla protezione del patrimonio culturale, specialmente dagli effetti dei conflitti armati, attraverso una vasta azione di sensibilizzazione e diffusione del diritto internazionale umanitario.

    L’assegnazione dello scudo bli alla chiesa delle Anime Sante del Purgatorio è un tributo non solo all’inestimabile valore culturale, storico e artistico della Chiesa e dei sacri gruppi della processione dei Misteri, ma anche per quello che rappresentano per la comunità trapanese.

    Il presidente Giovanni D’Aleo

    “E’ un onore immenso per la nostra comunità ricevere questo prestigioso riconoscimento” – ha detto Giovanni D’Aleo presidente dell’Unione Maestranze. “Lo scudo blu non è solo un simbolo di protezione ma anche la conferma del valore inestimabile che la chiesa delle Anime Sante del Purgatorio e i sacri gruppi, rappresentano per Trapani e per il mondo intero. È un invtio a continuare a custodire con dedizione le nostre radici e la nostra storia”.

    Il vicepresidente Emanuele Barbara

    “Questo risultato è frutto di un lavoro corale e dell’impegno di tutti coloro che, con passione, si dedicano alla salvaguardia del nostro patrimonio culturale. Lo scudo blu ci impegna a promuovere la conoscenza e la tutela dei nostri beni, affinchè le future generazioni possano continuare a godere della bellezza e del significato profondo dei Misteri di Trapani”- ha sottolineato il vice presidente Emanuele Barbara.

    Infine il grazie al presidente del comitato di Trapani della Croce Rossa Italia, Sveva Tatangelo Incorvaja per l’impegno e la dedizione dimostrata.




  • Agrigento
    Gommone soccorso a Lampedusa, morti di sete due bambini e un uomo
    Genitori sotto choc assistiti dalla Croce Rossa
    Redazione11 Maggio 2025 - Cronaca



  • Cronaca

    Lampedusa (Agrigento) – Si trovano all’hotspot di contrada Imbriacola, i genitori e la mamma dei due bambini di circa due anni morti durante la traversata dalla Libia. I piccoli, recuperati ormai privi di vita dall’equipaggio della ong Nadir, sarebbero morti di sete, come ha raccontato il team medico della nave. Entrambe sotto choc, vengono assistite dal personale della Croce Rossa Italiana che gestisce il centro. A bordo del natante c’era anche un terzo cadavere di un uomo di circa 30 anni.

    Secondo i racconti dell’equipaggio, i bambini e l’uomo erano già morti il giorno prima del soccorso, avvenuto nelle acque internazionali della zona Sar maltese. Il gommone era rimasto alla deriva per giorni, con il motore fuori uso e senza acqua né ripari. Quando la Nadir è arrivata sul posto, le condizioni di molti migranti erano critiche, in particolare delle donne, alcune con gravi ustioni causate dal contatto prolungato con carburante misto ad acqua salata.

    I cadaveri dei bambini sono stati consegnati alle autorità di Lampedusa. Gli altri 60 sopravvissuti, tra cui diversi feriti, sono stati trasferiti all’hotspot. Nella struttura si trovano 304 persone, di cui 28 minori non accompagnati. Nel gruppo dei 57 migranti sbarcati ci sono 13 donne e 2 minori sedicenti originari di Gambia, Ghana, Niger, Sierra Leone, Nigeria e Togo.

     





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