Trapani
Referendum 2025: Costituito il Comitato provinciale
Cgil “Votiamo Sì per cambiare l’Italia. Il volto è la nostra rivolta”
Redazione4 Marzo 2025 - Attualità



  • Attualità

    Trapani – Si allarga il fronte delle adesioni al Referendum 2025 della Cgil “Votiamo Sì per cambiare l’Italia. Il volto è la nostra rivolta”, per il lavoro, la sicurezza, la dignità, la cittadinanza e la democrazia.

    Le associazioni che hanno aderito

    E’ stato, infatti, costituito il Comitato provinciale, che sarà coordinato dal sindacalista Saverio Piccione, di cui sono entrati a far parte, a fianco della Cgil, le associazioni Libera, Articolo 21, Auser, Anpi e Arcigay, il Comitato per la difesa della Costituzione, il Partito Democratico, Sinistra Italiana, Rifondazione Comunista, Sinistra Futura e il Movimento Federalista Europeo. La Corte Costituzionale ha ritenuto validi i cinque quesiti referendari per i quali, nel 2024. La Cgil aveva raccolto cinque milioni di firme. Tra le attività del Comitato provinciale ci sarà l’organizzazione di momenti di incontro e di confronto sui quesiti referendari in tutto il territorio trapanese.

    I cinque quesiti

    Con i cinque quesiti, sostenuti interamente o in parte dai soggetti che hanno aderito al Comitato provinciale, la Cgil chiede di votare per porre fine ai licenziamenti illegittimi, consentendo alle lavoratrici e ai lavoratori, assunti nelle imprese con più di 15 dipendenti, di poter essere reintegrati nel caso di licenziamento illegittimo, per chiedere più tutele per le lavoratrici e per i lavoratori delle piccole imprese abrogando il limite che, in caso di licenziamento, stabilisce solo sei mensilità di risarcimento, per ridurre il lavoro precario oltre i limiti consentiti rendendo il lavoro stabile, per chiedere più sicurezza nei luoghi di lavoro modificando le norme attuali che impediscono in caso di infortunio negli appalti di estendere la responsabilità all’impresa appaltante ed estendere la responsabilità dell’imprenditore committente per garantire maggiore sicurezza sul lavoro e, infine, per chiedere più integrazione con la cittadinanza italiana riducendo da 10 a 5 gli anni di residenza legale in Italia richiesti per poter fare domanda di cittadinanza italiana.



  • Trapani
    Sicurezza, ecco i fondi del Viminale
    Il ministero dell'Interno finanzia la videosorveglianza a Trapani, Marsala e Mazara
    Redazione5 Febbraio 2025 - Attualità



  • Attualità

    Trapani – Ammontano a circa 670mila euro i fondi assegnati dal ministero dell’interno ai comuni di Trapani, Marsala e Mazara del Vallo per la realizzazione e l’implementazione di sistemi di videosorveglianza sui rispettivi territori. Le risorse, a valere sul Programma operativo complementare (Poc) “Legalità” 2014-2020, riguardano specifici progetti che erano stati presentati dai comuni e approvati dalla prefettura, nell’ambito del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, in quanto ritenuti adeguati a rispondere alla domanda di sicurezza del territorio e conformi ai requisiti tecnici del bando.

    Obiettivo del sostegno ai comuni da parte del Viminale, come ricorda la prefettura di Trapani, è infatti favorire il rafforzamento delle condizioni di legalità per cittadini e imprese delle cinque Regioni target individuate dal Poc (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia) anche per dare impulso allo sviluppo economico e migliorare la coesione sociale.

    Nel caso specifico, lo scopo è sostenere progettualità finalizzate a potenziare attraverso la videosorveglianza il presidio, e quindi la sicurezza sia sotto il profilo della deterrenza che del supporto all’attività investigativa delle Forze dell’ordine, nei territori interessati.




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