Cucina, riscaldamento, acqua calda: come capire quanto gas consumi davvero (e scegliere l’offerta giusta)
"Guida pratica per capire come il gas viene utilizzato in casa e scegliere l’offerta più conveniente per risparmiare sulla bolletta"
Trapani Oggi26 Giugno 2025 - Attualità



  • Primo piano di un soffione doccia in metallo cromato con getti d'acqua in funzione, ripreso in dettaglio ravvicinato. Attualità

    Comprendere i propri consumi è il primo passo fondamentale per poter scegliere, tra le tariffe gas, la più adatta alle proprie esigenze e, di conseguenza, per poter risparmiare sulla bolletta. Eppure, questa analisi viene spesso liquidata con superficialità, affidandosi a stime generiche o ai dati della bolletta precedente, mentre solo un’indagine approfondita sull’effettivo utilizzo del gas in casa può svelare le opportunità per identificare l’offerta migliore per le proprie esigenze.

    Generalmente, in casa, il gas viene consumato per tre ragioni: la cottura dei cibi, il riscaldamento degli ambienti e la produzione di acqua calda sanitaria. L’incidenza di ciascuna di queste voci sul consumo totale può variare significativamente a seconda delle abitudini familiari, delle dimensioni dell’abitazione, del numero di abitanti, della zona climatica e dell’efficienza degli apparecchi utilizzati. Ecco perché le stime generiche cui accennavamo prima non possono rivelarsi efficaci: non riuscirebbero mai a riflettere la situazione soggettiva di ciascun nucleo.

    Partiamo con il riscaldamento, che rappresenta in genere la voce di consumo più significativa, soprattutto durante i mesi invernali. Il fabbisogno di gas per riscaldare la casa dipende da diversi fattori, tra cui la superficie da riscaldare, il grado di isolamento termico dell’edificio, la temperatura impostata sul termostato e il numero di ore al giorno in cui il riscaldamento è in funzione. Analizzare le proprie bollette invernali e considerare le caratteristiche della propria abitazione può fornire un’indicazione più precisa di quanto gas viene utilizzato per il riscaldamento. Inoltre, l’efficienza della caldaia gioca un ruolo cruciale: una caldaia vecchia o non correttamente manutenuta può consumare molto più gas del necessario. Bisogna considerare, al riguardo, che spesso la sostituzione dei vecchi impianti è incentivata da bonus statali e iniziative dei singoli comuni, quindi vale la pena tenersi informati e approfittare di eventuali offerte.

    Passiamo alla cottura dei cibi: in questo caso il consumo di gas dipende, e varia, dalla frequenza con cui si utilizza il piano cottura e il forno a gas, nonché dalla durata di utilizzo. Chi cucina quotidianamente e per tempi prolungati, avrà costi maggiori sulla bolletta rispetto a chi utilizza prevalentemente altri metodi di cottura. Osservare le proprie abitudini in cucina e, se possibile, monitorare i tempi di utilizzo dei fornelli e del forno può aiutarti a stimare meglio il consumo di gas per questa attività.

    La produzione di acqua calda sanitaria, infine, è un’altra voce importante di consumo, soprattutto in famiglie numerose o che utilizzano spesso la doccia o la vasca da bagno. Il consumo di gas per l’acqua calda dipende dal numero di persone in casa, dalla frequenza e dalla durata di utilizzo dell’acqua calda e dalla temperatura impostata. Considerare le proprie abitudini di utilizzo dell’acqua calda e l’efficienza dello scaldabagno (se a gas) è fondamentale per stimare questo consumo.

    Una volta compreso come il gas viene utilizzato nella tua abitazione e quali sono le voci di consumo più rilevanti, puoi iniziare a valutare le diverse tariffe gas disponibili sul mercato. Esistono diverse tipologie di offerte, ad esempio con prezzo fisso (dove il costo al metro cubo rimane bloccato per un certo periodo), con prezzo variabile (indicizzato all’andamento del mercato all’ingrosso) o con tariffe biorarie (con prezzi diversi a seconda delle fasce orarie).

    Per scegliere la tariffa gas giusta, è importante confrontare non solo il prezzo del gas, ma anche gli altri costi inclusi nell’offerta (come le spese di commercializzazione e trasporto) e le proprie abitudini di consumo. Ad esempio, se utilizzi molto il riscaldamento durante i mesi invernali, potresti preferire una tariffa con un prezzo del gas competitivo in quel periodo. Qualora invece avessi consumi uniformi durante tutto l’anno, una tariffa a prezzo fisso potrebbe offrirti maggiore stabilità.

    Inoltre, è utile considerare anche i servizi aggiuntivi offerti dal fornitore, come la possibilità di gestire la fornitura online, la presenza di un servizio clienti efficiente o l’offerta di programmi fedeltà. Valutare attentamente tutti questi aspetti ti permetterà di scegliere la tariffa gas che meglio si adatta alle tue esigenze e di ottimizzare la spesa per l’energia.





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