Italia
Il WWF piange la scomparsa di di Fulco Pratesi, suo padre fondatore
Addio dell’uomo che ha fondato il WWF in Italia quasi 60 anni fa dedicando la sua vita alla tutela di piante e animali e a diffondere un messaggio di amore per tutte le creature
Redazione1 Marzo 2025 - Attualità



  • Attualità

    Roma – Fulco Pratesi, 90 anni compiuti 5 mesi fa, fondatore del WWF Italia e pioniere del movimento ambientalista in Italia si è spento oggi a Roma. Architetto, giornalista, autore, disegnatore, fondatore del WWF Italia di cui è stato a lungo Presidente oltre che esempio vivente di ecologismo attivo, Fulco Pratesi è stato la guida per un’intera generazione di naturalisti. È stato anche parlamentare dal 1995 al 1997 con i Verdi. Nel 2020 l’Università di Palermo gli ha conferito la Laurea Honoris Causa in Biodiversità e biologia ambientale. Era Presidente onorario del WWF Italia e Direttore Responsabile dello storico magazine Panda sin dalla sua fondazione. Il suo contributo è stato attivo fino all’ultimo. La moglie Fabrizia – il loro un sodalizio lunghissimo iniziato oltre 70 anni fa – si era spenta meno di 5 mesi fa, il 4 ottobre 2024: lascia 4 figli e 6 nipoti. Il suo inseparabile cagnolino, Robin, 14 anni, se ne è andato nei giorni scorsi, pochi giorni dopo il ricovero di Fulco. Il suo ultimo articolo, dedicato a Federico II, è pubblicato in questi giorni su “Panda”.

    Il WWF Italia piange la scomparsa del suo padre fondatore

    E si stringe con commozione alla famiglia Pratesi: i figli Isabella, Carlo Alberto, Francesco e Olympia e tutti i suoi nipoti. Fondamentale il suo contributo alla definizione e approvazione di leggi fondamentali per la tutela della natura italiana, dalla legge 157 sulla fauna a quella sui parchi del 1991. Ma il suo orgoglio più grande erano le oltre 100 Oasi del WWF che amava e conosceva una per una. Fulco Pratesi ha reso migliore il nostro Paese per tutti questi motivi e tanti altri, a cominciare dalla grande vocazione alla divulgazione: storico collaboratore del Corriere della Sera, ha pubblicato una dozzina di libri e curato decine di pubblicazioni anche per ragazzi, trasmettendo la sua grande passione per piante e animali a milioni di italiani attraverso testi accattivanti e disegni dal tratto unico. Ha viaggiato in tutto il mondo, dall’India all’America latina, e tutti i suoi incontri con la natura sono documentati nei suoi inseparabili taccuini.

    La storia della sua vita

    Fulco Pratesi, nato a Roma nel 1934 e sfollato nella prima infanzia con la famiglia nella proprietà di campagna nel viterbese, è entrato presto a contatto con la natura. Fin da piccolissimo s’innamorò degli animali e del disegno. Dopo un’infatuazione giovanile per la caccia, convertì il suo interesse per la natura e gli animali nella conservazione. La sua seconda vita iniziò nel 1963, nelle foreste dell’Anatolia, in Turchia, dove si era recato a caccia. Gli si parò di fronte un’orsa con tre piccoli. Fu un incontro “folgorante” come lui stessoò lo ha definito tante volte. Un incontro che gli fece cambiare totalmente prospettiva. Tornato in Italia, vendette il fucile e acquistò una macchina fotografica. Presto, si convertì all’amore incondizionato per tutte le forme viventi e decise di impegnarsi per la conservazione, tanto da abbandonare la professione di architetto. Saputo della nascita del World Wildlife fund in Svizzera, li contattò per far nascere la sezione italiana. “Ma dovrà trovare lei i soldi necessari al progetto” fu la risposta. Con famiglia e già 4 figli, non era facile. Riuniti alcuni amici illuminati nel suo studio di architetto, nacque nel 1966 il WWF Italia, con pochi soldi e tanto entusiasmo. Entusiasmo che è rimasto sempre stato il suo tratto distintivo fino agli ultimi giorni della sua vita. Seppe fare quello che solo i grandi sanno fare: trasformare un sogno per pochi (la protezione della natura in Italia, la tutela di animali allora braccati come lupi e orsi) in una realtà consolidata. Con un vero e proprio atto di coraggio, con pochi soldi in cassa (i primi soci si erano autotassati), la prima azione del neonato WWF Italia fu quella di acquisire i diritti di caccia della laguna di Burano, dando il via alla nascita dell’Oasi di protezione e del “modello Oasi”, che contraddistingue il WWF Italia dagli altri WWF nel mondo. Oggi le aree gestite o di proprietà sono oltre 100 e proteggono circa 27.000 ettari di natura.

    Fondamentale il suo contributo alla nascita del sistema dei Parchi nazionali

    E tutto questo attraverso studi, piani e la spinta all’approvazione della legge quadro sulle aree protette del 1991. Sempre, gettando il cuore oltre l’ostacolo: come quando, nel 1985, l’Associazione raccolse oltre 600 milioni di lire – con un vero e proprio crowdfunding ante litteram – per l’acquisto dell’area di Monte Arcosu, con l’obiettivo di salvare il cervo sardo dal bracconaggio e dall’estinzione. La sua vita racconta la storia della nostra Associazione. Proverbiali le sue battaglie contro la caccia (per impedire ai cacciatori di entrare nei fondi privati), che lo portarono a ricevere insulti e minacce. Ma anche per la salvaguardia delle creature marine, dai cetacei alla foca monaca, dalle reti spadare. Aveva una grande passione per i piccoli uccelli e per gli ambienti di palude, considerati malsani dai più e invece visti da Fulco, giustamente, come ecosistemi ricchissimi di biodiversità. Da tutelare. In natura passava ore a osservare gli uccelli e a comporre i primi schizzi per i suoi acquerelli.

    Luciano Di Tizio, Presidente WWF Italia

    “Se considereremo la natura e il nostro Pianeta come un posto da conquistare e dominare, allora sarà la nostra fine” ha ripetuto nell’ultima intervista. Luciano Di Tizio, Presidente WWF Italia: “Ho conosciuto Fulco Pratesi nei primi anni ‘70 del secolo scorso, quando era impegnato nella “Operazione San Francesco” per la salvezza del lupo, allora sull’orlo dell’estinzione. Un incontro dal quale è nata una, direi, “complicità” legata al comune sentire e agli analoghi interessi. Negli anni ci siamo poi sentiti e incontrati decine di volte e in ogni occasione ho avuto qualcosa da imparare da lui, promotore e artefice di una vera e propria rivoluzione culturale. Amava profondamente la sua famiglia e amava d’un amore profondo la natura e il WWF, “il mio quinto figlio”, come lui stesso ci ha definiti. La sua azione, personale e attraverso l’associazione del Panda, è stata fondamentale per la tutela della natura in Italia. Oggi sento, insieme a tutto il popolo del WWF, un vuoto immenso: abbiamo perso un padre e una insostituibile fonte di saggezza. Lo salutiamo commossi e infinitamente tristi, ma anche con una certezza: il WWF continuerà ogni giorno a onorare la sua memoria, perseguendo con convinzione i suoi stessi ideali. Fulco sarà sempre con noi”.

    Alessandra Prampolini, Direttrice Generale WWF Italia

    “Se il WWF tutto è in qualche modo figlio di Fulco, e se oggi abbiamo tutti perso una colonna fondante della nostra famiglia, per alcuni tra cui me Fulco è parte delle memorie dell’infanzia più antica, con la sua firma elegante in calce alle lettere che ci facevano sognare raccontando di animali e luoghi meravigliosi e con il tratto inconfondibile dei suoi disegni. È una di quelle persone per le quali può essere usato senza timore l’aggettivo “irripetibile”. Appassionato, straordinario conoscitore di piante e animali, che osservava e disegnava con attenzione maniacale, è stato un grande trascinatore. Il suo entusiasmo, le sue intuizioni, fin dalla fine degli anni ‘60 hanno portato prima alla nascita del WWF, poi ai risultati tangibili come la protezione di lupo, orso e altre specie ritenute, prima di lui “nocive”, alla limitazione della caccia. È stato il creatore del movimento ecologista italiano per come lo conosciamo e l’inventore della cosiddetta “ecologia domestica”, indispensabile per comprendere come ogni nostro piccolo gesto possa far bene al pianeta. Lo salutiamo con un grandissimo senso di gratitudine, e certi che il mondo migliore per cui ha lavorato tutta la vita sia un passo più vicino grazie a lui e alle persone che ha saputo far innamorare della natura. Noi del WWF siamo in un certo senso tutti figli suoi, e oggi è come se avessimo perso la colonna fondante della nostra famiglia”.




  • Italia
    La danza dell’amore dei cavallucci marini nel giorno più romantico dell’anno
    Guarda il video all'interno dell'articolo
    Redazione14 Febbraio 2025 - Attualità



  • Danza cavallucci marini amore Attualità

    Nel giorno più romantico dell’anno, il Gardaland Sea Life Aquarium celebra l’amore in una delle sue forme più affascinanti: la straordinaria danza di corteggiamento dei cavallucci marini. Questi affascinanti abitanti del mare, simbolo di fedeltà e delicatezza, offrono uno spettacolo unico fatto di movimenti sincronizzati, torsioni eleganti e intrecci delle code, regalando una coreografia naturale che incanta i visitatori.

    «I cavallucci marini sono tra le creature più romantiche del mondo marino – spiegano dal Gardaland Sea Life Aquarium – perché, una volta scelto il compagno ideale, formano legami che possono durare tutta la vita. Ma ciò che li rende ancora più speciali è l’eccezionale inversione dei ruoli biologici: è il maschio a portare avanti la gravidanza, custodendo le uova nel suo marsupio fino alla nascita dei piccoli».

    All’interno delle oltre 40 vasche tematiche dell’acquario – l’unico Sea Life in Italia – si possono ammirare da vicino tre specie di cavallucci marini: Hippocampus kuda, Hippocampus barbouri e Hippocampus reidi. Proprio quest’ultima, conosciuta come “cavalluccio a muso lungo”, è al centro di un importante progetto di riproduzione e conservazione, poiché minacciata di estinzione nelle acque dell’Atlantico occidentale.

    Grazie alla passione e alla dedizione degli esperti di Sea Life, nell’ultimo anno sono nati ben 108 esemplari di Hippocampus reidi, contribuendo alla tutela di questa straordinaria specie. Ogni nuova nascita è un piccolo miracolo d’amore, accompagnato da cure meticolose e un’alimentazione arricchita per garantire una crescita sana. Una volta raggiunta l’età adulta, alcuni esemplari vengono trasferiti in altri acquari europei, riducendo il prelievo in natura e favorendo la creazione di nuove popolazioni.

    Questo San Valentino, lasciati conquistare dalla magia dell’amore





  • Altre Notizie
    Personaggi Trapanesi: Luigi Bruno, Difensore della Colombaia
    Redazione1 Febbraio 2025 - Altre Notizie



  • Luigi Bruno, Difensore della Colombaia Altre Notizie

    Trapani, terra di storia e cultura, ha dato i natali a numerose personalità che hanno lasciato un’impronta indelebile nel panorama scientifico e culturale della Sicilia. Tra queste spicca Luigi Bruno, un nome di riferimento nel campo della malacologia e della tutela del patrimonio storico della città.

    Un Esperto di Malacologia

    La passione di Luigi Bruno per la malacologia, lo studio dei molluschi, lo ha portato a diventare un vero e proprio punto di riferimento nel settore. Con anni di ricerca e approfondimenti, ha contribuito alla conoscenza della biodiversità marina della costa trapanese, catalogando numerose specie di molluschi e diffondendo il suo sapere attraverso pubblicazioni e conferenze. Il suo impegno non si limita alla sola divulgazione scientifica, ma si estende alla sensibilizzazione verso la protezione dell’ecosistema marino.

    Presidente dell’Associazione ‘Salviamo la Colombaia’

    Oltre alla sua carriera di esperto naturalista, Luigi Bruno è fortemente impegnato nella difesa del patrimonio storico e architettonico di Trapani. In qualità di presidente dell’Associazione “Salviamo la Colombaia“, ha dedicato tempo ed energie alla salvaguardia di uno dei simboli più iconici della città: la Torre della Colombaia. Questa storica fortezza, che sorge su un isolotto all’ingresso del porto trapanese, ha vissuto un lungo periodo di degrado e abbandono. Grazie al lavoro instancabile di Bruno e della sua associazione, l’attenzione delle istituzioni e della cittadinanza è stata riportata su questo straordinario monumento, con l’obiettivo di preservarlo per le generazioni future.

    Scrittore e Divulgatore

    Oltre al suo impegno scientifico e civile, Luigi Bruno è anche un prolifico scrittore. Attraverso i suoi libri e articoli, ha raccontato la storia e le meraviglie naturali di Trapani e del suo territorio, offrendo ai lettori un viaggio tra scienza, storia e tradizione. I suoi scritti rappresentano un ponte tra passato e presente, tra natura e cultura, contribuendo a rafforzare l’identità della comunità trapanese.

    Un Esempio di Dedizione e Amore per il Territorio

    Luigi Bruno è la dimostrazione di come la passione e la determinazione possano fare la differenza. Il suo lavoro nel campo della malacologia, la lotta per la tutela della Colombaia e il suo contributo alla letteratura locale lo rendono una figura di spicco nel panorama culturale di Trapani. La sua opera è un invito a riscoprire e valorizzare le bellezze naturali e storiche della Sicilia, con un occhio sempre attento alla conservazione e alla sostenibilità.

    La sua eredità, fatta di conoscenza, impegno e amore per la propria terra, rappresenta un patrimonio prezioso per le generazioni future.




  • Altre Notizie
  • Altre Notizie di Italia
    Redazione
    Redazione
    Trapani Oggi
    Trapani Oggi
    Redazione
    Redazione
    Redazione
    domenica delle palme
    Trapani Oggi
    Patrizia Conte vince The Voice senior 2025
    Redazione
    Trapani Oggi
    Redazione
    Redazione