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Carta d’identità cartacea addio dal 3 agosto 2026
Niente più viaggi con la vecchia carta d’identità: dal 3 agosto 2026 servirà la versione elettronica con lettura ottica per superare le frontiere europee.
Redazione29 Giugno 2025 - Attualità



  • Due carte d’identità italiane su tavolo in legno: a sinistra una vecchia versione cartacea del Comune di Roma, a destra una moderna Carta d’Identità Elettronica (CIE) con microchip e zona MRZ. Attualità

    Dal 3 agosto 2026, le vecchie carte d’identità non valgono più per viaggiare in Europa

    Chi ha ancora il documento cartaceo dovrà passare alla CIE con lettura ottica. Coinvolti oltre 5 milioni di cittadini

    Italia – Sapevate che una semplice striscia di codici può decidere se partire o restare a terra? È esattamente ciò che succederà dal 3 agosto 2026: da quel giorno, le vecchie carte d’identità cartacee non varranno più come documenti validi per viaggiare all’estero. Chi vuole uscire dall’Italia – anche solo per un weekend a Parigi o una vacanza a Creta – dovrà dotarsi della Carta d’Identità Elettronica (CIE).

    Lo prevede il Regolamento UE 1157/2019, che impone standard di sicurezza più elevati in tutta l’Unione Europea. E l’Italia ha deciso di anticipare l’adeguamento: invece di attendere il 2031, ha fissato il giro di boa nel pieno dell’estate 2026.

    Cinque milioni di carte verso la pensione

    Il dato è impressionante: oltre 5 milioni di documenti cartacei sono ancora in circolazione, molti dei quali emessi prima del 2016. Un’eredità burocratica che resiste soprattutto nei piccoli comuni, dove il passaggio alla CIE è arrivato più tardi. Ma tra un anno e poco più, quelle carte perderanno validità per viaggiare. Non saranno revocate – resteranno valide in Italia, ad esempio per riconoscersi in banca o in ospedale – ma non faranno più passare i confini.

    Il nodo della MRZ: tre righe che fanno la differenza

    Tutto ruota attorno a tre righe: la MRZ (Machine Readable Zone). Si tratta di un codice a lettura ottica che consente di scansionare il documento ai controlli di frontiera, rendendo le verifiche rapide, uniformi e più sicure. Le carte cartacee ne sono prive, e quindi non sono più compatibili con i requisiti europei.

    Molti non lo sanno, ma è proprio quella striscia di caratteri a rendere una carta “accettabile” nei controlli automatici in aeroporto. Niente MRZ, niente viaggio.

    Il consiglio del Ministero: prenotate in anticipo

    Dal Ministero dell’Interno arriva un invito chiaro e semplice:

    «Prenotate per tempo il rilascio della CIE, specialmente nei mesi estivi, quando le richieste aumentano».

    La prenotazione si può fare anche online, tramite il portale ufficiale o i siti istituzionali dei comuni. Basta una fototessera recente, il codice fiscale e la vecchia carta da sostituire. Il costo è di circa 16,79 euro, ma può variare in base ai diritti di segreteria applicati localmente.

    La carta elettronica arriva a casa entro sei giorni lavorativi, spedita direttamente dall’Istituto Poligrafico.

    La CIE non è solo un documento

    C’è poi un aspetto interessante: la CIE non è solo una carta d’identità, ma anche una chiave d’accesso alla Pubblica Amministrazione. Grazie al chip elettronico integrato, può sostituire lo SPID attraverso l’app CieID, aprendo le porte a servizi digitali come il fascicolo sanitario elettronico, l’INPS, l’Agenzia delle Entrate e molto altro.

    Il tutto con standard di sicurezza elevati: il chip è anti-clonazione e i dati biometrici sono protetti.

    Cosa rischia chi non la rinnova?

    Nessuna multa o sanzione. Ma un problema pratico sì: chi si presenterà al check-in con un documento cartaceo rischierà di essere respinto. E non solo in aeroporto: anche le frontiere terrestri o marittime applicano le stesse regole.

    In pratica: se non si rinnova la carta, niente viaggi all’estero, neanche dentro lo spazio Schengen. Un dettaglio che, a partire dall’estate 2026, potrebbe rovinare le ferie a più di qualcuno.

    Il calendario alla mano

    Segnatevi questa data: 3 agosto 2026. Chi ha in tasca ancora il vecchio documento è chiamato a fare una scelta semplice ma necessaria: rinnovare e mettersi in regola. Farlo ora significa evitare la corsa dell’ultimo minuto, le attese estive e il rischio di rimanere a casa proprio quando si vorrebbe partire.





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